giovedì, febbraio 28, 2013

Febbraio 2013. Il meglio



Tra i primi nomi che potrebero finire nella top 10 di fine anno Nicole Willis, Ocean Colour Scene, Nick Cave, Johnny Marr e Lilian Hak e tra gli italiani Lord Shani, Cut/Julie’s Haircut, Valentina Gravili, Cesare Basile e Andrea Balducci

ASCOLTATO
CUT / JULIE’S HAIRCUT - Downtown Love Tragedies
Ne abbiamo parlato martedì sul blog.
Eccellente split single da parte di due delle migliori bands italiane impegnate a rivisitare due gemme nascoste del 70’s soul. Super !

NICOLE WILLIS and the SOUL INVESTIGATORS - Tortured soul
Siamo a livelli di eccellenza assoluta per chi ama il buon vecchio soul.
Dall’esordio del 2005 “Keep reachin up” è passato parecchio tempo, la voce di Nicole è maturata, più sicura e avvolgente mentre il sound è rimasto stupendamente fedele alle buone vecchie radici Stax con inserti 70’s funk dalle calde tinte.
Suoni puliti ma mai leccati, dolcemente ruvidi, arrangiamenti scarni ma sontuosi, groove in abbondanza.
Bellissimo.

OCEAN COLOUR SCENE - Painting
Poco conosciuti e considerati da noi gli OCEAN COLOUR SCENE arrivano al decimo (!) album senza far trasparire segni di stanchezza.
Sound maturo e personale, brit pop, voluti e palesi riferimenti 60's e "Welleriani", un ottimo album che concilia facile ascolto e spessore compositivo.
“Painting” abbonda di riferimenti (dai Beatles al Lennon solista allo ska, dal soul al puro pop in chiave brit a tocchi di psichedelia inglese tardo 60’s) ma rimane magnificamente originale.

JOHNNY MARR - The messenger
A 49 anni, JOHNNY MARR arriva all'esordio solista, dopo una scintillante carriera con gli SMITHS, numerose altre esperienze con altre bands e il percorso con i suoi Healers.
"The messenger" è un ottimo capitolo della lunga storia di Marr. Il sound è diretto, scarno, chitarristico, molto immediato, corredato da avvolgenti melodie 60's (che riportano facilmente agli Oasis e ai Beatles), ricami chitarristici ovviamente debitori alla lezione impartita a suo tempo dagli Smiths e svariati richiami alla tradizione rock britannica (dagli Who, vedi l'iniziale "The right thing right", agli U2 più elettrci). 

NICK CAVE and the BAD SEEDS - Push the sky away
15 album con i Bad Seeds, 4 con i Birthday Party , 2 con i Grindermen, e 35 anni di onoratissima e rispettatissima carriera.
Il nuovo lavoro coglie un Nick Cave ispirato, solenne, pacificato su lente e lunghe ballate pianistiche dai toni malinconicamente romantici ,tra gospel e blues, arrangiamenti elaborati, spesso con gli archi a corredo del tutto. Niente di particolarmente nuovo nè un capolavoro ma fedele alla sua storia e alla tradizionale alta qualità delle produzioni, soprattutto un marchio personalissimo e inconfondibile.

LORD SHANI - Progress your soul
Splendido esordio della superband milanese dei LORD SHANI , guidati dall’inconfondibile voce soul di Viola Road , affiancata da tre musicisti dalla vastissima esperienza (trascorsi in Timoria, Ritmo Tribale, Miura, NoGuru, Free The Nation tra gli altri).
L’album è un energico rincorrersi tra atmosfere di psychedelic soul, hard primi 70’s (vengono in mente i Curved Air di Sonja Christina o gli Atomic Rooster), trame psichedeliche con tinte stoner (“Cosmic ordeal”), riferimenti tardo 60’s (Jefferson Airplane in primis).
Personalità a secchiate, originalità e piglio arrogante. Grande band, grande album.

AA.VV. - RecordKicks 10th
La “nostra” Record Kicks festeggia 10 anni di attività (ovvero 109 realizzazioni di cui 90 in vinile per 51 artisti) con una doverosa e STUPENDA compilation in cui raccoglie il meglio della sterminata produzione.
E siamo all’eccellenza pura da Hanna Williams a i Dojo Cuts, Baker Brothers, Nick Pride, Trio Valore, Link Quartet, Doss per un totale di 21 brani che spaziano nel mondo RK tra funk, soul, Hammondbeat, afrobeat, rocksteady e tanto altro.

