mercoledì, maggio 31, 2023

Maggio 2023. Il meglio


A quasi metà del 2023 tra i migliori album ci sono quelli di Durand Jones, Edgar Jones, Bobby Harden, DeWolff, Billy Sullivan, Iggy Pop, Everettes, Everything But The Girl, Slowthai, Sleaford Mods, John Cale, Joel Sarakula, Algiers, The Men, Tex Perkins and the Fat Rubber Band, Gina Birch, Lonnie Holley, The Who, Mudhoney, Kara Jackson.
Tra gli italiani Funkool Orchestra, Sick Tamburo, Zac, Milo Scaglioni, Statuto, Broomdogs, The Cut, Senzabenza, Forty Winks, The Lancasters, Elli De Mon, Double Syd, Pitchtorch, C+C=Maxigross, Blue Moka, Lory Muratti, Garbo.


DURAND JONES - Wait Til I get over
Lasciati a riposo gli Indications, Durand Jones sforna un album di altissimo pregio in cui abbraccia la tradizione della profonda black music americana, passando dal (southern) soul al funk, a intermezzi rap, gospel, blues, in equilibrio tra Bill Withers, lo Stevie Wonder dei 70, Marvin Gaye, Otis Redding ma con un approccio moderno, socio/politico, fresco e urgente. Bellissimo.

EDGAR JONES - Reflections of a soul dimension
Edgar Jones era membro dei fenomenali Stairs negli anni 90. Da allora la sua carriera si è diramata in mille altre incarnazioni e collaborazione (da Ian Mc Culloch a Paul Weller tra i tanti). Nel primo album a suo nome ci regala un favoloso viaggio in atmosfere Northern Soul, con sapienza, cura dei particolari e brani strepitosi. Un piccolo capolavoro!!!

https://steropar.bandcamp.com/album/reflections-of-a-soul-dimension

BILLY SULLIVAN - Paper dreams
Esordio solista dell'ex anima degli Spitfires (http://tonyface.blogspot.com/2022/05/the-spitfires.html) che prosegue il percorso della band, elaborandolo e arricchendolo di nuovi elementi.
Alla base la tradizione 60's di Beatles, Kinks e Small Faces, quella successiva dei Jam, con abbondanti riferimenti alla carriera solista di Paul Weller (non a caso produce spesso Simon Dine dietro al mixer del Modfather), il Brit Pop (dai Blur a Miles Kane), fino a un frequente rimando agli Smiths. Le canzoni sono sempre di alto livello, arrangiamenti essenziali ma ricercati. Ottimo e oltre.

STATUTO - Bella storia
La band torinese festeggia i quaranta anni di carriera con un album dal vivo e l’aggiunta di alcuni inediti in studio, paradossalmente in contemporanea con la tragica scomparsa dello storico bassista Rudy Ruzza. Il concerto ripercorre i successi e i cambiamenti stilistici della loro storia, dallo ska al pop, al beat, soul, northern soul, rhythm and blues, brit pop. I quattro validi nuovi brani sono in linea con la vena più soul beat e ne confermano la classe e lo spessore.

GALEN & PAUL - Can We Do Tomorrow Another Day
Paul (Simonon) e Galen (Ayers, figlia di Kevin), insieme per un divertente progetto a base di sonorità latine, ska, swing, canzoncine sgangherate, volutamente naif e immediate. Qualche aiuto da parte di amici (Damon Albarn, Simon Tong ex Verve e The Good The Bad & the Queen, Simon Tong), Seb Roachford dei Sons of Kemet,Polar Bear, David Byrne, Patti Smith alla batteria, Dan Donovan dei Big Audio Dynamite e con la produzione di Tony Visconti) e un album carino a base di puro divertissement, niente di più.

BOBBY HARDEN & THE SOULFUL SAINTS - Bridge of love
Ex voce di una delle varie incarnazioni dei Blues Brothers, Bobby Harden sfodera un bellissimo album di classico soul (con qualche incursione in atmosfere Northern), suonato alla perfezione e cantato alla grande, tra Marvin Gaye e Otis Redding. Nulla di originale ma godibilissimo.

FUNKOOL ORCHESTRA - Latin freaks
Spettacolare album di debutto per il collettivo napoletano che definire travolgente è riduttivo. Gli undici musicisti mischiano disco music, funk, boogaloo, latin soul (in un brano è ospite il mito Joe Bataan), Go Go Sound, aiutati da una sezione fiati da sogno, tre splendide voci, un groove inimitabile. Suonano alla perfezione, scrivono benissimo, arrangiamenti superbi, un album eccezionale!

SMOKEY ROBINSON - Gasms
A 83 anni Smokey Robinson mette in riga tutti con un album super raffinato di pop soul, suonato divinamente, stupenda voce in primissimo piano, brani delicati, sensuali, avvolgenti, super cool, richiami al classico soft soul di Al Green.
Eleganza, classe, stile.

RHODA DAKAR - Version girl
L'ex voce delle Bodysnatchers si cimenta in dodici cover in chiave ska, rock steady e reggae, con scelte particolari e azzeccate (molto belle "The man who sold the world" di Bowie e "As tears go by" degli Stones), tanto gusto e gradevolezza.
Ottimo e divertente.

THE DAMNED - Darkadelic
Al dodicesimo album i veterani del punk inglese convincono con dodici nuovi brani, energici, pulsanti, rudi ma allo stesso tempo più che curati ed efficaci, tra rock, punk, goth, virtuosismi tecnici di ottima fattura, belle canzoni. Un album che si fa riascoltare volentieri.

GLEN MATLOCK - Consequences coming
Glem Matlock non ha bisogno di particolari presentazioni.
Tra Sex Pistols, Rich Kids alla band di Iggy Pop, con i Faces, Blondie e mille altre incarnazioni, ha infilato anche una serie di album solisti con i suoi Philistines, l'ultimo dei quali, più che dignitoso, è uscito da pochissimo e si fa apprezzare per un robusto rock 'n' roll, con vaghe tinte punk e tanta melodia.

LEMON TWIGS - Everything Harmony
Torna il duo new yorkese con un album cantautorale, intimista, molto mieloso, spesso Beatlesiano (sponda McCartney) ma anche con una matrice 70 e con Bee Gees, Hollies, Elton John, Fleetwood Mac e pure Eagles che entrano in gioco. Carino per chi ha vissuto i tempi e ha un afflato nostalgico.

TINARIWEN - Amatssou
La band Tuareg giunge al nono album con il suo ipnotico desert sound, aiutata (con discrezione) dalla produzione di Daniel Lanois e dai musicisti bluegrass Wes Corbett e Fats Kaplan in un suggestivo e riuscito incontro di musiche tradizionali che virano verso un'attitudine trance psichedelica di sapore blues. Eccellente.

SHABAKA - African culture
Breve album meditativo, onirico, sospeso, in cui il Maestro suona clarinetto, flauto e sintetizzatore, inserendo il suono di strumenti tradizonali africani. Suggestivo.

THE WAR AND TREATY - Lover's game
Michael Trotter Jr. e Tanya Trotter sono marito e moglie e seguono le orme di Ike & Tina, anche se il nuovo album indulge molto più frequentemente su brani blues, gospel, folk, in chiave classica e accademica.
Comunque più che godibile con questo brano decisamente travolgente.

YAZMIN LACEY - Voice notes
La cantante londinese firma un ottimo esordio in cui, in chiave moderna e attuale, accarezza un groove nu soul, tinto di jazz, elettronica, blues, funk, che riporta a Macy Gray e affini.
Il tono è sempre molto soft e smooth, accattivante e sinuoso. Molto gradevole.

WHATITDO ARCHIVE GROUP - Palace of a thousand sounds
Secondo album per la band strumentale americana che si addentra nelle consuete atmosfere cinematiche, privilegiando sonorità di estrazione exotica, lounge, "tropicali" con il consueto groove ritmico funk. Un gruppo anomalo, originale nel ripercorrere sentieri già tracciati ma sempre più relegati all'oblìo. Ottimo e interessante.

