giovedì, dicembre 19, 2013
Intervista a CESARE BASILE
Dopo FEDERICO FIUMANI dei DIAFRAMMA, al giornalista FEDERICO GUGLIELMI, ad OSKAR GIAMMARINARO, cantante e anima degli STATUTO, al presidente dell'Associazione Audiocoop GIORDANO SANGIORGI, a JOE STRUMMER, a MARINO SEVERINI dei GANG, a UMBERTO PALAZZO dei SANTO NIENTE, LUCA RE dei SICK ROSE, LUCA GIOVANARDI e NICOLA CALEFFI dei JULIE'S HAIRCUT, GIANCARLO ONORATO, LILITH di LILITH AND THE SINNERSAINTS, a Lorenzo Moretti, chitarrista e compositore dei GIUDA, il giornalista MASSIMO COTTO, a FAY HALLAM, SALVATORE URSUS D'URSO, dei NO STRANGE, oggi pariamo con CESARE BASILE, uno degli artisti più sensibili e allo stesso tempo caustici della scena musicale italiana
http://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Basile
Le altre interviste le trovate qui: http://tonyface.blogspot.it/search/label/Le%20interviste
Nella tua musica, cosmopolita, dalle mille influenze, ricorre spesso la Sicilia, tua terra natìa.. Negli anni 70 i riferimenti alla musica italiana e mediterranea erano normali nei gruppi nostrani, De Andrè ha scritto capolavori “mediterranei” (“Creuza de ma” in particolare) poi sembra si sia perso tutto, a favore del modello anglosassone.
Il punk ha rivoluzionato, come ben sappiamo, la musica giovanile allo stesso modo del rock n roll o dell’hip hop. Da noi cancellando o oscurando un patrimonio italiano, che, piaccia o no, è sempre stato comunque ricco di spunti interessanti.
In questo blog ripropongo spesso in un’apposita rubrica, “Gli insospettabili”, recensioni di dischi insospettabilmente validi ma che, per pregiudizio o non conoscenza, sono stati dimenticati (dal primo Renato Zero ai Matia Bazar, da Johnny Dorelli a Drupi ).
Credi sia necessario recuperare questo patrimonio (se tale lo ritieni ) o il mondo globalizzato offre sufficienti nuovi stimoli per preferire uno sguardo altrove ?
Il punk ha liberato la musica e le ha restituito un' urgenza comunicativa che stava scomparendo in un mercato spietato.
Credo sia stato un bene l'oscuramento del patrimonio italiano di cui parli, almeno per la nostra generazione, ci ha messo in condizione di confrontarci "dopo" con esperienze importanti della musica italiana al di là di tanti fronzoli con cui era condita.
Il mondo globalizzato è un altro trucco, le storie da narrare sono sempre sotto casa e parlano del mondo intero.
E’ di questi giorni il tuo rifiuto a ritirare il Premio Tenco (qui le motivazioni:
http://www.teatrovalleoccupato.it/perche-non-ritirero-il-premio-tenco-di-cesare-basile).
Un atto coraggioso in un ambiente fortemente normalizzato e omologato dove l’impegno è spesso sbandierato ma raramente messo davvero in pratica.
Quanto ti costa o ti è costato professionalmente essere una voce fuori dal coro ?
Il rifiuto del Tenco fa parte dell' 'urgenza di cui sopra.
Non potevo non schierarmi davanti a un ricatto e a delle accuse precise che investivano tutti quelli che come me in questi anni si stanno impegnando in occupazioni di luoghi di cultura per liberare l'arte e aprirla a una nuova socialità condivisa e vissuta in prima persona dai cittadini.
Dopo oltre 25 anni di attività musicale (dai Candida Lilith ai Kim Squad, i Quartered Shadows fino alla carriera solista) hai raccolto quanto hai seminato ?
Hai qualche rimpianto sulle scelte fatte ?
Ho raccolto l'uomo che sono oggi a cinquantanni.
nessun rimpianto.
Mi sono divertito, ho pagato e riscosso.
Ci sono ancora tante storie da raccontare.
Perchè, secondo te, il “rock” indie italiano di un certo livello, con poche eccezioni, ha un’età media che va ben oltre i 40 anni ?
Abbiamo perso una generazione ?
Abbiamo perso la curiosità.
Il fascino dei salti nel vuoto.
Tutti a rassettare la propria cameretta fatta di mobili dell'Ikea convinti che ci salverà la vita.
E’ possibile vivere suonando un certo tipo di musica in Italia se non fai il solito percorso turnista/cover band ?
Se cominci a porti questa domanda non compri neanche la prima chitarra. Il fatto è che in Italia manca il rispetto per un lavoro fatto di passione, sacrificio, amore e cazzi in culo.
E' l'urgenza la risposta, sempre e comunque.
Immancabile la richiesta di una lista di dischi di cui consiglieresti assolutamente l’ascolto, che porteresti sull’isola deserta, magari con qualche nome da scoprire.
Townes Van Zandt, Gun Club, John Lee Hooker, Rosa Balistrieri, Swans e la Gatta Cenerentola della Nuova Compagnia di Canto Popolare.
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dei Candida Lilith ho un 12",..bravi veramente,una canzone mi piaceva un casino...allora c'erano ottime bands in Italy,..diciamolo
RispondiEliminala volevo mettere anche nella tracklist di Proiettili vol.2 (or better 1),.Angeli??,..poi im son dedicato a studi vabeh,.cmq ottima band
RispondiEliminaMolto belle le sue cose soliste. Ed ora è in giro con Manuel Agnelli per un po' di concerti
RispondiEliminaConfermo la bontà dei suoi album solisti, in particolare l'ultimo che troveremo nella top italiana 2013 di questo blog
RispondiEliminanon avevo mai ascoltato nulla di suo, poi ultimamente mi era venuta la curiosità per l'ultimo album quasi tutto in dialetto siciliano.
RispondiEliminaconcordo con tony: è veramente un bel disco.
The Real WC
E dice cose molto interessanti
RispondiEliminaGandalf?
RispondiEliminaNo pensavo fosse walter Ciccuttini (nome sospetto)
RispondiEliminaMassimo Rispetto x Cesare basile e la storia del Tenco ne e' una prova in piu.
RispondiElimina(Kim Squad quelli di Cambuzat? ho idee un po confuse sul nome tanx)
C
Yes quelli di Cambuzat
EliminaL'ultimo disco è stupendo ma... è del 2012. Io non sarei MAI così superficiale da metterlo nella classifica del 2013. :-D
RispondiEliminaAh no, è vero.. è 2013. Chiedo venya :)
RispondiEliminaTony, mettilo pure !
:)
ma non cambia niente: l'importante è quando senti un disco per la prima volta.
RispondiEliminaper me "the doors" è del 1979 e "sgt. pepper" del 1994.
The Real WC
sgt pepper del 94? prima cosa hai fatto WC?
RispondiEliminaprima facevo il punk-rocker
RispondiEliminaThe Real WC