giovedì, agosto 27, 2020
Paul Rees - The Ox
Il giornalista Paul Rees (con l'aiuto e l'approvazione della prima moglie Alison e del figlio Cristopher) scrive la parola definitiva sulla storia del più grande bassista rock di sempre, JOHN ENTWISTLE.
E' un racconto brutale che non risparmia particolari scabrosi, su una vita spesa a dilapidare una fortuna dietro l'altra, tra eccessi e abusi di ogni tipo.
Se la prima parte descrive le imprese goliardiche con il suo "partner in crime" Keith Moon (a cui John teneva tranquillamente testa in quanto a eccessi), dopo la tragica scomparsa del batterista (anche a causa di questo), John sprofonda sempre più negli abusi e in una progressiva, quasi totale, sordità.
Compra auto, bassi, chitarre, vestiti, in modo compulsivo ma anche case e quantità abnormi di oggetti inutili con cui arredarle.
Va più volte in malora (nonostante certi tour con gli WHO gli fruttino cifre intorno ai 3 milioni di dollari!), viene "salvato" dalle lucrose reunion della band, divorzia due volte e finisce, insieme all'ultima compagna, Lisa, nel delirio più totale, fino alla morte nel 2002.
Amici, collaboratori, ex compagne, concordano sul fatto che avesse almeno due personalità (se non di più).
Quella da rockstar, a cui non sapeva rinunciare e da cui non voleva allontanarsi (arrivando anche a pagarsi tour fallimentari, pagati con i suoi soldi, con la John Entwistle Band), per non sprofondare nel suo personale "black hole".
Quello in cui vagava nei periodi di pausa, nelle sue tenute, tra un party e l'altro e uno smisurato abuso di alcolici, superlacolici, donne, droghe.
Il 27 giugno 2002, ormai distrutto, il suo fisico cederà.
Tra gli aneddoti il più gustoso riguarda i Beatles. Nel 1964 gli Who a Blackpool aprirono per loro e dal retropalco si accorsero che i Fab Four nel frastuono generale del pubblico urlante cantavano oscenità nei testi tipo 'It’s been a hard day’s cock' o 'I wanna hold your cunt'...
Le famose borracce che affiancavano il suo microfono nei concerti erano "caricate" l'una a brandy, l'altra a cognac...
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Con due borracce caricate così già che sparava triplette super speed!
RispondiEliminaUn grandissimo comunque, unico nel suo genere
Lettura quindi straconsigliata
C
Grandissima lettura!
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