mercoledì, agosto 26, 2020
Federico Guglielmi
No control. Storie di hardcore punk californiano 1980-2000
FEDERICO GUGLIELMI non ha bisogno di presentazioni.
Se per qualcuno fosse un nome sconosciuto probabilmente ha sbagliato blog.
In ogni caso, sintetizzando: giornalista per Mucchio, Rumore, Rockstar, Bassa Fedeltà, fondatore di Velvet, attualmente con Classic Rock, Blow Up, Audio Review, Vinile.
Ha lavorato in Rai, è stato produttore di parecchi dischi (Not Moving inclusi), scritto una trentina di libri.
Nello specifico ci interessa sottolineare che è stato uno dei primissimi in Italia a parlare e scrivere di PUNK e, in particolare, HARDCORE, quando ancora in pochissimi ne avevano l'esatta percezione della portata storica.
In questo libro raccoglie quanto scritto sull'hardcore californiano dal 1980 al 2000.
Articoli, recensioni, interviste (da Brett Gurevitz a Mike Ness, Rancid, Kevin Wasserman degli Offspring, East Bay Ray dei Dead Kennedys e tanti altri).
Interessanti gli articoli in tempo reale, primi anni 80, su quanto avveniva da quelle parti, con la percezione ancora "naif" di noi italiani (che in realtà eravamo tra quelli "più avanti" nel recepire il nuovo sound).
Soprattutto la mancanza di reverenza esterofila (non mancano sonore e feroci stroncature) e la visione di un futuro ormai prossimo già nel 1982: "Inutile negarlo: il movimento hardcore è diventato ormai un businnes di proporzioni relativamente vaste, grazie a quale è fin troppo facile realizzare e vendere porcherie sfruttando ipocritamente presunti desideri di ribellione" - a proposito della "discutibile" compilation della Alternative Tentacles "No so quiet on the Western Front".
Come sottolineato nella prefazione, non è né enciclopedia né saggio ma un testo importante per gli appassionati del genere, da consultare, alla ricerca di un sacco di "musica perduta".
THOSE IMPORTANT YEARS.
Federico Guglielmi
No control. Storie di hardcore punk californiano 1980-2000
Tsunami Edizioni
22 euro.
395 pagine.
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Su gran parte di questi gruppi mi sono formato nell'adolescenza. Che bei ricordi quando dei ragazzini punk mi passavano le cassette di questi gruppi mentre andavano in treno a scuola. Eravamo in ritardo di molti anni ma cazzo che roba.
RispondiEliminaGrande Fede!
RispondiEliminaC