venerdì, febbraio 27, 2015

Febbraio 2015. Il meglio.



Anno appena iniziato e già qualcosa che non è improbabile finisca nelle top 2015.
Tra gli stranieri Gaz Coombes, D’Angelo, Bettye Lavette, Charlatans, Sleater Kinney, Pops Staples.
In Italia Cesare Basile, Salvo Ruolo, Mads, Big Mojo, Elli de Mon, Sycamore Age, Dellera, Mother Island, Kicca, Simona Norato.


ASCOLTATO

MADS - What I need / Virtual world
Singolo in download per la band milanese tornata in vita dopo secoli.
Puro mod rock di marca ’79 tra Jam, Vapors, Chords e il miglior power pop con quel gusto 60’s che caratterizzava Action e i primi Small Faces (senza dimenticare le melodie tipicamente Beatlesiane periodo “Revolver”).
Due brani di altissimo livello compositivo, prodotti benissimo e suonati al meglio (eccellente il lavoro del basso).

POPS STAPLES - Don’t lose this
Inciso poco prima di andarsene, rifinito e sistemato dalla figlia Mavis e da Jeff Tweedy dei Wilco, trova finalmente la luce questo splendido testamento blues, gospel, country soul.
Intensissimo, commovente, denso e potente. Bellissimo.

SWERVEDRIVER - I wasn't born to lose
Sono tornati dopo 17 anni gli Swervedriver con un bellissimo album di puro shoegaze come dio comanda.
Niente di nuovo ma tanta psichedelia in salsa brit and dream pop, canzoni avvolgenti, calde, colorate e pulsanti.

CESARE BASILE - Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più
Uno dei più brillanti, profondi, originali cantori di casa nostra, arriva al nono album.
Aiutato da una lunga schiera di amici (Manuel Agnelli, Enrico Gabrielli, Rodrigo d'Erasmo, Simona Norato, Lilith) Tu prenditi l'amore...parla una lingua diretta, orgogliosamente ostile alla convenienza dei compromessi (sonori e non), scava nel profondo delle sue radici siciliane e mediterranee, scrive nuove pagine dell'infinita epopea del Blues, si avvicina alla canzone d'autore più nobile (da De Andrè a Leonard Cohen), assimila suoni apparentemente lontani (il desert rock dei Tinariwen aleggia spesso).
Arrangiamenti minimali, essenziali, curatissimi e soprattutto sempre originali, personali e di grande classe. Pura eccellenza.

SIMONA NORATO - La fine del mondo
Esordio sorprendente, prodotto da Cesare Basile, originalissimo, dai toni severi, rigorosi e drammatici, teatrali e diretti.
Il riferimento più immediato si avvicina al mood della prima PJ Harvey ma troviamo anche Gabriella Ferri, Nada, Mia Martini, Ani Di Franco, Dresden Dolls con il pianoforte dall’intenso approccio classico protagonista, a tessere la trama di un album splendido che si concede anche episodi ruvidi ed elettronici.

ELLI DE MON - II
Altro eccellente (secondo) lavoro della blueswoman vicentina. Blues minimale e viscerale sempre crudo e diretti ma con una maggior cura negli arrangiamenti e un paio di brani con l’apporto di archi che riportano ai Velvet Underground.
Notturno e sotterraneo.

MOON DUO - Shadow of the sun
Al terzo album il duo americano si immerge di nuovo in uno stralunato e psichedelico magma sonoro che assimila Suicide e Stooges, Velevet Undergound e Ozric Tentacles in una bolgia ipnotica, acida e super psycho.
Modernissimi e retrò allo stesso tempo, album eccellente.

CARL BARAT & the JACKALS - Let it reign
Eterno inespresso Carl Barat prosegue una carriera senza lode nè infamia a base di un buon rock n roll tipicamente brit figlio delle consuete mille influenze derivate dai 60’s in poi.
Atmosfera generale godibile ma niente che faccia gridare al miracolo.

SYCAMORE AGE - Perfect laughter
Ipnotica psichedelia ricchissima di influenze, suoni, riferimenti, che passano dal kraut anni 70 ai Beatles tardo 60’s alle folate elettriche dei più recenti Tame Impala.
Ci sono anche rimandi ai Pink Floyd più lirici, al Brian Eno più intimista, alla lisergìa sonora più oscura a cavallo tra 60’s e 70’s.
Album dalle mille sfaccettature, personalissimo, originale, profondamente evocativo, dal tratto molto cinematografico, unico nel panorama italiano e non solo.

