martedì, dicembre 14, 2021

Gil Scott Heron - L'avvoltoio


L'esordio di Gil Scott Heron come scrittore, nel 1970, ne denota già il carattere di futuro compositore di alcuni dei migliori testi della black music.
Preciso, duro ma soprattutto causticamente ironico, utilizza le storie per portare alla luce i problemi dell'America e del trattamento riservato agli afro americani.

Per scrivere il libro interruppe i (pur fruttuosi) studi universiatri, rischiando di non terminarli (ce la fece e si laureò alla Johns Hopkins University di Baltimora).

"Non credo sia un'esagerazione dire che la mia vita sia dipesa dall'essere riuscito a finire "L'avvoltoio" e a farlo pubblicare.
Metterlo insieme è stato il mio modo di camminare bendato sulla fune, sapendo che se non avesse funzionato, se non fosse stato pubblicato, non ci sarebbe stata nessuna rete di protezione in cui cadere e nessun buco in cui nascondermi, niente soldi per andare da qualsiasi parte".


"Volevo scrivere una storia che ognuno, che chiunque potesse trovare godibile, su cui tutti potessero formulare delle ipotesi a mano a mano che leggevano.
Ma i miei personaggi, il loro modo di parlare e la loro lingua dovevano essere fedeli al ghetto e l'omicidio fedele alla cultura del sottobosco criminale e ai suoi simboli"...spero che il birdwatching vi piaccia".

(Gil Scott Heron. New York. 1996).

Il mensile “Essence” lo definì “un forte inizio per uno scrittore con cose importanti da dire”.
Il romanzo racconta la strana storia dell’omicidio di John Lee, attraverso le parole di quattro uomini che lo conobbero quando era solo un ragazzo che lavorava dopo la scuola, in attesa che accadesse qualcosa.
I racconti dei quattro sono il pretesto per descrivere un'America in cui soprusi, razzismo, violenza e ideali infranti erano all'ordine del giorno e che cinquant'anni dopo non sembrano, in molti casi, essere cambiati.
Un thriller brillante, veloce, ben scritto con freschezza e grande verve.
Tradotto brillantemente da Paola Attolino che esalta tutte le sfumature dei dialoghi in "black english".

Gil scriverà un altro eccellente romanzo "La fabbrica di negri" ("Nigger's factory" (tradotto in italiano da Shake) ma preferirà poi votarsi alla poesia e alla forma canzone.

"Il romanzo non si presta a una scrittura immediatamente politica che è invece possibile nella poesia e nella canzone.
Il mio lavoro è serio ma è anche intrattenimento. perché voglio raggiungere la gente".


Gil Scott Heron
L'avvoltoio
Rogas Edizioni
270 pagine
19 euro

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