venerdì, aprile 10, 2015
Ronnie Biggs
Ronnie Biggs è stato tra i più noti criminali della storia britannica, famoso per la “Grande rapina al treno” postale Glasgow-Londra del 1963.
Già a 18 anni si segnala per essere congedato con disonore per diserzione dalla RAF.
Nel 1963 la famosa rapina che fruttò alla banda 2 milioni e mezzo di sterline (una cinquantina di milioni di euro attuali).
Catturato dopo un anno e condannato a 30 anni di detenzione Biggs dopo 19 mesi evade dal carcere calandosi con una corda dal muro di recinzione.
Dopo una fuga durata un anno e una plastica facciale, si rifugia in Australia con moglie e figli nel 1966 e poi in Brasile nel 1970 (dove non c’erano rapporti di estradizione con l’Inghilterra.
Nel 1978, Biggs venne rintracciato dai Sex Pistols e cantò in due canzoni del film The Great Rock 'n' Roll Swindle, il documentario di Julien Temple sulla storia del la band.
"No One Is Innocent" e "Belsen Was a Gas" furono registrate con il chitarrista Steve Jones e il batterista Paul Cook in uno studio in Brasile poco tempo dopo l'ultimo concerto ufficiale dei Sex Pistols a San Francisco, e dopo che Jones e Cook si erano recati a far visita a Biggs nel suo rifugio.
"No One is Innocent" uscì come singolo in Inghilterra il 30 giugno 1978 raggiungendo la posizione numero 7 delle classifiche inglesi.
Biggs collaborò anche con Bruce Henry (un contrabbassista statunitense), Jaime Shields e Aureo de Souza per registrare "Mailbag Blues", un musical sulla sua vita.
Nel 1991, Biggs cantò nei brani "Police On My Back" e "Carnival in Rio (Punk Was)" della band tedesca Die Toten Hosen e nel 1993 in tre brani dell'album "Bajo otra bandera" del gruppo punk argentino Pilsen.
Nel 1981, Biggs venne rapito da un gruppo di ex soldati britannici che volevano consegnarlo agli inglesi per avere la sua taglia.
La barca dove viaggiavano però si guastò in mare aperto e dovettero essere soccorsi dalla guardia costiera delle Barbados.
Biggs venne liberato e rimandato in Brasile.
Nel 1997 la Gran Bretagna ed il Brasile ratificarono un trattato di estradizione e due mesi dopo, il governatore britannico avanzò formale richiesta di estradizione nei confronti di Biggs ma venne respinta dal governo brasiliano.
Nel 2001 tornò in Inghilterra il 7 maggio venendo immediatamente arrestato all'aeroporto ed incarcerato.
Nell'agosto 2009, dopo una serie di infarti che lo resero incapace di parlare e camminare, Ronnie Biggs fu rimesso in libertà.
Morì nel dicembre 2013 all'età di 84 anni.
La sua bara fu scortata da un gruppo di Hell’s Angels e coperta dalla bandiera inglese, da quella brasiliana e da una sciarpa del Charlton Athletic.
E’ stato definito come uno dei primi “prodotti” mediatici della storia moderna.
Etichette:
Criminal World,
Cultura 60's,
Cultura 70's
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Eroe Casula!
RispondiEliminaGod save politicians God save our friends the pigs
God save Idi Amin and god save Ronald Biggs
God save all us sinners God save your blackest sheep
God save the good samaritan and god save the worthless creep
Ronnie Biggs was doing time until he done a bunk
Now he says he's seen the light and he sold his soul to punk
C
In visuta a Rio anche Bobby Moore pensò bene di invitare Ronnie per un drink...
RispondiEliminaMagari veniva da Bogotá e gli avrà chiesto consigli su come farla franca dopo una rapina, ha ha ha ha ha ha ha
RispondiEliminaBobby Moore was innocent.
Nato a Stockwell come Roger Moore.
RispondiEliminaGran bella la maglia Admiral dell'Inghilterra 1974/80.
RispondiEliminaGliel'avrà regalata Sir Bobby?
il tipo biondo a destra nell'ultima foto mi sembra Boris Johnson in versione punkeggiante
RispondiEliminaCi sono delle foto degli ultimi anni, ormai quasi totalmente disabile ma sempre con la sciarpa del Charlton Athletic.
RispondiEliminaUn vero cazzone irritante. Si è fottuto i soldi e se l'è goduta.
Tra l'altro uno dei motivi per cui non venne estradato dal Brasile inizialmente è perchè mise incinta una ballerina brasiliana di un night e la legge locale non consentiva l'espulsione di chi fosse futuro padre...ahahah che bastardo !
E' uno che ha sempre mandato affanculo il mondo intero, per questo mi è sempre piaciuto.
RispondiEliminaRiguardo ai soldi non è che se la sia goduta così tanto, la sua parte del bottino fu di 143000 sterline delle quali 40000 andarono in chirurgia plastica, 55000 in spese per farlo arrivare dall'Inghilterra all'Australia e il resto in spese legali. Quando arrivò in Australia nel 1966 gliene rimanevano solo 7000, aveva tre figli e quando arrivò a Melbourne nel 1967 dovette andare a lavorare.
Da quando scappò in Brasile ebbe sempre problemi finanziari
Al sabato pomeriggio darò sempre un'occhiata ai risultati del Charlton, che è anche la squadra di Steve White
RispondiEliminaIl prossimo anno a Charlton secondo me ci andiamo a giocare!!! Anyway Ronnie Biggs casula's hero......
RispondiEliminaCharlie
Se loro si salvano di sicuro.....
RispondiEliminaScusate ma mi sembra che qui si stia glorificando un criminale
RispondiEliminaEra un ladro.
EliminaHa rischiato in proprio senza far finta di essere nient'altro, in fondo gli serviva solo l'anticipo da versare sull'acquisto della casa. L'Italia è piena di ladri in posti istituzionali con cariche e lavori ufficiali e retribuzioni scandalose, secondo me gente molto peggiore di Biggs.
Nessuna glorificazione , ma meglio lui dell'ispettore delle tasse questo sempre!
Si glorifica un Casula..e' diverso
EliminaC
Non voglio fare l'apologia di nessun criminale o ladro ma questo con i suoi complici ha rischiato e poi pagato con la galera. Poi ce l'ha fatta ad evadere e a fuggire per tre continenti. Un minimo di simpatia me la fa e sempre meglio di altri ladri fetenti che rubano dieci volte tanto con il tasto di un computer.
EliminaIn realtà qui non si glorifica nessuno. Il post riporta la storia di un criminale (rapinatore che non ha mai ucciso nessuno, se questo può servire...) che ha avuto parecchi agganci con la "nostra" cultura musicale.
RispondiEliminaSi parla comunque di un personaggio pubblico molto intrigante.
Che preferisco a tanti altri criminali in giacca e cravatta che sappiamo dove stanno e cosa fanno.
Piccolo OT doveroso: letto su Rumore una bella rece del libro del Boss sul Paolino, la firma del pezzo è di Maurizio Blatto una delle migliori penne della rivista, senza dubbio alcuno.
RispondiEliminaCharlie
Mi associo Charlie bello il libro,bella la rece e grande Maurizio (eri stato al negozio?)
EliminaC
No ho conosciuto Blatto alla presentazione di un suo libro qua dalle mie parti, e' davvero un bel personaggio, tra l'altro l'ho pure intervistato per il mio programma radio e si è rivelato casulissimo.
RispondiEliminaCharlie