venerdì, settembre 23, 2016

Elvis & Nixon



Il 21 dicembre del 1970 avvenne uno dei più surreale incontri della storia recente, quando ELVIS PRESLEY decise di fare visita al Presidente degli Stati Uniti, RICHARD NIXON per richiedergli un ruolo da agente della CIA sotto copertura per poter spiare i musicisti rock che stavano portando "droga, comunismo e disordine in patria".

Il film di Liza Johnson ripercorre con dovizia di particolari e citazioni precise quell'evento e lo fa con una maestrìa, una leggerezza e un'ironia esemplari.
Kevin Spacey è un Nixon imbarazzato e imbarazzante, Michael Shannon un fantastico Elvis in stato confusionale che riflette sul suo essere un oggetto di cui tutti si servono e non più un uomo.
Entrambi ci offrono una prestazione superlativa, credibili e perfettamente calati nelle due parti.

Il film è grottesco, esilarante, una commedia POP imperdibile.

Il testo della lettera che Elvis scrisse a Nixon per farsi ricevere (Nixon accettò per il ritorno di immagine che poteva avere tra i suoi elettori più giovani)

“Egregio Sig. Presidente, per prima cosa vorrei presentarmi.
Sono Elvis Presley e La ammiro e ho un grande rispetto per la Suo lavoro.
Ho parlato con il Vice Presidente Agnew a Palm Springs tre settimane fa e ho espresso il mio interesse per il nostro paese.
La cultura della droga, gli hippies, l'SDS (Students For a Democratic Society), le Black Panthers, etc. non mi considerano come un loro nemico o, come lo definiscono loro, 'Il Sistema'.
Io lo definisco America e lo amo.
Signore, io posso e voglio essere di qualsiasi utilità per servire il Paese.
Non ho nessun interesse o motivi se non servire il paese.
Così non desidero che mi venga dato un titolo o una carica ufficiale.
Potrei e farei molto meglio se fossi un agente federale e aiuterò facendo le cose a modo mio, attraverso la comunicazione con le persone di tutte le età.
Prima di tutto e soprattutto, sono un intrattenitore, ma tutto quello di cui ho bisogno sono le credenziali Federali.
Sono su questo aereo con il Senatore George Murphy e abbiamo discusso i problemi che il nostro paese sta affrontando.
Signore, sarò al Washington Hotel, Stanze 505 - 506 - 507.
Ci sono due uomini che lavorano per me i cui nomi sono Jerry Schilling e Sonny West.
Sono registrato sotto il nome di Jon Burrows.
Resterò qui il tempo necessario per avere le credenziali di agente federale.
Ho fatto studi approfonditi sull'abuso di droga e sulle tecniche comuniste di lavaggio del cervello e io sono nella posizione migliore, dalla quale posso e voglio fare il meglio.
Sono felice di aiutare per tutto il tempo che la cosa resterà privatissima.
Mi piacerebbe incontrarLa per salutarLa se non è troppo impegnato”.


2 commenti:

  1. Due coglioni in un colpo solo. W l'America.
    C

    ps: al concerto Who siamo sati inondati di spillette promo del film..

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