
Il rapporto dell’Associazione Italiana Editori (Aie) sullo stato dell’editoria 2019, presentato alla Fiera Internazionale del libro di Francoforte.
Risultati positivi per il numero di imprese attive (+1,4%), il numero di titoli pubblicati (+9,8%) e quello dei titoli commercialmente vivi (+10,1%) che sono oltre 1,2 milioni. Un numero, quest’ultimo, in progressivo aumento (era pari a 360mila nel 2000) e che esprime la potenzialità di avere un buon catalogo – essenza stessa del lavoro dell’editore – da valorizzare al meglio negli store online.
Le case editrici attive sono 4.972.
Dal 2010 + 825 nuove case editrici.
Nel 2018 sono stati pubblicati 78.875 nuovi titoli.
Il lettore trova oggi a sua disposizione più titoli, prezzi e formati diversi tra cui scegliere rispetto a quanto non avveniva anni fa.
Cala la produzione di titoli di ebook. Nel 2018 ne sono stati pubblicati 51.397 ( -17,2%).
Il prezzo medio di copertina (non ponderato e alla produzione) tra 2017 e 2018 è stato di 19,48 euro, +3,8% rispetto al 2017.
Nel 2018 ha letto almeno un libro il 62% della popolazione nella fascia 15-75 anni di età, pari a circa 28,2 milioni di persone.
L'Italia si colloca al diciannovesimo posto nell’Unione Europea per i tassi di lettura.
Il 41% di chi dichiara di aver letto non arriva a tre libri l’anno e solo il 17% ha letto almeno un libro al mese.
Solo il 9% nel 2019 ha letto più di un’ora continuativa al giorno.
Il nostro Paese si colloca all’ultimo posto per il livello di comprensione dei testi.
Solo il 24,8% della popolazione ha adeguate competenze nella comprensione e nell’analisi dei testi.
La libreria si conferma come principale canale attraverso cui gli italiani comprano libri da leggere (69% delle vendite nel 2018 contro il 79% nel 2007).
L’e-commerce del libro fisico raggiunge il 24% del totale.
Nei primi otto mesi dell’anno si registra una crescita del +5% rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente.
Nessun commento:
Posta un commento