ZAC - II
Torna la band romana di Lorenzo Moretti (chitarrista e compositore nei Giuda) e Tiziano Tarli, con il prezioso aiuto di Emanuele Sterbini, Pablo Tarli, Sergio Chiari. Dieci brani di power pop di stampo 70 tra Rubettes, Cheap Trick, Be Bop De Luxe, Wings, Cars con irresistibili melodie di sapore Sixties. Suoni magistralmente calibrati, arrangiamenti eleganti, canzoni di qualità compositiva elevatissima. Per i cultori del genere un album perfetto.

MILO SCAGLIONI - Invincible Summer
A sei anni dall'esordio solista torna con un nuovo gioiello il musicista lombardo (attualmente bassista con i Baustelle). Un viaggio nel consueto, amato, mondo che abbraccia psichedelia, folk cantautorale (da Elliott Smith a Nick Drake a Paul Weller), un pop rock moderno e personale, arricchito e impreziosito da raffinati arrangiamenti orchestrali e da una maturità compositiva comune a pochi conterranei. Tanti suoni, riferimenti, estro, eclettismo. Un grande disco.

BROOMDOGS - Hole in the surface
Uscito a cavallo con lo scorso anno il nuovo progetto di Pier Ballarin (ex The Record's, grandissima band bresciana che ripercorreva le tracce di Knack e Joe Jackson), ripiega su atmosfere più psichedeliche, spesso molto Lennoniane, un po' del primo Steve Gunn, shoegaze, Brit Pop. Canzoni deliziose, avvolgenti, compositivamente perfette e un grande gusto per gli arrangiamenti e i giusti suoni. Eccellente.

https://broomdogs1.bandcamp.com/album/hole-on-the-surface

PSYCHE' - s/t
I fondatori di Psyché – Marcello Giannini (Guru, Nu Genea, Slivovitz), Andrea De Fazio (Parbleu, Nu Genea, Funkin Machine) e Paolo Petrella (Nu Genea) – sono attivi da quasi vent’anni nella scena napoletana. Il nuovo progetto li coglie alle prese con un intrigante sound che, partendo da un prevalente groove afro funk, si dipana su melodie e suggestioni mediterranee, accarezza l'ethio jazz di Mulatu Astatke, e il mix di soul e psichedelia caro ai Khruangbin. Approccio spontaneo e urgente, grande cura negli arrangiamenti, raffinati ed eleganti. Ottimo.

LITTLE TAVER & HIS CRAZY ALLIGATORS - Ricco di famiglia
Torna il mitico Little Taver con un nuovo album con 12 brani di cui 6 cover, 3 arrangiamenti e 3 inediti. Come consuetudine la band si muove in un fantasmagorico e divertentissimo mondo di swing, rock 'n' roll (quello dei primissimi "urlatori" italiani, da Celentano a Clem Sacco), rhythm and blues, jive e una piccola dose di ska. Il tutto eseguito alla perfezione, con una grandissima energia, tanta ironia e sarcasmo. Gustosissimo.

ASCOLTATO ANCHE:
JETHRO TULL (una band che pur con lo stesso, storico e riconoscibile, stile continua a produrre dischi pregevoli e dignitosi, di buon livello e che non mancherà di soddisfare i fan), YES (ormai con il solo Steve Howe come originale ma con un album tuitto sommato gradevole e di buona fattura), MATT MALTESE (sempre gradevole il suo pop beat di gusto Beatlesiano e sixties, pur se, alla distanza, soporifero), ALEX FIGUERA (funk strumentale con influenza afro, reggae e tropicaliste. Discreto), TAJ MAHAL (una carrellata di classici jazz blues in un'interpretazione molto gustosa), ITALIA 90 (classico - ormai "classico" - post punk abrasivo, dissonante etc etc)

