lunedì, dicembre 23, 2019

I migliori libri musicali del 2019



Segnalo, in ordine più o meno casuale, 31 libri musicali letti nel 2019.

ALESSIO LEGA - La nave dei folli
Un testo essenziale per ricostruire e consegnare alla storia e al giusto merito, la vita e l'opera di uno dei cantautori più significativi della musica popolare italiana, IVAN DELLA MEA.
Un'infanzia e un'adolescenza terribili, una vita vagabonda e sempre precaria, anche e soprattutto a causa di scelte estreme, mai scese a patto con alcun compromesso. Utopie politiche, ideali rivoluzionari, militanza quotidiana, la nascita di una scena etno musicale con a fianco Giovanna Marini, Giovanna Daffini, il ruolo giudicato ambiguo (e molto criticato) di Dario Fo.
Canzoni di lotta, parole dure, esplicite ("Ballata per l'Ardizzone"), dolenti ("El me gatt"), rabbiose.
Un libro che non è solo normale biografia ma la storia di un'epoca.

PATTIE BOYD - La mia vita con George Harrison e Eric Clapton
E' ormai incalcolabile il numero di libri dedicato agli agli 60, la Swinging London, i Beatles etc.
Il nuovo capitolo, scritto da PATTIE BOYD, protagonista di primo piano dell'epoca, modella, fotografa, moglie di GEORGE HARRISON dal 1966, poi di ERIC CLAPTON dal 1974, testimone di un periodo cruciale per la storia della musica rock, non aggiunge granchè di nuovo, ma rimane, per noi inguaribili appassionati di quegli anni, una lettura gradevolissima, piena di curiosità, episodi pruriginosi e "scandalosi".
Le feste nei 60's, gli acidi, i BEATLES, poi l'eroina, l'alcool a fiumi, il degrado, i tradimenti, la solitudine, il disagio, lo sballo, seppelliti da una disponibilità economica illimitata che porta ad una bolla irreale, all'isolamento, al vivere senza contatti concreti con la realtà.
George ed Eric non ne escono tanto bene, il secondo in particolare.
Alla fine la serenità ritrovata con grandi difficoltà.

GIORGIO SENESI - Dritti contro il muro
Giorgio Senesi ci ha messo SEDICI ANNI.
Spesi a raccogliere dati, foto, volantini, informazioni, interviste, dichiarazioni.
Alla fine ha assemblato 140 protagonisti della scena HARDCORE (e PUNK) ITALIANA degli anni 80 e li ha inseriti un volume di 500 pagine, corredato da centinaia di foto spesso inedite (ho trovato immagini dei "miei" Chelsea Hotel mai viste prima).
Qui c'è la storia di una scena unica, che è vissuta un attimo, si è bruciata, è esplosa (spesso dilaniata da contraddizioni, rivalità, estremismi, eccessi), così come era giusto che fosse.
Ma ha lasciato un'impronta indelebile, ancora oggi interessantissima da studiare e soprattutto da capire.
Dagli Indigesti ai Raw Power, dai Wretched ai Kina, Negazione, CCM, dalle scene locali, alle fanzine, i centri sociali occupati, le distribuzioni, gli aspetti politici e apolitici, le autogestioni, le autoproduzioni, la violenza, la droga, l'apice e il declino.
C'è tutto.
OPERA DEFINITIVA.
TOTALE.

FRANCO MUSSIDA - Il Pianeta della musica
Un libro che ogni musicista e appassionato di musica dovrebbe avere.
Un trattato tecnico e scientifico ma che sa essere allo stesso tempo un veloce e scorrevole viaggio nel "Pianeta Musica", colloquiale, semplice, facile.
Un testo, in un mondo giusto e normale, da inserire nelle scuole.
"Considero questo libro una sintesi professionale di cinquant’anni di lavoro e ricerche sulla Musica".
E si vede.
C'è un oceano di passione, competenza, capacità espressiva e creativa nelle pagine che entrano progressivamente nell'essenza delle Musica, analizzandone la storia, le emozioni, le percezioni dell'ascoltatore.
"Il Pianeta della Musica è regolato da principi evocativi che funzionano allo stesso modo su ogni persona di qualsiasi nazionalità e provenienza etnica".
Si parla della percezione della Musica attraverso timbro, ritmo, identità del suono, intervalli, armonia, di come le droghe possano o meno influenzare la creatività.
E la conclusione è da incisione sul marmo:
"Se la Musica cambia le persone, ci aiuterà anche a cambiare il mondo".

