giovedì, maggio 03, 2012

Cultura 70's: Fausto Papetti



Per chi è stato “giovane” tra gli anni 70 e gli 80 conosce bene FAUSTO PAPETTI.
Sicuramente non per la qualità e i contenuti della sua sterminata discografia ma per le copertine dei dischi e cassette che inondavano negozi e autogrill (a prezzi molto morigerati) con immagini che rappresentavano costantemente bellezze discinte che per l’epoca costituivano motivo di scalpore e di provocazione.
Iniziata la carriera di saxofonista in alcune orchestre jazz, colse, in modo del tutto casuale, il primo successo nel 1959 con il tema del film “Estate violenta” (con J.L.Trintignant).

Il primo album “Fausto Papetti Sax alto e ritmi (1a Raccolta)” conteneva lo schema da cui non si sarebbe più discostato per una cinquantina di album fino alla sua scomparsa, nel 1999, ovvero la ripresa di temi e canzoni più o meno famose (molto spesso successi di classifica recentissimi) reinterpretati in chiave strumentale con il sax a fare la melodia guida.
Nel 1975 la “20° Raccolta” arrivò al primo posto dei dischi più venduti.
Il tutto riarrangiato in chiave estremamente soft.
Il suo successo portò altre case discografiche a creare epigoni come Piergiorgio Farina e Johnny Sax che si proponevano con le medesime caratteristiche.

28 commenti:

  1. anticipò nell'Italia bigotta di quei tempi, un modo di attirare il pubblico con bellezze discinte, vedi drive-in e ancora prima non stop

    RispondiElimina
  2. Ricordato ormai solo per le copertine che la musica è meglio scordarla

    RispondiElimina
    Risposte
    1. potevi evitare di dire una cazzata così madornale...
      ritirati finchè fai in tempo!!!

      Elimina
    2. No, no, ha ragione da vendere, Fausto Papetti è l'antimusica...

      Elimina
  3. la musica boh...ma che copertine....

    Ps: trovato il manager per la nazionale Casula di calcio attualmente in allestimento: mister Delio Rossi!! :-)

    RispondiElimina
  4. Delio Rossi uno di noi !!!

    Come detto la musica era il peggior concentrato del peggio !
    Ma è stato un "fenomeno" della quotidianità degli italiani di un certo periodo.
    Autogrill, panino e copertine di Papetti sullo sfondo.

    RispondiElimina
  5. A Piacenza era tra I Best sellers nella bancarella che vendeva dischi e cassette pirata,in Piazza Cittadella...Il titolare della bancarella era un piasintein dal sass che fumava in continuazione e aveva sempre addosso la coppola e il montone,era soprannominato "Il Gogno"..Paul 1967

    RispondiElimina
  6. la 11a raccolta ha una cover figa

    mai avuto papetti in discografia, solo sul muro degli schizzi. ma da bambino ho avuto un paio di 45 di santo & johnny... che a distanza di 30 anni ho scoperto essere ammaricani e non totalmente trash, con qualche dischetto ben considerato.

    RispondiElimina
  7. Cap, visto il tema, "muro degli schizzi" potrebbe non essere il termine più opportuno... O forse sì?
    Adem Ljajic bamboccio irrispettoso, credo che per far sbottare Delio Rossi in quel modo deve averla fatta davvero grossa... Stai zitto e ti siedi in panchina.
    Marco MODS Trieste

    RispondiElimina
  8. Io invece esco (quasi) dal topic riesumando quello che riguardava gli 883 e il tributo loro dedicato da Rockit.
    Ebbene, qui c'è una bella intervista a Pezzali, che dimostra che forse è meo coglione di tanti idoli "indie" di oggi: http://www.rockit.it/intervista/18502/max-pezzali-cumuli-di-cazzi-suoi

    RispondiElimina
  9. Grandi ricordi! La prima volta con Fausto Papetti (e primi sedili ribaltabili!) su un'Alfa 1750 con quelle cassettone (non mi ricordo piu' come si chiamavano...super 8? No, ma 8 c'era di mezzo). Grandi limonate sulle note di quel sax languido da dio. A proposito di sax: una quindicina di giorni fa' se n'e' andato Andrew Love, uno dei due grandissimi Memphis Horns. Peccato, un altro grande che poteva aspettare a togliere il disturbo.

    RispondiElimina
  10. nono, "il muro degli schizzi" è proprio quello :)) ...possiamo anche chiamarlo "pictures of lily"

    RispondiElimina
  11. Ho letto l'intervista a Pezzali.
    Già ne conoscevo le buone qualità intellettuali e questa intervista lo (ri)valuta ancora di più come "mente".
    Sulla musica no comment.

