L'amico MICHELE SAVINI prosegue la ricerca di elementi interessanti e particolari dell'Irlanda meno conosciuta.
Gli altri racconti sono qui:
https://tonyface.blogspot.com/search/label/The%20Auld%20Triangle%3A%20narrazioni%20dalla%20Repubblica%20d%27Irlanda
Oggi viaggiamo fino alla suggestiva County Meath, cuore pulsante della campagna irlandese, per scoprire uno dei luoghi più iconici e leggendari della musica dal vivo in Irlanda: Slane Castle.
Situato nel villaggio di Slane, a poco più di un’ora da Dublino, ed elegantemente arroccato sulla cima di una collina sopra il fiume Boyne, questo castello (in gaelico Caisleán Bhaile Shláine) fu costruito alla fine del XVIII secolo dalla famiglia anglo-irlandese dei Conyngham, insediatasi in Irlanda poco più di un secolo prima.
La recente scomparsa di Lord Henry Conyngham, l’uomo che ha trasformato questa storica tenuta in un vero santuario della musica, offre l’occasione per celebrare la sua straordinaria visione e riflettere sull’eredità che ha lasciato.
Dopo una lunga battaglia contro un tumore polmonare, Lord Henry si è spento all’età di 74 anni, lasciando un’impronta indelebile nel panorama culturale e musicale irlandese. Principalmente conosciuto con il nome di Lord Mount Charles, assunse la gestione della tenuta di Slane nel 1976, a soli 25 anni, dopo essere tornato da Londra, dove lavorava per la casa editrice Faber & Faber.
In quel periodo ricevette una telefonata dal padre, Frederick, che gli comunicò che, a causa delle pesanti imposte fiscali, sarebbe stato costretto a lasciare Slane e vendere tutto, a meno che non fosse tornato per occuparsene. Decise così di rientrare in patria per salvare il patrimonio di famiglia, cercando nuovi modi per rendere la tenuta sostenibile.
Henry trasformò le stalle e gli annessi della tenuta in un ristorante e in un nightclub, prima di rivolgere la sua attenzione al grande campo adiacente al castello.
Notò infatti il dolce declivio del pendio verso il fiume Boyne e si rese conto che formava un vero e proprio anfiteatro naturale ideale per spettacoli all’aperto.
L’inclinazione del terreno permetteva non solo di creare posti a sedere senza bisogno di opere di sterro, ma anche di offrire una bellezza paesaggistica unica e un’acustica sorprendentemente efficace.
L’erba e la pendenza dolce assorbono e riflettono il suono in modo simile agli antichi anfiteatri di pietra, riducendo l’eco e garantendo una proiezione chiara fino alle ultime file
. Quando si rese conto che il luogo poteva ospitare circa 80.000 persone, il resto venne da sé.
(Philip Lynott dei Thin Lizzy sul palco di Slane nel 1981)
Il debutto fu il 16 agosto 1981, con la band dei Thin Lizzy come headliner e dei giovanissimi U2 come band di supporto.
L’esordio di Slane Castle come sede di concerti avvenne in un periodo turbolento, durante gli scioperi della fame nel pieno dei Troubles, quando le tenute anglo-irlandesi erano spesso nel mirino, e organizzare concerti rock in Irlanda implicava rischi non indifferenti.
Nel pieno dello sciopero della fame del 1981, Lord Henry ricevette minacce personali affinché annullasse l’evento, ma non fece marcia indietro, dichiarando con determinazione: «Costi quel che costi, lo spettacolo si farà».
Nonostante tutto, il concerto fu un successo.
Circa 18.000 persone parteciparono all’evento, contribuendo in modo decisivo al successo dell’iniziativa e alla salvaguardia del castello grazie ai proventi raccolti.
La definitiva consacrazione arrivò l’anno seguente, il 24 luglio 1982, quando i Rolling Stones trascinarono 70.000 persone nella Boyne Valley per la loro esibizione, trasformando Slane Castle in una tappa imprescindibile dei grandi tour internazionali.
Sul palco salirono infatti Bob Dylan (1984), Bruce Springsteen (che si dice abbia portato circa 100.000 spettatori nel 1985), Queen (1986) e David Bowie (1987), prima di fermarsi per qualche anno a causa di un incendio scoppiato nel 1991 che danneggiò gran parte della tenuta.
(Una folla di 70.000 persone al concerto dei Rolling Stones a Slane, luglio 1982)
Dopo un’assenza di cinque anni, la più lunga dall’inizio dell’evento nel 1981, Slane tornò nel 1992.
I cinque concerti degli anni ’90 ebbero come headliner Guns N’ Roses, Neil Young, R.E.M. (con gli Oasis come band di supporto), The Verve e Robbie Williams.
Negli anni 2000 Slane Castle consolidò la sua fama internazionale grazie a performance memorabili di grandi artisti, come i Red Hot Chili Peppers, che nel 2003 registrarono il celebre concerto poi pubblicato nell’edizione video Live at Slane Castle, e gli U2, tornati nel 2001 con un’esibizione iconica immortalata nel live U2 Go Home – Live from Slane Castle.