ALBERTO CASTELLI - Soul to Soul
I griot non sono solo cantastorie ma quelli che, nella tradizione dell'Africa Occidentale, hanno il potere della parola.
Hanno la saggezza e sanno come trasmetterla, con le parole giuste, appunto.
Alberto Castelli è il nostro GRIOT del SOUL e della BLACK MUSIC.
Quando leggi le sue parole su Bob Marley, Prince, Quincy Jones o Gil Scott Heron, CAPISCI, se hai un'anima (QUELLA anima) e un cuore (QUEL cuore).
Capisci cosa vuol dire avere speso decenni, una vita, ad assorbire, ogni giorno, ogni ora, ogni minuto, quei suoni, quelle vibrazioni, quell'esperienza mistica che è ascoltare soul, ska, reggae, black sound. Il suo racconto ha ora i ritmi cadenzati del reggae, ora quelli pulsanti del funk o ancora quelli divertenti dello ska, l'imprevedibilità e la velocità di un canestro di Kareem Abdul Jabbar o di Lebron James, il pungente e devastante colpo di Muhammad Alì.
Salta da un nome all'altro, incrocia e sovrappone fatti e persone.
E alla fine tutto torna.
Alberto maneggia le parole come pochi altri.
E' un'arte.
Un'arte antichissima.
Il nostro moderno Griot del Soul sa come usarla e leggere un libro come questo è un piacere immenso, soprattutto quando ad ogni pagina, aggiungi in sottofondo le musiche, i grooves, di cui sta parlando.
Anzi.
E' essenziale farlo.
Prendetevi il tempo necessario, spegnete i cellulari e ogni cosa che squilla o sbatte o fa rumore o fischia, sbarazzatevi ti tutte le distrazioni( perfino una lei o un lui), mettetevi comodi (cit. Gil Scott Heron) e leggete questo libro, con la musica adeguata ad accompagnarlo.

JOE JACKSON - Gravità Zero
Un libro divertentissimo.
Joe Jackson, con sagacia, tanta ironia e precisione, racconta gli anni che precedono successo e notorietà, tra improbabili tentativi artistici, il passaggio dalla musica classica all'attività nei pub, con gruppi d'intrattenimento, fino all'esordio con "Look sharp!" nel 1979.
In mezzo il consueto corollario di aneddoti, la miseria più nera, i numerosi fallimenti, rinunce, sconfitte, eccessi.
In molti si riconosceranno sicuramente nelle vicende del giovane Joe e ne condivideranno i "dolori".
Perfetto libro estivo, leggero ma con approfondimenti sulla musica e ciò che significa, molto interessanti e condivisibili.

ROGER MIRET - My Riot - Agnostic Front. La mia vita hardcore
Il cantante degli Agnostic Front, uno dei gruppi più devastanti, controversi (spesso al centro di ingiusticate accuse di fascismo), amati/odiati della scena HARDCORE, si confessa in una delle sempre più frequenti autobiografie di chi è sopravvissuto a quel delirio.
Gli ingredienti sono i soliti: infanzia di abusi, violenze di ogni tipo, adolescenza di eccessi, degrado, al limite della sopravvivenza fisica.
La band come ancòra di salvezza ma che non lo strapperà da due anni di prigione (drammaticamente descritti con minuzia di particolari).
In mezzo racconti incredibili di violenza estrema, a tratti insopportabile.
Alla fine la "redenzione", avvenuta attraverso un lento e difficilissimo cammino.
UNA VITA HARDCORE di quelle vere, vissute fino in fondo.
Terribile.
"Noi vivevamo nel tumulto della musica, impantanati nella sporcizia, nella melma e nel sangue delle strade, non seduti in un ufficio sterile tirandocela da duri solo alzando il volume di dischi avuti in regalo."

