Nirvana, Genesis e Iron Maiden

Davvero poco in comune Iron Maiden, Genesis e Nirvana.
Per lo meno quelli che siamo abituati a conoscere.
In realtà le proposte di queste tre 60’s bands non erano troppo dissimili prima che arrivassero entità con lo stesso nome a riportare in auge la loro dimenticata attività.

I più famosi sono rimasti gli inglesi Nirvana, attivi dal 1965 al 1971 con un pop beat psichedelico che ha assunto con il tempo tinte prog e sinfoniche, folk e jazz, bene esplicitate nell’album d’esordio del 1967 “The Story of Simon Simopath”, primo album concept che ha anticipato di poco “Sf Sorrow” dei Pretty Things e “Tommy” degli Who.
Seguirà una lunga serie di album più o meno convincenti, lo scioglimento nei primi 70’s, la reunion negli 80’s, una causa alla band di Cobain, un maldestro tentativo di sfruttarne il successo (ma il previsto album tributo “Nirvana sings Nirvana” non vide la luce, se non con una versione synth psych di “Lithium”).

Gli Iron Maiden inglesi operarono alla fine dei 60’s, registrarono un solo album “Maiden voyage”, mai pubblicato (fino al 1998) a causa del fallimento dell’etichetta e di scarso spessore, tra rock blues, proto hard, un po’ di psichedelia, jam sessions.

Più interessante la musica dei Genesis americani, attivi a Los Angeles del 1967, molto influenzati però dal San Francisco sound di Jefferson Airplane e da quello più psichedelico di Grateful Dead e Quicksilver Messenger Service, soprattutto nella lunghissima jam di oltre 16 minuti di “World without you”.

In fatto di omonimie da ricordare anche i Charlatans americani, buona 60s’ band dai sapori byrdsiani e folk la cui esistenza creò qualche problema alla brit pop band inglese di Tim Burgess negli anni 90 e i Dinosaur Jr di J Mascis costretti ad aggiungere il JR per evitare confusione e cause legali con la super band Dinosaurs (di Jerry Garcia dei Grateful Dead con membri di Jefferson Airplane, Hot Tuna etc)