MONOPHONICS - In your brain
Spettacolare terzo album della band di S.Francisco.
Puro psychedelic soul tardo 60’s/primi 70’s (Sly, Funkadelic, Temptations) ma con numerose concessioni al soul più crudo, uno splendido groove e brani di qualità eccellente.
Grande album.

ERIC BURDON - Till your river runs
Eric Burdon continua il difficile cammino di un vecchio combattente che non rinuncia a sfoderare le migliori armi per continuare ad urlare la sua anima black anche nel nuovo “Till your rivers runs”, prevedibile e manieristico finchè si vuole ma profondamente vero e genuino quando spazia da rocciosi rock blues ad omaggi a Bo Diddley, da crude roots ballads ad elettrici mid tempo gospel rock con una freschezza e un groove che in parecchi si sognano.

OSAKA MONOAURAIL - State of the world
Improbabile accostare funk e Giappone.
Ebbene costoro dal 2000 hanno infilato una decina di album a base di puro James Brown groove mid 70’s.
E replicano sulle stesse coordinate con il nuovo “State of the world” che sembra preso da qualche disco dimenticato di James, tra “Hot pants”, “Get on the good foot” o “The payback”.
Palesemente derivativo ma ugualmente piacevolissimo.

ELECTRIC SWAN - Swirl in gravity
Progetto parallelo alla pluridecennale attività dei Wicked Minds, i piacentini ELECTRIC SWAN firmano il secondo album, dopo l'esordio del 2008.  
       Prodotto e distribuito dalla prestigiosa Black Widow Records, "Swirl in gravity" è un fantasmagorico viaggio nell'hard rock psichedelico dei primi 70's con alla base i nomi altisonanti di Led Zeppelin, Black Sabbath, Blue Cheer, Black Widow (dei quali appare nel disco anche il sax di Clive Jones) e Deep Purple ma che diventa attualissimo quando riverberano chiari gli echi di nomi come Soundgarden. Rival Sons o Wolfmother o quando, guardando leggermente indietro, si avvertono richiami ai mai dimenticati proto stoner Monster Magnet o agli hendrixiani Burning Tree.
Album eccellente che entusiasmerà gli appassionati del genere ma che può far breccia tranquillamente in ogni cultore del miglior rock.

THE LAST KILLERS - Wolf inside
Poderoso garage, tiratissimo rock n roll, vampate elettriche, sound primitivo (la superlativa batteria di Pinna ex Hormonauts a tenere il tutto) e un album da sogno fuzz per i romagnoli Last Killers.
Grandi !

THE ROCK N ROLL KAMIKAZES - All kinds of people
Andy MacFarlane  ex chitarra e voce degli HORMONAUTS guida questa nuova avventura nel più profondo canyon del rock n roll, dello swing a billy, del blues, del jive. Uno splendido lavoro (il secondo della loro fulminante carriera) a base di ingredienti semplici, minimali, essenziali, vitali: ritmo, divertimento, travolgente voglia di far ballare e saltare. 
L'atmosfera è elettrizzante, la cover del classico di Dion "The wanderer" riuscitissima, il risultato finale a livelli di eccellenza.
Sarà banale ma: it's only rock n roll but we like it !!