REVERENDO LYS - Born Losers
Un libro destinato ai BORN LOSERS.
Quei pochi impazziti per quei suoni ruvidi, penetranti, ammalianti, stordenti, travolgenti che, dai Sonics sono passati attraverso Fuzztones, Chesterfield Kings, Creeps e sempre più flebili sono arrivati ai nostri giorni.
Ma come dice Lys: "Il rock 'n' roll non ha bisogno di prove, ma di racconti memorabili".
Il Reverendo raccoglie con il suo personalissimo stile di scrittura, pieno di voluta esagerata enfasi e metafore (spesso, come è giusto che sia, senza limiti) una storia mirabile, quella del garage punk rock e di tutti quei perdenti che ancora gli sono appresso.
Decine di schede dedicate dai nomi apparsi come una meteora a quelli che hanno invece lasciato scritto un pezzo di storia.
A corredo una serie di preziose interviste esclusive a molti dei protagonisti.
Se siete Born Losers un testo imperdibile.
Se non lo siete, diventatelo, vivrete una vita inimitabile.

DAVIDE SAPIENZA - Attraverso le terre del suono
Abbandonato temporaneamente l'ambito strettamente musicale, vi ritorna con un nuovo libro, “Attraverso le terre del suono” (Edizioni Underground?), in cui traccia un percorso immaginario, raccogliendo articoli, preziose interviste, approfondimenti e altri scritti dal suo passato.
Mettendo in fila una serie di calibri di enorme portata, dal concerto a Zurigo di Bruce Springsteen del 1980 (del quale non leggiamo una banale recensione ma un romantico quanto divertente e appassionante resoconto del viaggio di due 17enni a uno dei loro primi grandi concerti), a Pete Townshend, Syd Barrett, i Beatles di “Abbey Road”, le parole di Daniel Lanois e ancora Brian Eno, Robert Wyatt, gli U2.
Davide Sapienza è uno che cammina e pure tanto. Ora ci ospita in questo suo viaggio, pieno di sorprese, di passione, di anima, di cuore.

EDDIE PILLER - STEVE ROWLAND - Modzines
Encomiabile il lavoro di Eddie Piller e Steve Rowland che hanno raccolto in un elegante ed essenziale volume la storia delle principali FANZINE MOD, dal 1979 in poi, in Gran Bretagna, Europa, Australia e States, corredando i ltutto da decine di foto che ci restituiscono alla perfezione il clima culturale dell'epoca. Da "Jamming" e "Maximun Speed" a "Direction, Reaction, Creation" e "Extraordinary sensations" (dello stesso Piller) fino a "In the crowd", "Shadows and reflections" e "Heavy Soul" e le newsletter mensili (inaugurate dalla "Phoenix list" e arrivate in Italia cn "Sweetest feeling").
Spazio anche alla "mia" "Faces".
Ci sono cifre, dettagli, aneddoti, i ricordi degli inizi carbonari con fotocopie e poche decine di copie, diventate centinaia e migliaia (le 12.000 di "Extraordinary sensations"!) dopo il film "Quadrophenia".
Il lento/veloce declino, l'arrivo di internet e la relativa obsolescenza di un mezzo di comunicazione fuori tempo.
Le fanzine furono la palestra per giornalisti, scrittori, grafici, per un'imprenditorialità embrionale (la gestione della redazione, la stampa, la distribuzione, gli abbonamenti, la contabilità).
Nessuno si sognava di guadagnarci un centesimo ma di dare il meglio di sé stessi a beneficio esclusivo della scena.
Altri tempi, altre modalità.

GEORGE MARSHALL - Spirit of '69
Lo skinhead scozzese George Marshall nel 1991 pubblicò il libro "Spirit of ’69: A Skinhead Bible", da sempre considerato un testo basilare e attendibile sulla cultura skinhead.
Grazie alla traduzione di Flavio Frezza e alla stampa di HellNation arriva finalmente la traduzione in italiano.
Essenziale per capire fino in fondo i particolari talvolta nascosti di una cultura molto spesso valutata solo in base alle consuete superficialità e contraddizioni. «Esistono tre generi di bugie: le bugie, le dannate bugie e le bugie sugli skinhead» (George Marshall).
Marshall non si tira indietro di fronte alla deriva fascista e affronta tematiche (come ad esempio la violenza spesso presente a concerti e raduni) senza remore e peli sulla lingua.
Si approfondisce a dovere la scena musicale e nonostante alcune imprecisioni (che rendono il racconto ancora più attendibile, essendo frutto della vita reale vissuta da Marshall e non notizie da Wikipedia), "Spirit 69" risulta essere un testo fondamentale per chi vuole conoscere al meglio gli aspetti salienti di una cultura iniziata a metà degli anni 60 e tutt'ora viva e vegeta.

