Ho frequentato Centri Sociali di ogni tipo su e giù per l'Italia, Germania, Belgio, altri luoghi.
Per suonarci, vedere concerti o altri eventi.
Ho incontrato disorganizzazioni pazzesche e luoghi impeccabili, situazioni deprecabili e vere eccellenze, ci ho mangiato e dormito con risultati antitetici, gli aneddoti si potrebbero sprecare.
Lo sgombero del Leoncavallo è un prevedibile tassello di un'epoca che si chiude, di una modalità operativa e comunicativa che si è trasformata, di una società sempre più turbocapitalista in cui le situazioni non conformi non sono più accettate.
Rimane però intatta l'esigenza di "magnifiche illusioni", di spazi condivisi, socialità, autogestione, del diritto di sbagliare, di costruire qualcosa che non venga concesso dall'alto mediante carte bollate.
Io sono vecchio ma sosterrò sempre con entusiasmo iniziative che rappresentino questo spirito.
venerdì, agosto 22, 2025
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