lunedì, dicembre 09, 2013
I Beatles e il crimine
Ieri ricorreva il triste anniversario dell’assassinio di JOHN LENNON sulla cui assurdità si sono spese valanghe di parole.
Il legame dei Beatles con i crimini e la morte è insolitamente forte, soprattutto se pensiamo al messaggio di amore e pace che hanno sempre portato avanti e a come e quanto la loro musica abbia aggregato e unito le persone.
Forse, romanticamente e filosoficamente, la quantità di bene che hanno prodotto ha avuto un’equivalente inevitabile quantità di male che le si è opposta.
And in the end
The love you take
Is equal to the love you make
Numerose le speculazioni sulla morte del primo bassista Stu Sutcliffe, causata da un’emorragia cerebrale che alcune fonti (più che altro scandalistiche come spesso accade quando si parla dei Beatles) attribuiscono ad un litigio finito a botte con John Lennon che avrebbe causato una frattura (mal curata) al cranio di Stu.
Il manager Brian Epstein morì invece per cause accidentali per un’overodse di medicinali vari, anche se non mancarono, nelle varie biografie più o meno scandalistiche, varie tesi diverse, per lo più fantasiose e improbabili.
I Beatles sono indiretti protagonisti del massacro di Bel Air per mano di Charles Manson e i suoi freaks della Family che nell’agosto del 1969 uccisero Sharon Tate, moglie del regista Roman Polansky e una serie di altre persone, lasciando scritto sul muro, con il sangue la parola “Helter Skelter” (scritta che si ripetè in un altro doppio omicidio il giorno successivo).
Manson sostenne, nei suoi deliri, di essere stato spinto all’omicidio dall’omonima canzone dei Beatles.
Il fatto che l’assassinio di John Lennon ad opera di Mark Chapman del dicembre 1980 avvenne all’ingresso del palazzo residenziale "Dakota" di New York, davanti al quale Roman Polansky aveva girato gli esterni del suo controverso “Rosemary’s baby”, ha scatenato non pochi (improbabili) collegamenti tra i due tristi episodi.
Infine George Harrison il 30 dicembre del 1999 venne aggredito e accoltellato in casa sua da uno squilibrato di Liverpool che lo ferì al petto, prima di essere disarmato dalla moglie Olivia a colpi di attizzatoio da camino. George fu ricoverato con 40 ferite al petto.
Commentò con l’abituale sarcasmo l’accaduto ” Non era un ladro nè voleva un’audizione per i Traveling Wilsbury”
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me ne frego.
RispondiEliminadatemi Chapman
voglio le balle di Bibendum
RispondiEliminacome Bibendum non ho balle, al limite di cose tondeggianti e gonfie avrei dei pneumatici.
Eliminaparecchi, anzi.
Bibendum
errata corrige: "degli pneumatici"
EliminaBibendum
manca "paul is dead".
RispondiEliminaManson invece non si è mai dichiarato colpevole di nulla, tantomeno di "essere stato spinto all’omicidio dall’omonima canzone dei Beatles."
The Real WC
No no Manson dichiarò di essere stato ispirato all'omicidio da "Helter Skelter" (parola che scrisse tra l'altro sul frigo della copia massacrata il giorno dopo).
Eliminano: Manson non partecipò fisicamente agli omicidi, per cui lui non scrisse niente.
Eliminacfr. ad esempio "Figli dei fiori, figli di Satana. Racconti e visioni dell'estate del 1969" di Ezio Guaitamacchi.
The Real WC
Pare aspettasse in macchina ma fu l'ideatore ed "Helter skelter " l'ispirazione (me lo ha detto lui tra le righe di "Come together" ! quindi zitto !)
EliminaI riferimenti sono contenuti in alcuni passi del testo di 'A day in the life' poi suonando l'ultimo pezzo al contrario pare ci sia in sottofondo un notiziario che da la notizia della sua morte. Sulla copertina di Abbey Road il maggiolino bianco è targato 28IF travisato dagli psicopatici in 'compirebbe 28 anni se ...non fosse morto'. poi sulla foto di copertina di Sgt. Pepper's' c'è un sosia scozzese e non lui.
RispondiEliminaMagari Mason l'ha anche ascoltata la canzone ma probabilmente i fatti avevano più a che fare con le tonnellate di LSD ingurgitate.
in piu nella foto di Abbey Road paul e' scalzo..
EliminaC
Vero, scalzo e fuori passo con gli altri tre
EliminaIn ogni caso meglio il sosia William Campbell del Paul McCartney vero (morto nel 1966)
EliminaMolto più degne di approfondimento le presunte attività sovversive filo-comuniste che costarono al vecchio Lennon la cittadinanza USA fino a poco prima della sua prematura dipartita.
RispondiEliminaC'è anche la teoria che vuole Chapman "plagiato" dalla CIA per fare fuori il rompipalle Lennon.
EliminaAnche se erano anni che John se ne stava buono buono con la sua Yoko senza fare troppo casino
Cazzate
EliminaC
Cazzate.
EliminaCerto il dossier Lennon della CIA era bello corposo
Ovvio che sono cazzate....si fa per parlare
RispondiEliminaAh intanto. Per i giorni di Natale un altro super post sui Beatles e uno direttamente da Andrea Cortez, davvero bello. Stay tuned.
RispondiEliminaMi ricordo anche la storia secondo cui, durante la prima esibizione dei Beatles all'Ed Sullivan Show, nella città di New York non si registrò alcun crimine.
RispondiEliminaW
PS: Galletti dov'eri ieri sera!
Vero, anche se pare sia una leggenda messa in giro ad hoc
EliminaA Cremona
EliminaGallet: lo so lo so ho visto i tuoi soci!
RispondiEliminaW
Quando suonano i JUNE nessun crimine in citta...
RispondiEliminaC
Solo sul palco
RispondiEliminaW