BOOKER T. JONES - Time Is Tight: My Life, Note by Note
Booker T Jones con i suoi MG's ha scritto brani epocali come Green Onions ed è stato la colonna portante di una lunghissima serie di dischi soul e rhythm and blues di qualità eccelsa a fianco di Otis Redding (con cui suonò al Monterey Festival del 1967), Sam&Dave, Wilson Pickett ma lo troviamo anche con Bob Dylan, Neil Young, Santana, Barbara Streisand tra i tanti.
Questo appassionante libro è una serrata serie di ricordi e aneddoti, dalle problematiche razziste dell'America degli anni 60 e 70, soprattutto per un gruppo multirazziale,- uno dei primi - come il suo, delle incessanti session in studio (con la Stax che lo sfruttava "come uno schiavo"), tour massacranti, di come ai tempi per un nero fosse estremamente difficile avere gli stessi diritti dei bianchi anche nell'industria discografica.
Curioso il dettaglio di un concerto in Texas in cui il palco era protetto da una rete per impedire che gli oggetti tirati dal pubblico colpissero i musicisti (vedi, qualche anno dopo, il film Blues Brothers) e inaspettata la rivalità con Steve Cropper (sempre, spesso pubblicamente, molto astioso nei suoi confronti)
Bello, interessante, essenziale per gli appassionati di soul, soprattutto per i numerosi “dietro le quinte” di cui il Nostro ci rende partecipi.

JOHN DOE / TOM DESAVIA- More Fun in the New World: The Unmaking and Legacy of L.A. Punk
John Doe (bassista degli X) e il giornalista Tom DeSavia danno seguito all'ottimo "Under the big black sun. A personal story of L.A. Punk" (tradotto anche in Italia come Storia vissuta del punk a Los Angeles).
In quelle pagine si parlava degli albori pionieristici della scena punk di Los Angeles, in questo nuovo capitolo del suo seguito.
Con effetti drammatici e devastanti per buona parte dei protagonisti che ne narrano in queste pagine.
Droghe a fiumi, eccessi, abusi, cliniche di riabilitazione, scioglimenti, litigi, morte, decadenza.
Un quadro sconfortante (i racconti delle Go Go's, le ragazzine "beat" acqua e sapone, sono semplicemente deliranti).
A parlarci oltre a John e Tom, ci sono, tra i tanti Henry Rollins, Billy Zoom, Mike Ness, Jane Weidlin, Keith Morris, Dave Alvin, Charlotte Caffey, Peter Case, il regista e attore Tim Robbins (grande fan della scena hardcore).

ANTONIA TRICARICO - Frame of Mind: Punk Photos and Essays from Washington, DC, and Beyond, 1997–2017
Antonia Tricarico (originaria di Potenza ma che fa la spola tra Roma e gli States, collaboratrice di realtà storiche come la Dischord Records, Kill rock stars, Tolotta records, Youth Action Research Group) racconta 20 anni della scena (punk) rock di Washington DC con una serie di istantanee che colgono una lunga lista di artisti e artiste sui palchi della città. Scorrono tra i tanti i Fugazi, Bad Brains, Make Up, Joan Jett, Melvins, Alice Bag.
A corredo le parole di numerose protagoniste, Joan Jett, Amy Farina, Tara Jane O’Neil, Alice Bag, Allison Wolfe, Donita Sparks, la nostra Giovanna Cacciola degli Uzeda e tante altre.
Particolari le riprese in contesti più "intimi", con i musicisti non su un palco ma in un backstage o con i loro figli, a casa, ad una festa.