ASCOLTATO ANCHE:
ADAM CARPET (con ex membri di Timoria, Vibrazioni e Kalweit & Spokes. Album strumentale, molto particolare tra post rock, new wave, sperimentazioni) MODENA CITY RAMBLERS (doppio album diviso tra un cd più elettrico e uno più fedele alle origini combat folk. Il sound è il solito, i temi pure ma alla fine buono), MAZES (Trio inglese che giunge ad un secondo accattivante album in cui si respirano fragranze 60’s e influenze shoegaze con tocchi psichedelici e un po’ di follia compositiva), PSYCHIC ILLS (da NY un buon album psych con derive Velvet Underground, Royal Trux e affini), I CIUFFI’S (trio di super elettrico rockabilly in italiano, divertente e ben fatto) JACK LA MOTTA AND YOUR BONeS (countryabilly tiratissimo nella miglior radizione di Jason and the Scorchers con un tocco di Cramps), TIMO LASSY (eccellente cool jazz, be bop, hard bop, ben suonato e splendidamente eseguito), JUNE NOA (Dall’Olanda un gradevolissimo album di ottimo new soul.Siamo dalle parti di Joss Stone e Duffy), POLAR FOR THE MASSES (interessante indie wave in odore di TDO), JAMIE LIDELL (un album alla Prince anni 80. Divertente ma inutile...), ALICE RUSSELL (grande voce, qualche buon brano soul ma anche molto pop ed elettronica rendono il nuovo album discontinuo e non riuscitissimo), LE MOSCHE DA BAR (ricordano da vicino il rock del periodo “Rock 80”, Skiantos, Kaos Rock , Luti Chroma...non male).

LETTO
“Ex” di Giancarlo Onorato
Il grande talento compositivo (musicale, lirico e letterario) di Onorato non si scopre ora e questa nuova fatica ne è l’ennesima conferma.
Ma in “Ex” riesce a fare di più, rileggendo la storia personale (dai primi passi nel punk all’esperienza degli Underground Life) con un tratto personalissimo, parlando in seconda persona, con accenti costantemente poetici e allo stesso tempo crudamente spietati e disincantati con un corredo di conoscenza artistica e musicale che si palesa in ogni riga.
Libro appassionante, sentito, intenso, lucido, onesto, che sbaraglia il lettore.
Consigliatissimo.

“Sweet Soul Music” di Peter Guralnick
Bibbia fondamentale per gli amanti del soul di cui analizza con dettagli interessantissimi la nascita (con il passaggio dal gospel) fino alla “morte” con la fine della Stax Records.

“Augusta Placentia” di Massimo Solari
Un gradevole, leggero ma competente e ricchissimo di preziose informazioni nella Piacenza di 2.000 anni fa quand odalle mie parti passavano Giulio Cesare e soprattutto Annibale che castigò i Romani proprio nei campi attorno a casa mia....

VISTO
“When you’re strange” di Tom Di Cillo
La sempre avvincente storia dei DOORS attraverso rare immagini e interviste.
Racconto piuttosto equilibrato e distaccato senza le solite elegìe al Re Lucertola.
Sicuramente il miglior documento per capire e conoscere i Doors.

“Piovono pietre”
“Ladybird ladybird” di Ken Loach

Loach non perdona mai.
Spietato, cattivo, non lascia mai speranze.
Dipinge storie squallide, estreme, durissime alla fine delle quali rimane solo vuoto e la consapevolezza che si tratta di una triste realtà.
“Ladybird ladybird” non fa prigionieri, “Piovono pietre” riesce invece a guardare al futuro.

“Maccheroni” di Ettore Scola
Commedia un po’ debole ma con attori come Mastroianni e Jack Lemmon nel pieno della maturità è sempre un bel vedere.

COSE & SUONI
Finita la prima parte del tour di “A kind of blues” di Lilith and the Sinnersaints si riprende in primavera a suonare
ven 5 aprile: Vittorio Veneto (TV) Spazio Mavv
ven 12 aprile Bari “Oasi”
sab 13 aprile Lecce “Womb”
ven 19 aprile: Cortemaggiore “Fillmore”

www.lilithandthesinnersaints.com
Mie recensioni quotidiane su www.radiocoop.it

IN CANTIERE
“Rock n goal” di Antonio Bacciocchi e Alberto Galletti in libreria dal 27 marzo 2013 per Volo Libero Edizioni
Libro su Weller per Arcana il 15 maggio: “This is the modern world”.
Viaggia spedito il libro sugli Statuto (ottobre 2013)

20 commenti:

  1. L'ho visto anch'io When You're Strange, davvero bello e ben fatto, me lo sono sparato proprio con piacere!... Ho letto che Robbie Krieger lo ha lodato (specialemnte rispetto al filmone di Stone, sceneggiatura definita "stupida")...

    Voce narrante di Morgan (nell'originale Johnny Depp)

    Bellissime le riprse in studio di registrazione e in macchina nel deserto...