Proprio la band di Bono e The Edge è tra le più legate a Slane Castle: oltre alle esibizioni dal vivo, nel maggio del 1984 gli U2 vi si stabilirono per alcune settimane per registrare l’album The Unforgettable Fire. Per l’occasione, il salotto del castello fu trasformato in studio di registrazione e la sala da ballo venne utilizzata per girare alcune scene del videoclip di Pride.
(Bono durante l’esibizione degli U2 a Slane nel 2001)
Numerosi sono gli aneddoti leggendari che si raccontano sulle iconiche performance nella valle del Boyne.
Nel 1992, si dice che Axl Rose fosse ubriaco in un pub di Dublino e irrintracciabile, a pochi minuti dall’inizio del concerto, tanto che Lord Henry dovette organizzare un elicottero speciale per portarlo a Slane Castle, mentre Slash e gli altri membri della band si rilassavano pescando nel fiume dietro il palco.
David Bowie, nella sua unica esibizione a Slane nel 1987, arrivò sul palco con la disarmante tranquillità che lo caratterizzava.
Lo stesso Lord Henry raccontò in un’intervista a Hot Press
“Quando Bowie è salito sul palco a Slane, è stato come se tutto si fosse fermato per un attimo. Aveva quella presenza magnetica che ti cattura subito. Ricordo che eravamo nel backstage, seduti vicino al fiume Boyne chiacchierando, quando lui ha guardato l’orologio e mi ha detto: “Oh Henry, penso sia ora che io salga sul palco.” Si è alzato, ha attraversato con calma il ponticello sul fiume e con nonchalance è salito sul palco. Ho pensato solo: “È incredibile riuscire a essere così tranquilli e sicuri di sé.” Ma, d’altra parte, lui era un personaggio straordinario.»
(David Bowie, Slane Castle 1987)
Per chi fosse interessato, tutte le line-up complete dei concerti tenutisi a Slane Castle dal 1981 al 2019, inclusi gli eventuali gruppi di supporto, sono disponibili sul sito ufficiale del castello:
https://www.slanecastle.ie/concerts/1981-2019/
Oltre alla musica, Slane Castle ha ampliato la sua offerta culturale e imprenditoriale: nel 2015 la famiglia Conyngham ha aperto all’interno della tenuta la distilleria di whisky irlandese “Slane Irish Whiskey”, contribuendo a valorizzare la storia e il patrimonio della tenuta.
Con la scomparsa di Lord Henry, il futuro di Slane Castle, uno dei luoghi più emblematici della musica dal vivo irlandese, passa nelle mani del figlio Alex Conyngham, deciso a proseguire l’eredità del padre. Il nuovo padrone di casa ha confermato di essere al lavoro su un evento di grande portata per il 2026 e in contatto con diversi promoter e artisti, con l’obiettivo di far tornare la storica location all’aperto della contea di Meath al centro della scena rock internazionale.
La mia esperienza personale a Slane risale al 20 giugno 2009, quando sul leggendario palco della County Meath si esibirono gli Oasis, con l’album Dig Out Your Soul ancora fresco di stampa. Ad accompagnarli c’erano Prodigy e Kasabian.
(Il sottoscritto e il mio amico Emanuele a Slane 2009)
Quel giorno eravamo 90.000, come riportarono i giornali nei giorni successivi.
Ho ricordi frammentati dell’evento, momenti unici e irripetibili che custodisco gelosamente.
Ricordo il viaggio d’andata su autobus gremiti di fan (ognuno dei quali sembrava una copia di Liam Gallagher), la dolce camminata all’interno della tenuta, una buona mezz’ora di saliscendi tra le colline della Boyne Valley, prima che si aprisse davanti a noi lo spettacolo dell’anfiteatro naturale affacciato sul fiume.
La potenza travolgente dei Kasabian.
Gli occhi fuori dalle orbite di Keith Flint davanti a una folla ruggente.
Una giornata di sole fantastica e tutt’altro che scontata.
Le note di Fucking in the Bushes che annunciano l’ingresso degli Oasis, l’esplosione del pubblico, un concerto che diventa una maratona.
Le distorsioni ipnotiche di I Am The Walrus a chiudere il tutto con la folla completamente in estasi e la lunga attesa durata fino alle 6 del mattino in cerca del primo autobus per tornare a Dublino.
Quello che ignoravamo era che quella sarebbe stata l’ultima volta che avremmo visto gli Oasis dal vivo.
Solo 69 giorni dopo infatti, il 28 agosto 2009, Noel avrebbe ufficialmente annunciato la fine della band.
(La folla di Slane Castle durante il concerto degli Oasis, 20 Giugno 2009)
Lo stesso Noel Gallagher, in un’intervista alla rivista Hot Press, ha descritto così l’esperienza di suonare a Slane:
«L’adrenalina che ti dà quando esci su quel palco è incredibile. Hai davanti un anfiteatro di persone che impazziscono, un fiume alle tue spalle e una residenza signorile in stile Downton Abbey sulla cima della collina. Come fai a non dare il massimo quando ti trovi davanti a tutto questo?»
martedì, agosto 12, 2025
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