ANTHONY DAVIE - This is Joe Public speaking
Sono uscite decine e decine di libri sui CLASH e sul loro indimenticato e indimenticabile leader Joe Strummer.
Biografie, il più delle volte agiografiche, riassunti della discografia o dei concerti, collezioni fotografiche e chi più ne ha più ne metta.
Anthony Davie, fan di lunga data (e già autore di "Joe Strummer and the Mescaleros: Vision of a Homeland") ha invece pensato di andare ancora più in profondità, raccogliendo impressioni, pareri e testimonianze inedite dei fan o di chi ha in qualche modo avuto occasione di vederli e incontrarli.
Ci sono anche nomi eccellenti come Chris Saliewicz (autore dello stupendo "Redemption Song" sulla vita di Joe), vari biografi della band, un ex roadie e alcuni nomi nostrani (tra cui il sottoscritto).
Un lungo e paziente lavoro di raccolta, durato anni, e che ora culmina in un libro in cui (ex) ragazzi europei, canadesi, neo zelandesi, americani ricordano quella volta che arrivarono a scambiare due chiacchiere con i loro idoli, a vederli in concerto, incontrarli per strada, suonare prima di loro.
Il tutto corredato da qualche foto, dove non è la qualità a farla da padrona ma la spontaneità e l'urgenza che furono il tratto distintivo dei Clash.
Emerge sempre l'estrema disponibilità della band ad incontrare i suoi fan e condividere lunghi momenti, invitandoli spesso nel backstage.
The Clash, l'unica band che conta.
I proventi del libro saranno devoluti al Great Ormond Street Hospital for Children, London. Nessuno guadagnerà un soldo dalle vendite.

LUCA D'AMBROSIO - Musica migrante
C'è una bellissima idea dietro a questo libro.
Luca D'Ambrosio è andato di persona a raccogliere le testimonianze di una serie di migranti africani, cercando di approfondire i loro gusti musicali, alla scoperta di nuovi nomi, dischi, suoni.
E' stato un percorso doloroso e drammatico, tra storie di cui ben conosciamo (di riflesso) la tragicità ma che ha ridato, per qualche minuto, una "normalità" alla vita di chi ha sofferto così tanto, restituendo loro la quotidianità, per noi quasi insignificante, di un normale ascolto della musica preferita.
Segue poi un approfondimento sui principali strumenti, generi e artisti africani che permette di avere un primo quadro della musica che sta arrivando, accompagnata dagli sfortunati fruitori.

FEDERICO GUGLIELMI - Roma Brucia
Federico Guglielmi è tra i più autorevoli e longevi conoscitori di musica "rock" in Italia.
Da 40 anni ne parla e la vive in prima persona, dal "Mucchio", alla RAI, a mille altre esperienze.
Chi meglio di lui per dedicarsi al primo libro riservato agli ultimi 40 anni di rock nella sua città natale, Roma?
E così eccoci al cospetto di un monolitico tomo con oltre duecento artisti trattati, centinaia di recensioni di dischi e concerti, interviste e fotografie esclusive.
Scorrono i nomi di Kim Squad, Bloody Riot, Giuda, Bud Spencer Blues Explosion, Mannarino, Tiromancino, Max Gazzè, Niccolò Fabi, Daniele Silvestri, Others, Assalti Frontali, Fasten Belt, Banda Bassotti, The Niro, fino a quelli più oscuri ormai dimenticati ma non di meno importanti.
Il tutto dettagliato e approfondito.
Un lavorone, completo, definitivo.

EZIO GUAITAMACCHI, LEONARDO FOLLIERI, GIULIO CROTTI - Rock & arte
Il rock è arte, è cosa da lungo tempo appurata e acclarata.
Ma con l'arte cosiddetta ufficiale il rock si è intrecciato in continuazione, dalle copertine ai video, dai musicisti appassionati o essi stessi pittori, registi, attori, fotografi.
"Rock & Arte", in un volume ricchissimo di aneddoti e foto di altissima qualità (caratteristica rara nell'editoria), spazia in questo ambito infinito, cogliendone gli episodi più importanti ma anche tantissime curiosità.
Lettura divertente, godibile, fresca, veloce.

FRANKIE HI NRG - Faccio la mia cosa
Uno dei pionieri del rap italiano ripercorre, con leggerezza e molto senso dell'humor la sua infanzia, l'adolescenza, fino all'arrivo al successo con il celebre singolo "Fight da faida".
Un po' come nel libro di Joe Jackson "Gravità zero", la storia si ferma lì.
L'aspetto più interessante è seguire la nascita del rap e dell'hip hop, affiancato alla vicenda personale.
L'arrivo dei primi semi in Italia, le prime crew, serate, concerti, i Run DMC e i Public Enemy in Italia etc etc .
Lettura gradevole e veloce.

