mercoledì, maggio 10, 2023

L'album Motown di Jeff Beck

Nel 1970 JEFF BECK approdò agli studi della MOTOWN RECORDS per registrare un album di soul.
Le cose non andarono per il giusto verso, furono incisi parecchi brani che purtroppo non hanno mai visto la luce.
Da un intervista a Rolling Stone del 2010 con Davide Fricke lo stesso Jeff Beck spiegò in dettaglio gli eventi.

"Il mio produttore, Mickie Most, mi disse che dovevo fare un album. Ho convinto Mickie ad andare alla Motown. Era un tale privilegio. Sembravamo più turisti, ragazzini in un negozio di dolciumi".

Jeff Beck portò con sé il batterista Cozy Powell con cui collaborava ai tempi.

"Ci hanno odiato fin da subito. Non ne volevano sapere di noi. Quando Cozy si è seduto dietro la batteria della Motown e ha iniziato a suonare come i Meters, tutti hanno detto "Oh!". Quel giorno c'era James Jamerson al basso - niente chitarra ritmica - e Earl Van Dyke alle tastiere. Una cosa essenziale. Continuavano a dire: "Dove sono gli spartiti?. Ho detto: "Non ci sono".

Cozy Powell sostituì la "sacra" batteria dell ostudio con la sua Ludwig a due casse e incominciò a pestare alla John Bonham, stupendo e facendo impazzire i presenti.

"Alla fine ci siamo ritrovati con nove o dieci tracce, finite ma non mixate. Avevamo esaurito il tempo a disposizione.
C'era una base musicale per una canzone scritta da uno dei principali autori, forse Holland-Dozier-Holland. Ogni volta che ti giravi, era "Ehi, Jeff, abbiamo una canzone".
Era come una fabbrica.
Poi abbiamo incontrato Berry Gordy. Siamo dovuti passare attraverso tre serie di porte chiuse. Ha detto: “Benvenuto alla Motown. Ho una grande fiducia in te. So cosa fai. Forse i ragazzi della session non lo sanno, ma io lo so. Hai avuto una grande idea"
.

L'idea di Jeff Beck era udi creare una contaminazione tra il rock blues che aveva caratterizzato i suoi esordi solisti "Truth" e "Beck Ola" con il groove Motown.

"Volevo creare una band che capisse l'atmosfera Motown ma darle più grinta. che desse una sensazione da disco Motown ma più spigolosa e quasi al limite del metal.
Che è quello che cercavo nell'album Truth: una linea di basso con ritmica Motown ma con enormi tamburi tipo Zeppelin."

Ma alla Motown ci siamo allontanati sempre di più dalla parte rock, perché loro non lo capivano.
Ascoltavano i Meters.
Ma difficilmente uscivano da quel dannato studio (per ascoltare altre cose)."


L'album si è definitivamente perso.

"Ho ancora il nastro multitraccia, anche se scommetto che se lo metti sulla registratore ora finirebbe in mille pezzi. Ne ho fatto una copia su cassetta. Questo è tutto quello che c'è.
Ma ho scoperto qual era il vero segreto della Motown.
Erano fantastici musicisti di livello mondiale: la migliore esecuzione e il miglior suono di batteria. Ma se togli quel riverbero Motown, non ottieni niente. È molto bello, ma non è Motown. Il tutto era sintonizzato sull'atmosfera di quel riverbero.
"
Beck approderà alla Motown poco tempo doipo, partecipando (in un brano) a "Talking Book" di Stevie Wonder, con cui farà nascere anche il groove (Beck alla batteria) di "Superstition" che Stevie aveva composto per Jeff ma che alla fine tenne per sé, facendola diventare una delle sue più grandi hit.

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