domenica, dicembre 29, 2013
The Moons (+ Paul Weller) al "100 Club" - London
Recensione di un concerto speciale a cura di ANDREA Cortez BERNINI.
15 dicembre, Oxford Street, Londra.
Arriviamo puntuali davanti al 100 Club e ci mettiamo in coda sotto la pioggia battente.
All'ingresso al botteghino ci viene consegnata una busta rossa con una cartolina d'auguri dei The Moons, autografata.
Una bella e gradita accoglienza.
Ci rendiamo subito conto di essere in un posto speciale dalle centinaia di foto appese sui muri.
Mick Jagger, Joe Strummer, Siouxsie and the Banshes, Paul McCartney, Sex Pistols, Oasis, Derrick Morgan, Steve Marriott, Specials, Chuck Berry, un elenco lunghissimo di artisti di ogni decade.
Mentre il club si sta riempiendo, ci beviamo una pinta di London Pride e diamo un'occhiata alla strumentazione sul palco, chitarre Hofner.
Poi un'occhiata alla Dj al mixer, bellissima, che ci propone un collaudato “sound from the 60's” nell'attesa che inizi il concerto.
Nemmeno il tempo di un secondo giro di birra che dal camerino esce e si dirige sul palco un ospite d'eccezione che ci lascia allibiti: Paul Weller.
Ovazione generale del pubblico.
Venti minuti di gig acustico, voce e chitarra, con riferimenti ai Jam e alla Motown, attacco con “I spy” e “Gravity” che con un bridge di chitarra apre alla ballad “White Line Fever” dei Flying Burrito Brothers, pubblico attento e partecipe, ovazione per la preziosa “Butterfly Collector” dei Jam al coro di we are mods!, we are mods!, durante l'esecuzione Paulino dimentica una strofa e si riprende su imbeccata del pubblico, risate.
Scroscianti applausi sulle note di “Heatwave” di Marta and the Vandellas.
Seguiamo il gig acustico davanti al mixer, ci uniamo ai lunghi applausi e ai cori, poi incredibilmente, nel passaggio di consegne ai The Moons, il Modfather scortato dai buttafuori ci passa davanti, quasi ci sfiora, stupore.
Andrà a sedersi al mixer di fianco alla Dj girl, che il nostro Marco “Lupin” Repetto a fine concerto andrà a conoscere per una foto ricordo.
E' una giovane modella londinese, Tara Griffin, che appare nel video della delicata ballad “Try me, love me” dei Moons.
The Moons, al loro secondo album, entrano in scena quasi imbarazzati dopo l'esibizione di Weller e con il locale pieno, sul manifesto è scritto “sold out”.
Attaccano con un ottimo rock'n'roll per rompere il ghiaccio, “Forever came today”, chitarre in gran spolvero.
Il sound dei Moons è di impatto, un ruvido e garbato r&b, originale, brillante, british. Hanno stoffa e suonano bene, con “Double vision Love” e “Its taking Over” infiammano il pubblico, i piedi si muovono a tempo di musica, c'è feeling. “Don't go changin” è un brano dal loro primo album, sincopato e veloce con basso e batteria in evidenza.
“Torn between Two” è il mio pezzo preferito, puro beat stile 60's con un riff di chitarra sprezzante.
Dal r&b al garage, al beat psichedelico, con qualche deliziosa ballad come “Revolutionary Lovers”, “English Summer” e “Jennifer” che la rivista Mojo includerà in un cd di compendio modernista, questi musicisti inglesi ci conquistano e ci regalano un'emozionante concerto.
It's all too beautiful, parafrasando gli Small Faces, ripetiamo nella bolgia collettiva del 100 Club.
Paul Weller si volatilizza prima della fine del concerto, noi ci avviamo verso la stazione di Tottenham Court sotto la pioggia battente, inebriati, soddisfatti, sfiniti.
We are mods!
We are mods!
We are, we are, we are mods!!!
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haha per la serie Beatles vi segnalo la vers. in Mant. di get back dei grandi Frenchi Fagiano e I Nèdar Müt /Rn'r agricolo) ribattezzata Sèt Bèch (cioè '7 cornuti 'haha
RispondiEliminaMi piacciono i Moons ma quello che ho davvero apprezzato è stato lo stile narrativo con cui Cortez ha descritto la serata. Abbastanza asciutto, senza troppi fronzoli...e le sensazioni sono trapelate lo stesso. Good job indeed Man :-)
RispondiEliminabravo cortez, la tara è una strafiga (e donna di andy crofts dei moons) su youtube cè l'intera performance di weller, proprio l'altro giorno stavamo commentando che è tra le performances memorabili del 2013. una invidia pazzesca per contez. vorrei essere stato lì, anche perchè, indipendentemente dal legame con wellr stesso, io adoro i moons
RispondiEliminabuona domenica e grazie per la review
L'invito è rivolto a TUTTI coloro che volessero inviare resoconti di concerti affini al blog (no Gorgoroth o Impaled Nazarene..thanx):
RispondiEliminamandate, io pubblico volentieri.
Invidia totale! Bel racconto pareva di essere la. Due domande: la prima, il numero di Mojo col compendio Mod deve ancora uscire o era un numero passato? Ma sopratutto, chi cazzo sono i Gorgoroth?
RispondiEliminaCharlie
i Gorgoroth si ispirano agli Style Council acustici
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=73Za2PVVDcI
Grazie IE prima recensione assoluta di un concerto perciò onorato del tuo apprezzamento, Charlie il cd è uscito due anni fà, Cpt pensa che volevo inviarti mail per chiederti di aggregarti...su Tara il film che ci siamo fatti in loco è che fosse la figlia di Weller ahahah
RispondiEliminacortez
Tara è incinta e tra poco scodellera' un piccolo Croft.
RispondiEliminaA me Signorini mi fa un baffo.
Fabio T.
ps: sul tubo versione devastante di Leaving Here di Croft e Co. Il pezzo più coverizzato dai gruppi mod inspired?
Grande Cortez!
RispondiEliminaTanx
C
Dunque la reunion Casula milanese ???
RispondiEliminaVisto il video del concerto del Paolo.
RispondiEliminaFantastico.
Charlie