DANIELE FOLLERO - DONATO ZOPPO - Opera rock. La storia del concept album
Dettagliatissimo e ponderoso viaggio nelle opere rock e nei dischi concept.
Dai primi tentativi (i concept di "Sell Out" degli Who, "Sgt Peppers", "SF Sorrow" dei Pretty Things, "The Story of Simon Simopath" dei Nirvana inglesi del 1967) alle opere rock per eccellenza come "Tommy", "Quadrophenia" e soprattutto "The wall" dei Pink Floyd (a cui è dedicato un ampio capitolo che copre la multimedialità del progetto - disco, live, film).
In mezzo tutto il mondo prog dei 70 che non ha risparmiato energie in tal senso e quello metal/rock anch'esso particolarmente prodigo.
Gli Husker Du di "Zen Arcade" tra i pochi tentativi in ambito punk.
Serge Gainsbourg dedicò il concept di "Vu de l'extérieur" del 1973 al tema dell'ano...(vedi i brani "Panpan cucul", "Des vents des pets des poums","Titicaca","Pamela Popo"). In Italia da De Andrè a Tito Schipa Jr., Osanna e PFM, Rovescio della Medaglia, Giganti, Dik Dik (dimenticando purtroppo "Amore di classe" degli Statuto). Aneddoti a profusione, molto interessate e completo.

MAURIZIO GALLI / ALDO PEDRON - Born in the bayou - La storia dei Creedence Clearwater Revival
La storia dei CREEDENCE CLEARWATER REVIVAL in tutti i suoi dettagli, tra discografie, dichiarazioni, foto, ricostruzioni accurate di concerti, registrazioni e tanto altro. La band avrebbe voluto nascere nelle paludi della Louisiana o sul fiume Mississippi e con la cultura della musica e del rock’n’roll del sud (Elvis Presley, Little Richard, Jerry Lee Lewis, Fats Domino, ecc.).
Una vita intensa, partita con i Golliwogs e che in breve tempo scalò le classifiche americane (quasi trenta milioni di copie vendute) e conquistò l'Europa (perfino nella "remota" Italia dei 70, la band ebbe notevole seguito).
La dipartita di Tom Fogerty, la "dittatura" di John Fogerty e lo scioglimento, tra contratti capestro e sfruttamento discografico.
Il solo John ha avuto un proseguio di carriera solista con riscontri commerciali e di critica.
Per chi vuole approfondire la conoscenza sulla band di "Proud Mary", "Have You Ever Seen The Rain?", "Suzie Q", in questo libro c'è tutto.

MARCO GROMPI - David Crosby Ultimo eroe dell`Era dell`Acquario
Testimone di un'epoca irripetibile (i 60's in tutta la loro completezza, sociale, artistica, di costume, di cambiamenti), vittima di dipendenze estreme, tra cadute rovinosissime e rinascite insperate.
David Crosby è un'icona della musica "rock" nell'accezione più ampia.
Dai Byrds a CSN&Y, le avventure soliste e le collaborazioni.
Una storia avvincente e, perlomeno, in Italia poco conosciuta, avendo avuto dalle nostre parti un ruolo e una visibilità non sempre di primo piano.
Il libro di Grompi è una biografia come dovrebbe sempre essere: precisa, competente, approfondita, appassionata.
L'appendice finale con la discografia completa, anche degli episodi più sconosciuti è esemplare.

CARLO BONOMI - Agorà Underground
Quella degli AGORA' è stata una meteora, per quanto luminosa e di ricco spessore artistico, nel caotico mondo del rock italiano dei primi anni 70.
Ai confini tra jazz rock e prog, un album registrato live al Montreux Jazz Festival come esordio, mille occasioni e opportunità, tanto seminato ma scarsa raccolta di frutti. Spesso snobbati dalla critica, guardati con sospetto dal giro"politico" per non essersi mai esplicitamente schierati, vissero quegli anni turbolenti sempre in seconda fila. Interessante la storia, raccontata nei minimi dettagli, che li porta dagli anni beat (Les Garcons, i Cancelli Aperti) ai 70 (OZ Master Magnus Ltd, un album in odore beatlesiano) per poi sfumare nei più edonisti 80, fino a una recente reunion.
Libro veloce e pieno di rimandi a nomi, situazioni, eventi (parteciparono al concerto al Parco Lambro poi documentato sull'omonimo disco ad esempio), considerazioni.

CLARICE TROMBELLA - Sacerdotesse, imperatrici e regine della musica
Clarice Trombella, musicista, dj e speaker radiofonica, dipinge venti veloci ma esaustivi ritratti di altrettante artiste che hanno segnato l'emancipazione della figura femminile nella cultura e nella società. Il tutto corredato da una breve "colonna sonora" e da illustrazioni firmate da diversi disegnatori.
Si va da Bessie Smith e Billie Holiday a Nina Simone e Joan Baez, passando attraverso nomi molto meno conosciuti ma altrettanto significativi come quelli delle rappers Rebeca Lane e Sonita Alizadeh, la trombonista e arrangiatrice Melba Liston, la scrittrice e critica letteraria Dorothy Parker.
Una lettura agile, sempre precisa e che sinytetizza nel migliore dei modi lo spirito delle protagoniste.

DON LETTS - Punk & Dread
La testimonianza diretta di chi c'era e ha fatto la STORIA.
DON LETTS ha vissuto e conosciuto tutto il contesto delle sottoculture dalla fine dei 60 in poi, marchiato a fuoco la scena punk inglese (con i Clash in particolare), diventando il principale collettore tra i giovani bianchi arrabbiati e la comunità caraibica, ancora di più incazzata, unendole in una sola voce ribelle.
Ha filmato quello che accadeva, "da dentro", "dal basso", a fianco dei protagonisti.
E ha proseguito, negli anni, a crescere come videomaker, DJ, narratore.
In questo libro, tradotto in italiano da Shake nel 2015, ci sono valanghe di aneddoti, curiosità, approfondimenti (sotto) culturali, titoli di dischi, film, video.
Il tutto trattato con un'ironia gustosissima.
Da leggere!

PETER ERSKINE - No Beethoven. La mia vita dentro e fuori i Weather Report
Peter Erskine è un signore che ha suonato la batteria più o meno in 600 album!!!
Dai Weather Report agli Steps Ahead, da Jaco Pastorius a Joni Mitchell. E poi Kate Bush, Al Di Meola, Pino Daniele, Rickie Lee Jones, Diana Krall, Linda Ronstadt, Steely Dan, Rod Stewart oltre ad inciderne una ventina di solisti.
In questo libro si diverte a ripercorrere la sua storia di musicista attraverso brevi capitoli, spesso molto divertenti e (auto) ironici.
Istruttivo e consigliato per batteristi e musicisti ma molto piacevole anche per chi la musica la ama "soltanto".

FERDINANDO MOLTENI - Banana Republic 1979
Un libro molto interessante che scandaglia il famoso tour di "Banana Republic" del 1979 (16 giugno al 30 luglio) di LUCIO DALLA e FRANCESCO DE GREGORI.
Il primo sulla cresta dell'onda dopo il successo di "Com'è profondo il mare" e di "Lucio Dalla" - 1.000.000 di copie vendute - e in cui c'era il duetto con De Gregori "Cosa sarà"), il secondo ancora titubante dopo il ritiro seguto al "processo" subito dagli autonomi al Palalido di Milano nel 1976.
Insieme incisero il singolo di ottimo successo "Ma come fanno i marinai" che sublimava, con il suo disimpegno canzonettistico, il passaggio dal periodo "politico a tutti i costi" a una dimensione più "leggera".
Il tour fu un TRIONFO di pubblico con numeri impressionanti e nessun incidente (cosa rara di quei tempi) - anche grazie al servizio d'ordine affidato agli operai legati al PCI che non lesinavano maniere "brusche" in caso di contestazioni.
Uscì un live durante il tour (piuttosto deludente a livello qualitativo con gli applausi fastidiosamente finti e alcuni brani presi dalle prove) e un film (altrettanto minimale e di puro valore documentaristico).
Il libro edito da Vololibero ripercorre, in modo snello ed efficace, l'evento nei dettagli, con stralci di interviste, dati, impressioni, ricordi.