    RispondiElimina
  12. Oooooooooops non mi sono firmato poco fa: quel che voleva DeliRIo Rossi nella panca Casula ero io...

    Charlie

    @ Gallo: l'avessimo avuto in panca noi al VP il buon Delio sai che imbarazzo della scelta per decidere chi pestare!

    Papetti: la versione "sassofonica" di Tinto Brass

    Charlie

    RispondiElimina
  13. Stereo 8 eran le cassettone..super 8 i film di solio domestici..

    Charlie: DRossi Top Casula!!

    C

    RispondiElimina
  14. Beh, all'estero avevano gente come Ray Conniff...se vogliamo tutti antesignani di quel genere lounge poi tanto celebrato da metà anni Novanta in poi. Tutta gente di derivazione jazzista che aveva fatto fortuna con l'easy listening, magari all'epoca guardato con sufficienza per poi essere recuperato dall'approccio postmoderno.

    Fabio T.

    RispondiElimina
  15. Le copertine sempre al top, magari non la musica, ma qualche versione azzecata lha fatta anche lui. Diciamo che era l'evoluzione MODerna della balera che diventava più raffinata, ha ha ha dicamo chiavata di classe toh.
    L'Orchestra e soprattutto il coro di Ray Conniff hanno azzeccato alcuni pezzi-bomba adesso my viene in mente "you've made me so very happy", da far quasi impallidire i Blood Sweat & Tears.
    Faustone era decisamente più da mano sulla coscia. Lo stereo 8 senz'altro il mezzo su cui si è espresso meglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. è vero è vero!!!
      nè ha fatte di buone versioni il buon FAUSTINO!!!

      Elimina
  16. @ Charlie:Delio Rossi top-casula al Genoa lo avrei voluto!!
    Per il Villa ci sarebbe voluto qualcos'altro, la sua versione britannica probabilmente è MON: Ad ogni modo non merita questo fango. La punizione magari è inevitabile ma un minimo di compresione gli va riconosciuto di stima. Per me resta uno dei migliori. Ljic o come cazzo si chiama non si doveva permettere, ma è chiaro che la cosa andava avanti da un po, di sicuro è uno di quelli che gli ha remato contro, bastardo!

    RispondiElimina
  17. OT di rilevante importanza: i qui presenti Casula e, per chi già c'era, Paggi, sono già in possesso di biglietti per il Paolino nostro? Milano? Che il giorno prima (mi pare) suona anche a Ferrara, e poi a Roma. Sapendo che Roma è troppo in giù per tutti, io vado ovunque voi andiate (anche se i paggi a Roma...)
    Marco MODS Trieste

    RispondiElimina
  18. Johnny Sax forse è stato un po' troppo frettolosamente bollato come imitatore : in molti casi lo era,però mentre pubblicava le sue raccoltine (causa sopravvivenza economica) continuò l'attività di jazzista,col suo vero nome Gianni Bedori,inoltre è stato COMPOSITORE di brani strumentali (tipo la celebre "Popsy" pubblicata nel 1975) meno sputtananti del Papetti nazionale.
    Copertine a parte,forse darei qualche punticino in più a Johnny,da vedere anche in "Quelli belli siamo noi" (1970) mentre fa il filo alla giovanissima Loredana Bertè.

    RispondiElimina
  19. MarcoMod: la convocazione Casula è fissata per il 12 luglio a Vigevano.
    Possibilmente con un'oretta di anticipo per provvedere al riconoscimento
    reciproco, brindisi e punzonatura prima di entrare e sentire Weller venuto apposta per esibirsi per noi.

    Delio Rossi ha fatto SOLO bene dopo quello che pare gli abbia detto il bamboccio sfigato. Io gli avrei cavato gli occhi a sto stronzo.

    RispondiElimina
  20. Confermo..12 luglio Vigevano x Paolino casula Meeting..
    ideale come dice Boss un'ra prima davanti..che poi dentro e' piu' difficile..
    Mi raccomando non facciamo come con gli WHO a Verona
    C

    RispondiElimina
  21. a gi ca gni gnan gni gnan


    giampaolo

    RispondiElimina
  22. PAPETTI FAUSTO semplicemente SPACCAVA IL CULO!!!
    PACE ALL'ANIMA TUA PAPETTI!
    e in culo a chi ti dice male!

    RispondiElimina
  23. In parecchi suoi dischi (dal 1972 al 1982) suonava Tullio de Piscopo

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails