lunedì, aprile 13, 2015
Attitudine punk - Cesare Basile a Milano venerdì 10 aprile 2015
Mi piacciono i concerti PUNK.
Anche quando sono suonati con chitarra acustica (Cesare Basile), tastiere e pianoforte (Simona Norato e Manuel Agnelli), violino (Rodrigo D'Erasmo), strumenti a fiato di ogni tipo - dal sax al clarinetto, armonica, flauti etc - (Enrico Gabrielli), basso (Luca Recchia), una batteria "anomala" - tra percussioni varie (Massimo Ferrarotto).
Anche quando i brani sono intense ballate o ipnotici blues "sporcati" da musica mediterranea (si sentono qua e là gli echi di Napoli Centrale, i primi Area con il sax di Busnello, gli Osanna), iniettati di desert blues (dalle parti dei Tinariwen) e le canzoni parlano di dolore e riscatto, denuncia ma anche cuore, passione, anima.
Il suono è tribale, primitivo, pulsante, evoca il canto di un popolo che alza la voce contro un oppressore (una volta aveva la spada ora mezzi più infimi e moderni), proprio come quando non gli resta che il CANTO per dire di NO e riaffermare la propria identità, la propria presenza, esistenza.
La musica di CESARE BASILE e i CAMINANTI evoca tutto ciò nel folto pubblico che si spella (giustamente) le mani di fronte a tanta potenza e bellezza.
Anche quando Rita (in arte Lilith, stato civile: coniugata - al sottoscritto) sale a cantare "La vostra misera cambiale" e replica nel bis ai cori in un'accorata "Franchina".
Chiude una lettura da parte di Manuel Agnelli di un passo scritto da Woody Guthrie e una versione quasi Velvet Underground di "State trooper" di Bruce Springsteen.
Andate ai concerti PUNK, tornerete più ricchi.
E soprattutto seguite anche SIMONA NORATO, che ha aperto con alcuni brani dal suo album "La fine del mondo".
E' già grande ma a breve la sarà ancora di più.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
C'ero, stupendo, rivivo le stesse sensazioni con questa recensione.
RispondiEliminaFabio