LETTO
VIV ALBERTINE - Vestiti Musica Ragazzi
Arriva la traduzione in italiano del libro pubblicato nel 2014 da VIV ALBERTINE, ex chitarrista delle SLITS e tra le prime protagoniste della scena punk londinese.
"La musica che ascoltavo da adolescente era rivoluzionaria, Essendo cresciuta con canzoni che volevano cambiare il mondo, è quello che ancora mi aspetto che facciano".
Un'autobiografia spiazzante, che passa da un'adolescenza povera ma ricca di speranze ed esperienze (si ritrova ad Hyde Park a vedere gli Stones nel 1969, poi al cospetto di Bowie, Marc Bolan, Robert Fripp) per arrivare poco più che ventenne nel pieno della nascita del punk, coltivando strette amicizie con Sid Vicious e Johnny Rotten ma soprattutto una relazione burrascosa con Mick Jones dei Clash a cui resterà per sempre legata da un affettuoso rapporto (lui le dedicherà "Train in vain" su "London calling").
"Avevo sempre pensato che le circostanze della mia vita - povera, di Londra Nord, scuola pubblica, casa popolare, femmina - non mi avessero equipaggiata per il successo.
Mentre guardo i Sex Pistols, capisco che per la prima volta non ci sono barriere tra me e il gruppo...
E' fatta. Finalmente vedo non solo l'universo di cui ho sempre voluto far parte, ma anche il ponte da attraversare per arrivarci".
Con le Slits, gruppo di sole donne (un'eccezione anche ai tempi), coglie scampoli di successo e notorietà con una new wave/punk fortemente influenzata dal reggae.
Dopo lo scioglimento abbraccia la regia cinematografica e di video musicali, trovando una nuova dimensione artistica, ma poi la vita diventa aspra, dura, tragica, drammatica e le storie sempre più acide, a tratti insopportabili, tra una complicatissima maternità, malattie, problemi fisici estremi, cadute, dolore, disperazione.
Ritroverà la voglia di ripartire con la sua chitarra e voce, pubblicando l'ottimo e ruvido album solista "The vermillion border" nel 2012 (con la partecipazione di Jack Bruce, Tina Weymouth, Jah Wobble, Glen Matlock, Norman Watt Roy e tanti altri bassiti, uno diverso per brano.
Con la morte della madre nel 2014 abbandona definitivamente la carriera musicale.
Ottimo libro, ricco di spunti, considerazioni profonde, con uno sguardo disincantato sulla scena punk (con aneddoti divertenti e impietosi) e quella più genericamente musicale.

LORENZO ARABIA - GIANLUCA MOROZZI - ODERSO RUBINI - Alle barricate! Il libretto rosso dei Gang
Una storia che viene da lontano e che lontano continua a guardare, camminando i sentieri di una passione mai sopita.
Quello dei GANG è un percorso molto particolare, nato nella profonda provincia marchigiana, partito dall'autoproduzione, passato alle major e tornato negli ultimi anni al crowdfunding e all'autogestione.
Nel libro ne troviamo la dettagliata e complessa storia, arricchita da splendi aneddoti, un numero enorme di foto e documenti, inseriti in una grafica a metà tra la fanzine e la ricerca artistica.
Scorrono le parole dei protagonisti, Marino in primis.
Marino Severini:
La nostra è una canzone che canta le storie, non la Storia. Come ripeto da decenni in ogni occasione, pubblica o privata che sia, se c’è una “ cosa “ che non ho mai condiviso soprattutto nell’immaginario radicato della sinistra italiana, è proprio lo slogan “ La Storia siamo Noi”. Dispiace per De Gregori o Minoli ma questa è una bugia, una falsità che ci siamo raccontati a lungo, per decenni. La storia appartiene ai vincitori.
Chi vince ha la Storia e ne impone la propria versione con i propri strumenti, quelli del potere. Repressione quando serve oppure , come accade oggi, attraverso il controllo delle comunicazioni di massa. Ma allora Noi, nei secoli dei secoli che abbiamo avuto ?
Noi abbiamo avuto il Plurale!
Che sono LE Storie. Che fanno una storia diversa da quella dei vincitori, la Nostra. Quella dei Vinti. Ecco allora che anche attraverso le storie cantate noi teniamo vive le nostre storie, è così facendo ripercorriamo le strade che c’hanno portato fino a qui, nel presente. Le strade dell’esclusione, dello sfruttamento, della violenza subita, dell’umiliazione. E in questo modo, attorno al “fuoco” della storie cantate, noi celebriamo il rito della Memoria. Che è l’unico strumento che da Vinti ci rende INVINCIBILI! Non vincitori ma Invincibili.

