mercoledì, agosto 05, 2020

Maurizio Blatto - Sto ascoltando dei dischi



Maurizio Blatto è una storica firma di "Rumore" nonché proprietario di un altrettanto monumento come il negozio di dischi "Backdoor" di Torino.

E', soprattutto, UNO DI NOI.

Quelli che non riescono (da tempo immemorabile) a scindere la vita reale con quella della musica ascoltata, vissuta nel quotidiano come una componente essenziale della propria esistenza.
Non sono follia o ossessione ma una semplice componente del realtà che viviamo.
In cui ogni gesto, visione, frase, parola, vengono automaticamente associate a una canzone, un gruppo, un concerto, una sensazione legate alla nostra "bolla sonora".

I racconti di Blatto fanno morire dal ridere, esasperando con grandissima ironia le nostre grottesche idiosincrasie in merito.
Svela drammaticamente però la nostra malattia, in cui è dolce cullarsi e da cui mai vorremmo guarire...anzi...

Maurizio Blatto
Sto ascoltando dei dischi
Add Edizioni
13 euro

PS:
uno dei sogni a cui più sono legato è quello in cui scoprivo, in centro a Piacenza, nello storico quartiere di S.Agnese, una viuzza sconosciuta nella quale c'erano alcuni negozi di vinili, ripieni di delizie e rarità a poche lire (risale a prima dell'euro ma mai l'ho dimenticato).
Mi perdevo, con il cuore gonfio di felicità, tra centinaia di 45 giri e LP di soul, beat, ska, punk.
Raramente mi sono svegliato così felice.
Andai subito in quel posto per verificare che, chissà mai, non mi fossi mai accorto dell'esistenza di quella via.


PS 2:
La stessa sensazione che provai, la prima volta a Londra, quando, nel 1981, girando appena a sinistra dall'uscita dell'Underground di Camden Town, c'era un negozietto, molto polveroso e fatiscente.
Entrando vidi, per la prima volta, che i dischi non erano classificati per genere ma che, ad esempio, gli Animals, avevano un loro spazio, con una decina di 45 giri. Lo stesso lo Spencer Davis Group.
Centinaia in quello soul, northern soul o rhythm and blues o Small Faces.
Mi venne da piangere per la commozione.
Tornei con un'enorme valigia piena di dischi.
Fui fermato alla frontiera con l'Italia e ci volle del tempo per fare credere ai doganieri che non ero un commerciante ma un dipendente dal vinile (anni 60).


14 commenti:

  1. Grande Maurizio UNO DI NOI!
    Per i vecchi musicofili ntorinesi Maurizio subentra a Stefano Giaccone a fianco de "il signor Franco" in quel capolavoro di negozio che è sempre stato Backdoor..LONG LIVE!
    C

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  2. Letto. Visto il formato potremmo definirlo un Breviario per tutti quelli che la musica non la sentono ma la ascoltano.

    Charlie

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  3. Nel negozietto di Camden penso di esserci stato anch'io, dieci anni dopo. Comprai 461 Ocean Blv di Eric Clapton
    Abbastanza rovinato tra l altro

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    Risposte
    1. sembrerebbe un tipico acquisto da dopo-pub..situazione emotiva in cui si è più magnanimi anche con la propria curiosità musicale..e saccoccia! innit?

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    2. E' il disco solista di Clapton che preferisco. E uno dei pochi belli che ha fatto

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    3. Penso che fosse uno di quelli che costava poco, per le mie tasche delle epoca. Clapton tra l altro non è neanche tra i miei preferiti, ma c'è I shot the sherriff e mi basta

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    4. Non mi pare di ricordare di essere stato al pub prima.
      Comunque ho comprato dischi peggiori 🤣

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  4. Anch'io! Ma non ricordo cosa ho comprato (sospetto però il live Prisoners/Milkshakes)
    C

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  5. X Gallo (e curiosi) I Shot The Sheriff..senti che cover!!!!

    https://www.youtube.com/watch?v=2ihQW8GHonU


    C

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  6. Preso e letto.
    Alcuni passaggi esilaranti .
    Mi sono,in piccola parte, riconosciuto..
    AF

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