martedì, febbraio 19, 2013
Obladi Oblada
E’ probabilmente il brano più conosciuto dei BEATLES. Se i musicofili, i beatlesiani e gli appassionati hanno sicuramente una lunga lista di brani che lo precedono, “Obladì obladà” è il ritornello che conosce anche l’”uomo della strada” che di musica mastica ben poco.
Alcuni lo indicano come il loro brano più brutto in assoluto (sicuramente odiatissimo e ben poco apprezzato da John, George e Ringo !), anche i più incalliti fan ne hanno un giudizio se non altro poco lusinghiero.
Probabilmente si è sempre salvato perchè inserito in quel calderone multicolore dell’Album Bianco al cui interno c’è stato di tutto e di più, dal classico (“While my guitar” , “Back in the Ussr”) al tocco di genio (“Dear prudence”, “Helter skelter”, “Happines is a warm gun”) alle bizzarrie (“Revolution 9”) fino alla profonda mediocrità (“Wild honey pie”, “Bungalow Bill” , “Don’t pass me by”).
Basti pensare che il suo successo deriva principalmente dalla cover che ne fecero i Marmalade nel 1969 che li portò al primo posto in Inghilterra (i Beatles lo pubblicarono come singolo in vari paesi del mondo, Italia inclusa, con “Back in the Ussr” sul retro , arrivando al primo posto in Australia, Giappone, Austria e Svizzera, ma non in Inghilterra e Usa).
Il titolo deriva da un’espressione in lingua yoruba che usava spesso il percussionista nigeriano Jimmy Scott-Emuakpor, amico di Paul.
I had a friend called Jimmy Scott who was a Nigerian conga player, who I used to meet in the clubs in London.
He had a few expressions, one of which was, 'Ob la di ob la da, life goes on, bra'. I used to love this expression..
Lo stesso Scott che chiese i diritti sul brano rivendicando la paternità del titolo (adducendo che l’espressione non era tipica della lingua yoruba ma era usata solo nella sua famiglia. Alla fine Paul elargì un sostanzioso assegno a Scott e la causa si concluse).
Il compositore è Paul che impose ai compari decine e decine di ripetizioni del brano tanto da portarli a detestarlo (John definì il brano: "Paul's granny shit") anche se la classica introduzione di pianoforte fu ideata da John per riuscire a dare al brano maggior ritmo (invano cercato nelle estenuanti precedenti versioni).
George sempre nel “White album” la cita nel brano “Savoy truffle” ("We all know ob-la-di-bla-da, but can you show me where you are.").
Il testo, un racconto “romanzato”, è nello stile, tipico di Paul, che aveva caratterizzato “Eleanor Rigby” , “Paperback writer” , “She’s leaving home”, “Lovely Rita”, con personaggi che agiscono all’interno di una storia (in questo caso Desmond, pare ispirato da Desmond Dekker, anche a causa del ritmo rocksateday ska del brano, e Molly).
Pare che George avesse manifestato le proprie perplessità a Paul: “Come fai a scrivere questi obladi oblada, Molly e Desmond, è gente che conosci davvero ?” Al che Paul rispose: Me li inevento e basta esattamente come fa un romanziere con i suoi personaggi”
Il brano è stato suonato occasionalmente da Paul Mc Cartney dal vivo solo a partire dal 2009.
Oltre ai Marmalade tra le decine di covers si ricordano quella di Jimmy Cliff, Arthur Conley, No Doubt, Phish, Desmond Dekker, Youssou N Dour, i Ribelli, I Nuovi Angeli.
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L'idea iniziale fu quella di suonare un brano "reggae". Ciao Tony.
RispondiEliminaMa non gli riuscì tanto bene.
RispondiEliminaAnche se la genialità dei Beatles e dell'ALBUM BIANCO in particolae sta nell'aver preso brani reggae, country (Rocky Racoon), proto hard (Helter skelter), blues (Yer blues), surf n roll/Beach Boys (Back in the ussr) etc etc ed essere riusciti a renderli induscutibilmente BEATLES
RispondiEliminaIo, che ve lo dico a fare? L'ho sempre trovato un grande pezzo, uno dei vertici del doppio bianco. Una preferenza aumentata dopo aver ascoltato i "provini" delle Anthology. Un grande Paul. nel pezzo c'è tutto: invenzione, ritmo, grande testo, orecchiabilità, arrangaimento, simpatia...
