giovedì, settembre 08, 2016

Steve Jones



La rubrica DARK SIDE OF THE SUN va alla scoperta di quei personaggi rimasti sempre nell'ombra di grandi artisti (talvolta parenti stretti) ma essenziali nella loro carriera senza godere mai delle luci della ribalta. Dopo Enrico Ciacci (fratello e chitarrista di Little Tony), Ian Stewart pianista fondatore dei Rolling Stones, Simon Townshend, fratello di Pete, il padre/manager di Paul Weller, John Weller, Marco Pirroni, da sempre nelle retrovie di alcuni tra i principali act della scena punk/new wave, Andy Summers, nomade della musica dagli anni 60 ad oggi, Pat Smear, dai Germs ai Nirvana ai Foo Fighters, l'attore Gianni Agus, Chris Spedding, Henry Padovani escluso dai Police poco prima dell'esplosione commerciale, Bruce Foxton, da sempre nelle retrovie con Jam, Stiff Little Figers, Casbah Club, Glen Matlock fuori dai Sex Pistols appena prima del successo, il grande batterista Jim Keltner, oggi si parla di STEVE JONES, conosciuto quasi solo per i SEX PISTOLS, in realtà valente chitarrista dalle mille esperienze.

Le altre puntate qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Dark%20side%20of%20the%20sun

STEVE JONES è ovviamente ricordato specialmente per l'esperienza con i SEX PISTOLS, che gli ha dato notorietà e soldi.
Ma raramente viene presa in considerazione la sua caratura tecnica e troppo spesso si ignora una carriera che lo ha portato a fianco di IGGY POP, BOB DYLAN, BILLY IDOL, JOHNNY THUNDERS, JOAN JETT e una lunga serie di altri nomi con cui ha suonato in maniera caotica e mai continuativa.

Senza dimenticare il personaggio: ex pugile dilettante, in gioventù più volte pizzicato dalla polizia per piccoli reati, dedito ad abusi di vario tipo da alcool a droghe varie, scatenato biker, protagonista di spassosi aneddoti (suonò un solo nella versione di "Anarchy in the UK" dei Megadeth e come compenso chiese 100 dollari e "qualcuno che glielo succhiasse"...gliene diedero mille dicendogli che con quei soldi ci poteva pensare da solo e scegliere quello che preferiva).

Ha suonato con varie band, dai Professionals ai Fantasy 7 ai Neurotic Outsiders con ex Guns and Roses e Andy Taylor dei Duran Duran, realizzato due album solo ("Mercy" nel 1987 in cui suona quasi tutto e "Fire and gasoline" nel 1989 in cui appaiono Axl Rose e Ian Atsbury e Billy Duffy dei Cult) e partecipato a qualche film e sceneggiato TV.

Stile secco e asciutto, suoni roboanti e pieni (che resero l'album dei Sex Pistols diversissimo dalla schiettezza degli altri lavori punk.
In ogni brano Steve sovrappose fino a dieci chitarre a suonare lo stesso riff.
Suonò anche tutte le parti di basso, vista l'incapacità di Sid Vicious, con l'eccezione di "Anarchy in the Uk" ad appannaggio di Matlock).
Eccellente il suo lavoro in "Instinct" di Iggy Pop mentre è indistinguibile l'apporto in "Down in the groove di Bob Dylan (dove appare anche Paul Simonon dei Clash).
Ha condotto per cinque anni un seguitissimo programma radiofonico, Jonesy's Jukebox, in una radio di LA.

Si gode attualmente i proventi (copiosi) dell'esperienza con i Sex Pistols e reunion successive, nel sole californiano (ricordiamo la dichiarazione di Glen Matlock : "Quando ci siamo riuniti nel 1996 ho preso 35.000 sterline per concerto, per circa 100 concerti, più il profitto dalle ristampe e dal merchandising").
Uscirà nel 2017 la sua autobiografia "Lonely Boy".

4 commenti:

  1. Uno dei miei punk rock Guitar Hero!
    C

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    1. Gli altri (tutti "casulamente" gibsoniani) sono Mick Jones/ Steve Diggle e Cpt Sensible
      C

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  2. Jonesy..... Nato e cresciuto a Shepherds Bush nel famoso White City estate non lontano dal sito della BBC Television studios. Malcolm McLaren lo definì' il vero "Sex Pistol"...John Lydon lo defini'un vero e proprio "Tea Leaf" (cockney slang for Thief,ladro).... suono'su "Dancing with myself"di Billy Idol,brano che fini'in classifica...paul67

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