QUARTEBACKS - Quarterbacks
Giovanissimi (faranno 50 anni in tre...) new yorkesi, mischiano i primi Husker Du, i primissimi disordinatissimi Meat Puppets, Dinosaur Jr, Soft Pack (chi li ricorda?).19 brani per 22 minuti di musica abrasiva, urgentissima, immediata, minimale.

POP GROUP - Citizen zombies
E’ greve e grave il ritorno del Pop Group con il consueto funk punk claustrofobico e acido. Alla fine l’album perde un po’ di colpi ma rimane comunque un buon lavoro.

TWIN PEAKS - Wild onion
Da Chicago con una corroborante secchiata di Weezer, Supergrass, 60’s beat, ruvidezze vagamente punkeggianti, melodie di gusto Beach Boys e Stones 65. Gustosi.

THE GROOVE - Soul farm
I piacentini all’esordio sulla lunga distanza sfoderano un potente white soul con ottima sezione fiati, grande groove, funk, registrazione e produzione impeccabili, ottimi arrangiamenti. Heavy soul !

FILIPPO ANDREANI - La prima volta
Il cantautore comasco si fa interprete di quello che è ormai una filone della tradizione musicale italiana che fa riferimento al combat rock di Clash e Gang, al folk punk di Billy Bragg, ai Modena City Ramblers alla Banda Bassotti ma anche a De Gregori.
E lo fa con una stupenda poetica, grinta, ritmo (anche in levare con frequenti inserti reggae), aiutato con la stessa passione da uno stuolo di Amici (da Marino Severini dei Gang, Steno dei Nabat, i Linea che suonano con lui, Sigaro della Banda Bassotti tra i tanti).
Eccellente.

FLIES - On the other side of the tracks
FENOMENALE ristampa del materiale della band romana che a cavallo tra 80's e 90's masticava un incredibile miscela di garage Nuggets/Peebles, folk rock byrdsiano, capacità strumentali di gran lunga superiori alla media e canzoni superbe.
Ai 7 brani del mini LP "On the other side of the tracks" (uscito per la High Rise di Federico Guglielmi), se ne aggiungono altri 17 tra demo e inediti.

PETRINA - Roses of the day
In quanto a coraggio Petrina non si è mai tirata indietro nello sperimentare, osare, provare nuove strade. Si ripete in questo nuovo progetto, una raccolta di interpretazioni per voce e piano di classici del rock, della canzone d’autore e della musica contemporanea. Scorrono, con riarrangiamenti sempre originalissimi, talvolta arditi che ridanno nuova vita alle composizioni, classici come “Light my fire” dei Doors, “Burning down the house” dei Talking Heads o un’inquietante “Sweet dreams” degli Eurythmics a fianco di un brano diviso con John Cage e gioielli “minori” di David Sylvian e Pier Ciampi.
Un album come sempre dall’impostazione unica, che guarda avanti poggiando i piedi su solide basi classiche.

NINA ZILLI - Frasi & fumo
Fatto molto bene, soft pop soul raffinato ed elegante con echi di Fugees, northern soul, blues, accenni reggae. Molto piacevole.

KATE PIERSON - Guitars and microphones
La super voce dei B52’s si circonda di qualche “strano” collaboratore (dal chitarrista degli Strokes Nick Valensi a Sia) e tira fuori un album di pop moderno marchiato a fuoco dalla sua inconfondibile timbrica vocale e da un mood molto easy.

THE BLACK MARBLE SELECTION - Under her spell
Dall’Olanda un buon album di garage psichedelico, rhythm and blues bianco, con un buon tiro 60’s, sitar, ben suonato e con ottimi brani.

ASCOLTATO ANCHE
SUBWAYS (discreto brit rock, elettrico ed energico ma poca sostanza), THE DISTRICTS (emo rock alt boh? du palle comunque), RHIANNON GIDDES (gospel, blues, soul e country, alcune cose spaziali altre meno riuscite, buono comunque), COLAPESCE (riempie locali e trova il plauso della critica. Non il mio) ETRUSCHI FROM LAKOTA (country blues declinato in chiave zappiana e teatrale non lontano dagli Skiantos).
Non convenzionale e personale), A PLACE TO BURY STRANGERS (sonici e jesus&marychain oriented. niente di che), DUKE GARWOOD (un’imitazione perfetta di Mark Lanegan. Suggestiva a tratti ma imitazione..), KRISTIN DIABLE (blues rock molto leggerino), SCREAMING FEMALES (buon punk rock con voce femminile. Il tutto però tremendamente datato)., THE AMAZING (dream pop/alt rock/post rock, du palle così) OF MONTREAL (strano mix di Bowie, Lou Reed, funk, rock e tanto altro, no nsempre riuscito ma interessante), ANTWERP GISPY SKA (band olandese che mischia ska, reggae, dub e sonorità gitane. Originali)

