giovedì, ottobre 23, 2025

Dreamies – Auralgraphic Entertainment

Accogliamo con piacere il contributo di un nuovo collaboratore, l'amico PINCOPANCO di cui l'interessantissima pagina Facebook:
https://www.facebook.com/pincopancoeccentrico

Nel 1973 a Philadelphia, la misteriosa etichetta Stone Theatre Productions pubblica, a nome Dreamies, “Auralgraphic Entertainment”.

Forse, però, l'album esce l'anno successivo e la parola “Dreamies” fa parte del titolo.
Chi si nasconde, allora, dietro questo progetto?
In realtà, si tratta di un’autoproduzione di Bill Holt, un musicista di Claymont, in Delaware.
In quel periodo, Holt lascia il suo lavoro alla 3M per dedicarsi a tempo pieno alla musica.
E così, per più di un anno, passa gran parte del tempo nel seminterrato di casa a registrare il suo materiale.

Diviso in due parti, “Program Ten” e “Program Eleven”, “Dreamies-Auralgraphic Entertainment” sembra una sorta di felice prosecuzione di “Revolution 9”.
Rispetto all’ostico pezzo dei Beatles, infatti, i due brani di Holt uniscono allo slancio sperimentale la vocazione pop. All’epoca, il disco viene venduto nei negozi della zona e per corrispondenza tramite annunci ma non ottiene grandi riscontri.

E così Holt, dopo aver sperperato tutti i suoi risparmi, si ritira dal mondo musicale.
Nel 2025, l'etichetta spagnola Guerssen riporta alla luce questa perla del passato con una splendida ristampa: un'occasione imperdibile per scoprire o riscoprire una pagina dimenticata della musica alternativa.

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