RispondiEliminaIl ritornellino accattivante la rende un po' antipatica (un po' lo stesso che accadde a un altro capolavoro come Yellow Submarine) ma è il solito discorso. Alcuni non riescono a capire. Per em OBLADì vale seimila Lady Madonna (che invece è una sciocchezza di poco valore artistico).
:-)
Allora sono tra quelli: le trovo brutte e antipatiche entrambe..
RispondiEliminaCredo sia stato il primo brano dei Beatles in assoluto che io abbia mai ascoltato.
RispondiEliminaLa ragazza yè yè (così si definiva) vicina di casa nel 1968/69 dal suo mangiadischi faceva uscire brani di Beatles, Nada, Equipe 84.
E ricordo che noi bambini si correva per i campi urlando questo "obladi oblada".
personalmente non lo considero uno dei vertici del Bianco ma lo ascolto sempre volentieri.
Invece Lady Madonna mi piace tantissimo
Mi riferivo a Obladì e a Yellow. Lady Madonna altra cosa.
RispondiEliminaSicuramente non è il vertice compositivo dei Fab Four ma è innegabile che Obladì Obladà ti si inchioda in testa. Tra le cover involontarie ci sarebbe da citare pure quell'orribile pezzo degli Offspring "Why don't you get a job" ed in effetti in molti (io incluso) si chiesero perchè gli Offspring non si cercassero un lavoro serio :-)
RispondiEliminaA me il pezzo mette allegria e riallacciandomi al post di ieri che parlava di scuola ricordo che in prima media l'insegnante di inglese usò sto pezzo e Hello Goodbye per farci prendere confidenza con la lingua.
Charlie
Al mio Liceo (linguistico, peraltro) avevamo un'ora a settimana di "madrelingua" e una di Beatles, per l'inglese...
EliminaNiente flauto per le carinissime signorine del liceo linguistico, madame?
EliminaSir, la memoria ormai perde colpi...il flauto si suona alle medie....
EliminaProprio vero, devo arrendermi all'incedere dell'età....
EliminaE' il pezzo che ha fatto amare i Beatles a mia figlia, quindi è giusto. :)
RispondiEliminaE' una filastrocca che ritroviamo anche in Yellow submarine e nel Paul solista (Mull of Kyntire, Wonderful Christams time). Ritornello facile, elementare, banale.
RispondiEliminaPerò bisogna essere capaci di farlo !
Non un gran pezzo, ma nemmeno il peggio, assolutamente!
RispondiEliminaMusicalmente ha un tocco originale e Paul aveva un certo stile nel dipingere questi quadretti narrativi (magari con più dramma rispertto a quelli dell'altro grande acquerellista british Ray Davies, ma come in questo caso leggeri e divertenti)... Diciamo che il meglio delle le "coppiette" rock è senza dubbio Jack and Jane, ma Desmond e Molly sono ben piazzati!...a proposito, pezzi che parlano di coppie d'amanti: ce ne sarà abbastanza per un elenco da post?
W
W
Esatto Tony! Bisogna essere capaci di buttarla dentro, anche a porta vuota!
RispondiEliminaW
@ Charlie: Per riallacciarmi al post di ieri, la mia insegnante di musica, di concerto con quella di inglese, ci faceva ascoltare la colonna sonora di "The woman in red", Howard Jones, M. Jackson e tutta la compagnia bella anni '80. E ci faceva portare a scuola la chitarra. Ma a me è sempre riuscito meglio il flauto!
RispondiEliminacerto che il fatto che fosse ispirato a Desmond Dekker è una vera chicca, chi lo sapeva! sul White Album concordo con te, anche sulla mediocrità di alcuni pezzi...
RispondiEliminaLo ska era ormai piuttosto diffuso in Inghilterra nel 1968 e pare (ma nel caso dei Beatles le leggende sono milioni) che nel voler suonare qualcosa di questo tipo Paul si fosse ispirato proprio al sound di Desmond Dekker a cui ,(pare) abbia voluto dedicare una citazione indiretta nella canzone.
EliminaMa pare....
Più Beat! Meno PARE!