    W

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  2. nonostante un produttore di classe e nonostante la sua voce che dà ancora emozioni ho trovato l'album di Eric Burdon brutto brutto, credo dipenda proprio dalla produzione e dai suoni da "mainstream rock-blues" anni 80 americani. Il singolino che era uscito qualche mese fa, suonato con un altra band, mi era piaciuto.

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  3. well se c'è la voce narrante di Morgan (Fairchild) deve essere uno spasso,...ma preferisco i Doors senza doppiatori :)

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  4. qualcuno di voi presenzia stasera alla hammondata del lo-fi? groove/link/apple/painter dj

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  5. ..ma ,è vero, il film di Stone era un attimo 'oleografico'

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  6. Appena appena! ahahahah!

    W

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  7. Non me lo aspettavo così bello il doc sui Doors.
    Abituati alla solita pippa su Jim Morrison Re Lucertola e Sciamano.
    Invece è molto sincero, basico, senza troppo menate, molto realistico e piuttosto critico nei confronti di Jim (ubriacone cazzaro che alla fine rese imposisbile la vita al gruppo).

    Cpt: il giudizio su Burdon ha la premessa che si tratta di un rock blues classico suonato e prodotto in quel modo lì. Non lo compro nè lo riascolto ma alla fine è dignitoso.
    Ps: ti hanno scritto i tipi per Mick Talbot ?

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    1. si li ho messi in contatto. buona occasione per riprendere i contatti con lui anche per me, vediamo se riusciamo a vedere i dexys in italia :)

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    2. Poi mi darai il contatto con Mick per il prossimo Tony Face Big Roll Band in via di gestazione :)

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    3. of course, vediamo come (e se) si sviluppa la cosa. certo che quell'uomo è una cosa impressionante, ancora adesso scopro dischi dove ha suonato (90% pure belli) che non sapevo, e che neanche il 'biografo' sapeva... e magari neanche lui stesso si ricorda... fare una lista completa delle sue sessions sarebbe una impresa ardua

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    4. Se serve una Fay Hallam, posso vedere di procuratene una, hihihi...

      Fabio T.

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    5. Anche lei è nella lista :) ehehe
      A suo tempo ti farò sapere

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  8. d'accordo W,..Stone è un ottimo regista ma quel film era troppo appunto 'oleografico' o 'romantizzato',..non so come spiegare, mia impressione quando lo vidi

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  9. Il film di Stone ha dei monenti esilaranti come quando compomgono Light my Fire...d'accordo che bisogna spettacolarizzare e semplificare ma non esageriamo...

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  10. Eh, ti lascia un po' l'amaro in bocca per la figuta di Morrison troppo macchiettistica: "il dio del rock e del cazzo"...ma va a caghèr...ne esce sicuramente più l'adesivo sulle Due Cavalli freak che non il poeta e il rocker...

    W

    PS: grandissimi Monophonics e Lord Shoni!

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  11. I film di Loach son sempre tosti, Ladybird Ladybird poi e' veramente di forte impatto emotivo. Almeno Piovono Pietre ha un finale che da soddisfazione. OCS grande band e fratelli villans quindi cosa chiedere di piu'. Incuriosito dal disco di Marr e dei Soul Investigators. Ovviamente da queste parti c'e' molta attesa per l'opera prima della coppia Tony&Gallo.

    Charlie

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  12. voto "sulla fiducia" gli OCS anche se non l'ho ancora preso..non mi hanno MAI deluso!
    Grande Ken Loach,durissimo in Ladybird

    ottimo il film sui Doors

    C

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  13. esatto, concordo, troppo 'macchiettistico' quel film ,...il mio preferito di Ken Loach è 'Riff Raff',...poi grande anche Mike Leigh,..life is sweet era grandioso

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  14. cmq ora che ci penso di Di cillo avevo visto Johnny Suede e Si gira a Manhattan, ottimi film. è un ottimo regista,..quel libro su PC dev'essere grandioso, io ne ho letti 2 recentemente su qui ai tempi di galli e dei romani ed eran molto belli,ben fatti..c'era scritto che i romani impararono qui ad apprezzare lo storione,..poi vedi come storia e storia della cucina s'intreccino sempre

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