MARIO GAZZOLA / ERNESTO ASSANTE - Fantarock
Enciclopedico, dettagliatissimo viaggio (fantastico, ovviamente) tra le infinite connessioni tra immaginario fiction e il pop rock.
Ovvio grande spazio, ad esempio, a David Bowie, il cui percorso, dalle avventure di Major Tom all'epilogo di "Blackstar", via "Ziggy Stardust", è una sorta di opera completa dedicata alla fantascienza.
Ma ci sono i concept del prog, i numerosi riferimenti in ambito metal, il "Lifehouse" di Pete Townshend/Who (che preconizzava in qualche modo il concetto di Web), l'alieno Sun Ra, il kraut rock e la saga di Radio Gnome dei Gong.
Anche il nostro Lucio Dalla si è spesso speso in riferimenti fantascientifici.
Spazio anche al punk/new wave, dai Devo ai B52, Cramps, Misfits, Gary Numan fino agli Stranglers di "The meninblack" e alla space disco music (Rockets su tutti ma anche i francesi Space).
Il tutto corredato da riferimenti precisi all'ambito letterario e fumettistico.
Libro corposo (450 pagine), curioso, interessante.

DONATO ZOPPO - Il nostro caro Lucio
Un libro perfetto, nella sua essenzialità, per conoscere al meglio l'aspetto artistico e umano di LUCIO BATTISTI che, piaccia o meno, rimane una delle migliori espressioni di sempre della musica italiana del '900.
Qui si rifuggono i pettegolezzi pruriginosi, le dicerie, la superficialità.
Si approfondisce al contrario il Battisti artista che, a fianco di tanti brani "facili", ha messo in fila una serie di album, di progetti, coraggiose proposte, talvolta ermetiche o poco comprese, sempre seguendo un spirito libero, di sperimentatore ("IO SONO OLTRE"), incurante di pubblico o critica ("Lucio Battisti non si vendeva per soldi. Non lo ha mai fatto" - Mogol).
Decine di testimonianze, spezzoni di interviste, di recensioni completano il racconto.
Dagli anni nelle balere con i Campioni, al successo, i (pochi) concerti, fino all'auto esilio e agli album elettronici finali.
Qui c'è tutto, senza retorica o agiografia.

FRANCO BATTAFARANO - Quando Taranto era la Firenze del sud
Storie di provincia, quella che negli anni 80 fremeva guardando alle città guida del "nuovo rock", Bologna, Milano, Torino, soprattutto Firenze.
E che poi è cresciuta, ha reso il sogno reale, grazie a poche persone che hanno imbracciato strumenti, stampato fanzine, inventato trasmissioni radio militanti, organizzato concerti e rassegne, "con ogni mezzo necessario".
Incappando in fallimenti, problemi a non finire ma creando un movimento, formando menti, stimolando nuove idee, tendenze, cambiando la vita se stessi e a tante altre persone. Franco Battafarano (con parecchi contributi esterni) ci racconta Taranto di quegli anni tra concerti di Litfiba, Diaframma, CCCP, Died Pretty, Thin White Rope, Gang, Timria, Sick Rose, Not Moving, Soundgarden e decine di altri.
Testimonianze, aneddoti, ricordi.
Un pezzetto di storia rock nostrana.

STEFANO SPAZZI - Diamond on my side. I Via Verdi
Una storia speciale ma paradossalmente come tante.
I VIA VERDI trovano un incredibile successo (con il brano "Diamond"), il contratto con Cecchetto e WEA, sbancano le classifiche, anni frenetici da una trasmissione all'altra, le copertine delle riviste etc.
E la caduta rovinosa tra imposizioni contrattuali, defezioni, scioglimento.
Una storia speciale...come tante.
Spazzi ne racconta i dettagli, affiancato da uno dei componenti storici.

ANTONIO PELLEGRINI - Italian Rhapsody
Antonio Pellegrini aveva già dedicato un volume con le stesse caratteristiche agli Who.
Replica ora con i QUEEN di cui descrive con minuzia di particolari le apparizioni, le recensioni, concerti etc, in Italia, incluse testimonianze di spettatori e fan.
Un lavoro filologico e preciso per estimatori di Freddie and co.

MAURO CODELUPPI - La pantera di New York
Mauro Codeluppi è il mitico cantante dei Raw Power che in tre brevi racconti ci porta al cospetto di veloci "avventure" new yorkesi, al cospetto di Phil Anselmo dei Pantera, del CBGB's e dintorni.
Stampa Inchiostro Sprecato, nel classico mini formato.

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