RispondiEliminaW
@ Anonimo: a me neanche il flauto...mi diedero il triangolo...pare fosse uno strumento molto importante, così almeno mi disse l'insegnante di musica delle medie. Si si come no! :-)
RispondiEliminaCharlie
@Charlie, sorry ma lo strumento più importante di tutti erano "i legnetti sonori"...;-)
EliminaIo ci avrei creduto...
EliminaMa quanti soldi avrà fatto la Hohner con il flauto dolce, quello standard chiaro in custodia morbida di plastica (qualche figlio di megalomani aveva la versione de luxe)?...
RispondiEliminaW
Oddio è com'era la versione deluxe? Tipo che tu ci soffiavi dentro e la musica usciva perfetta senza stonature a prescindere dai buchi che tappavi con le dita?
RispondiEliminaPs: oh mio dio che immagine triste!
:-)
Charlie
Pheega Charlie, che strazio!
EliminaAhahahah! La versione deluxe era quella in legno più scuro con il bocchino bianco... se non ricordo male aveva anche la custodia rigida!
RispondiEliminaW
Il flauto ce lo avevo (e ce l'ho ancora) di plastica (arancione) mi è sempre stato sui coglioni perchè non riuscivo a suonarlo. Ho sempre preferito il pallone, rotondo e ovale, a nessuno importa che cazzo di verso fa quando gli mogli una gran pedata.
EliminaQuello che ha sempre mandato in bestia Lennon e tutti gli pseudo-saccenti scoreggioni su Ob-la-di Ob-la-da è il testo. Banalissimo tema casalingo-vita domestica che nel 1968 era quanto di più distante ci poteva essere da Lennon (ma per me tutto gli era distante all'epoca). Quando scoprrii da 11/12enne che c'era sul juke-box dell'oratorio, lo mettevo in continuazione, alcuni amici me lo rinfacciavano dicendo 'che due palle'. Rimane affettivamente nei miei pensieri anche se poi ampiamente superato da altri pezzi, incluso LAdy MAdonna, per me un grandissimo pezzo,
RispondiEliminaAugh!
Io l'avevo in una cassetta Bimbomix. Adesso che ci penso è stato il primo pezzo pop-rock che abbia mai ascoltato...
RispondiEliminaW
gli oliver onions han fatto decine di brani più belli di obladioblada... anche dadada del trio è meglio
RispondiEliminaoh ma nessuno che ieri ha fatto gli auguri a Yoko Ono?? Ci risiamo col blackout contro la signora Lennon?
RispondiEliminaC
Alberto.."quando gli MOGLI una gran pedata?"..interesting
RispondiEliminaha ragione CPT STAX..
RispondiEliminaanche questa super casula,gente vera
http://www.youtube.com/watch?v=x4qrRhpWC-s
E' vero...
RispondiEliminatanti auguri Yoko, e ancora cento di questi giorni, per poter godere ancora dei tuoi memorabili quadri, dei tuoi meravigliosi happening e soprattutto delle tue commoventi e intramontabili canzoni!
:-
haha Da da da del Trio,..what about Moscow Discow dei Telex? :),...o Galactica dei Rockets??,..per la serie 'Torment(one) and Toreros'
RispondiEliminaPop Muzik degli M?
EliminaIl b-side del disco dei ribelli è Lei m'ama, versione pazzesca di Tell mama di Etta James, altro che Johnny che fa le pizze...
RispondiEliminaMarco MODS Trieste
poi cmq. la Apple scoprì anche talenti e fece ottimi singoli tipo i grandi Iveys, i Trash (great psychedelia) e anche Mary Hopkin oltre che essere una gran bella figliuola fece ottime canzoncine folk-pop
RispondiEliminaEh, cazzo, gli Iveys erano i proto-Badfinger, altro prodotto Mela, poi finito male!... Nel catalogo Apple c'erano effettivamente delle chicche, Ronnie Spector, Doris Troy, Billy Preston, il primo album di James taylor!....
RispondiEliminaNome per band casula: Oliver Ono's!
W
W
Grandi Iveys
RispondiEliminaOliver Ono's....nice touch!
RispondiEliminaCharlie
Auguri x Yoko e tutto il gruppo FLUXUS !
RispondiEliminabuoni anche i lavori di Jackie Lomax sempre by Apple!
RispondiEliminaC