Era una storia da raccontare e il libro è un riuscito tassello che si inserisce alla perfezione nella vicenda del rock italiano.

LORENZO GATTA - Living on a thin line
Lorenzo Gatta ha da tempo abbracciato la filosofia ed etica Mod che traspone in un divertente e appassionato romanzo di palese e voluto sapore "Quadrophenico", ambientato nella Londra a cavallo tra i Cinquanta e Sessanta nella prima scena Modernista.
Gli ingredienti ci sono tutti: la Soho dei tempi, gli scontri con i Rockers, un fugace e fortuito incontro con i Quarrymen in procinto di diventare Beatles, il travestito Lola (cit. i Kinks) e tanto altro.
Il racconto è spedito e vivace, urgente e (virtuosamente) naif.
Gli amanti della cultura mod non mancheranno di apprezzare e goderne.

LAURA PESCATORI - Femita. Femmine rock dello stivale volume 2
Altri trenta nomi di donne protagoniste della musica rock (e dintorni) italiana si aggiungono, in questo secondo episodio, alla certosina ricerca della giornalista Laura Pescatori dopo il promettente primo volume (https://tonyface.blogspot.com/2020/10/laura-pescatori-femita.html).
Attraverso una serie di interviste dallo schema simile e predefinito, si approfondiscono carriere e ruolo della donna nella musica nostrana, abbracciando una vasta gamma artistica, che va dal cantautorato, al punk, alla sperimentazione, all'avanguardia.
Tra le tante protagoniste, nomi eccellenti come Roberta Sammarelli dei Verdena, Elli De Mon, l'ex Franti, Lalli, realtà note e altre più di nicchia.
Ne emerge un ritratto di una scena italiana vivacissima, attiva, pulsante, quanto ancora preda di sessismo, discriminazioni, difficoltà a proporsi solo per una questione di genere.

COSE VARIE
° Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it (per cui curo ogni settimana un TG video musicale - vedi pagina FB https://www.facebook.com/RadiocoopTV/).
° Ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà"
° Ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
° Ogni sabato un video con aggiornamenti musicali sul portale https://www.facebook.com/goodmorninggenova
° Sulle riviste/zines "GIMME DANGER" e "GARAGELAND"
° Periodicamente su "Il Manifesto" e "Vinile".

IN CANTIERE
Il 3 giugno alle 18.30 al Museo della Resistenza di Sperongia di Morfasso (Piacenza) parlo con Iara Meloni di musica "resistente".
Prima un po' di musica.

NOT MOVING LTD live

Domenica 11 giugno: Guastalla (Parma) Handmade Festival + Lydia Lunch
Mercoledì 5 luglio: Ravenna “Cisim”
Sabato 8 luglio: Roma “Forte Prenestino”
Giovedì 13 luglio Genova “Lilith Festival”
Lunedì 14 agosto: Lari (Pisa) “Festa Rossa”
Venerdì 15 settembre : Isola d’Elba Festival
Sabato 23 settembre: Festa Privata Imperia
Sabato 7 ottobre: Poviglio (Reggio Emilia)
Venerdì 13 ottobre: La Spezia “Shake”
Sabato 28 ottobre : Como “Joshua"
Sabato 25 novembre: Lonate Ceppino (VA) “Black Inside


Ci sono voluti un paio di anni di lavoro per questo libro, pubblicato da Diarkos.
Scrivere dei SEX PISTOLS trovando una chiave che non ricalchi le mille pubblicazioni in merito non è cosa facile.
In questo nuovo lavoro ho privilegiato la voce dei protagonisti, tratta da decine di interviste, e quella dei giornalisti che vivevano in tempo reale quanto stava avvenendo, tra il 1976 e il 1978, riportando recensioni di concerti e dischi.
In modo da tessere la storia del gruppo nel modo più possibile corale.
Ulderico Wilko Zanni e Maurizio Iorio mi hanno gratificato con le loro introduzioni e testimonianze.
God save the Sex Pistols.



Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts with Thumbnails