LETTO

DAVID BYRNE - Come funziona la musica
Libro ESSENZIALE e importantissimo per chi vuole conoscere nei dettagli "come funziona la musica", da un punto di vista creativo e da quello più meramente commerciale (con dati, cifre, statistiche).
Byrne è ironico ma preciso, disincantato, spietato e il risultato è encomiabile per capire le dinamiche del marketing musicale.
Non mancano decine di aneddoti personali, dai Talking Heads del CBGB alle esperienze con Eno e a quelle attuali, curiosità e particolari colti e inediti.
MARCO CASTOLDI - Il libro di Morgan
Divertente passatempo leggere aneddoti e storie di e con Morgan, persona comunque capace e intelligente. Un po’ meno quando si perde in teorie perlomeno discutibili.

LINDA YABLONSKI - Tutto quel buio
Buon viaggio nell’inferno tossico della New York degli 80’s con descrizioni particolareggiate, autobiografiche ed estremamente realistiche della classica palude di junkies, spacciatori, miserie di ogni tipo. Interessante. Buio.

COSE & SUONI

“RevoLuce” è il nuovo album di Lilith and the Sinnersaints, 12 brani (10 in italiano due in dialetto, nessuna cover).
A metàmarzo per Alphasouth/Audioglobe.

www.lilithandthesinnersaints.com
https://www.facebook.com/LilithandtheSinnersaints

Mie recensioni su www.radiocoop.it

IN CANTIERE

“L’uomo cangiante, Paul Weller, The Modfather” è uscito a fine febbraio, per VoloLibero ed è già in ristampa.

Con Lilith and the Sinnersaints in concerto a marzo:
VENERDI’ 13 marzo: ACQUI TERME (AL) “Bar Dante”
LUNEDI’ 16 marzo: CREMONA “Fico”
GIOVEDI’ 19 marzo: LIVIGNO (SO) “Marcos”
VENERDI’ 20 marzo : LA SPEZIA “Skaletta”
SABATO 21 marzo: PIACENZA “SoundBonico”
SABATO 28 marzo: CAGLIARI “Bohemien”

8 commenti:

  1. Grazie Tony da tutti i The Groove! Se qualcuno fosse interessato all'ascolto del nostro disco: http://bit.ly/SoulFarm_SC e potete acquistarlo qui: http://bit.ly/SoulFarm_iTunes

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  2. Quindi se io oggi mi fermo da Feltrinelli in stazione trovo il libro del Boss?
    Fa piacere che i semi gettati da Billy Bragg germogliono pure nel comasco.

    Charlie

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  3. Si dovrebbe esserci . Forse i l25 aprile potrei esser ea Perugia a presentare il libro

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  4. Parto anch'io dall'entusiasmante singolo dei MADS! Segnalatomi da Silvio Rude Bernardi me ne sono innamorato al primo ascolto.
    Il powpop 79 di What I Need ha tutti i sacri crismi a noi tanto cari ma e' con la freschezza sixties di Virtual World che le mie Clarks si mettono a ballare da sole..
    Ottimo brano,grande bassismo..
    W Luis Bergamaschi!
    A presto live MADS!!

    (curiosa,sul loro sito, la recensione di DoctorWU che sembra fotocopiata da quella su Rockit..ci sono solo invertite le ispirazioni presunte :Beatles per What I Need e powerpop per Virtual World!)

    C

    (il libro di Morgan l'ho letto una mattina direttamente da Feltrinelli..ero curioso ma non al punto di comprarlo..sorry)

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    1. Cristiano quando vedrai ed ascolterai il vinile (bianco...) ti innamorerai ancora di più,
      Io non vedo l'ora, davvero. Manca poco poco

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    2. Non ho fotocopiato un bel niente, se è per quello, può essere il contrario. :-)

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  5. il medio di Pete per chi sarà?

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  6. Ho sentito il pezzo di Andreani su Gigi Meroni ed ho i lucciconi agli occhi.

    Charlie

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