giovedì, aprile 28, 2022

Get Back. Dischi da (ri)scoprire


Omaggio a Chris Bailey, leader dei SAINTS, recentemente scomparso.

THE SAINTS
I'm stranded (1977)
Esordio fulminante, tra le pietre miliari del punk rock, tra i dieci album migliori del genere.
Brani come "I'm stranded", "No time", la cover di "Kissin cousins" sono classici punk senza età. Bailey fu sempre piuttosto critico nei confronti di questo lavoro, considerato non rappresentativo della band.

Eternally yours (1978)
Album spesso discusso perché si evolveva in maniera appartentemente drastica dalla rozzezza e immediatezza dell'esordio. In realtà è più raffinato e rifinito ma conserva energia, elettricità e potenza. Siamo ad altissimi livelli.

Prehistoric Sounds (1978)
La svolta soul precede l'addio di Ed Kuepper, ottimo compositore, che mal tollera la direzione più "commerciale" della band. Un buon disco, ancora vicino alle origini garge punk ma che guarda verso altri orizzonti.

The Monkey Puzzle (1981)
Casablanca (1982)
A Little Madness to Be Free (1984)
All Fools Day (1986)
Prodigal son (1988)
Bailey diventa il leader incontrastato della band (che cambia nel frattempo componenenti a ripetizione) e produce una serie di buoni album all'insegna di un ottimo power pop, più o meno ispirato, ma sempre di buona fattura, energico e con numerosi spunti di interesse.

Successivamente a nome Saints escono nuovi album tra cui segnalo "King of the Sun" del 2012, un buon concept di folk rock molto suggestivo.

Altrettanto dignitosa la carriera solista con buoni lavori, alcuni affini al blues più crudo, altri più folk, altri ancora più inclini al pop.

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