venerdì, giugno 10, 2016

PATTI SMITH - M Train



La necessaria premessa per accostarsi ad un libro come questo è di avere un AMORE INCONDIZIONATO per PATTI SMITH.

Che ti permette di accettare le sue lunghe elucubrazioni, riflessioni, talvolta tortuose e autocompiacenti, le sue malinconie, le ossessive annotazioni sul cibo scelto, sul vestito indossato, sul libro sfogliato (approccio molto simile ai "Diari di Andy Warhol").
La sua smisurata passione per il caffè, il romantico ricordo del compagno perso, Fred Sonic Smith.

Patti viaggia per il mondo, dalla Guyana francese all'Islanda, dal Messico al Giappone, entra ed esce dai bar alla ricerca di caffè, riflette seduta su un molo o nella casa di Frida Kahlo.
Abbonda in particolari che spesso appaiono superflui e inutili e invece SONO il RACCONTO, ciò che lo rende un dialogo diretto con il lettore che diventa partecipe del quotidiano, spesso banalissimo dell'Artista.

Questo è un bel libro e Patti Smith continua a piacermi tantissimo, anche più di prima.

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