lunedì, settembre 12, 2011
Free Cinema
Il FREE CINEMA fu un movimento cinematografico inglese, culturale, sociale e politico attivo tra gli anni 50 e 60 di forte contestazione del cinema britannico dell'epoca.
Verso la metà degli anni 50 LINDSAY ANDERSON, KAREL REISZ, LORENA MAZZEETI e TONY RICHARDSON fondarono la nuova corrente, presentata il 5 febbraio 1956 a Londra con tre opere caratterizzate dal manifesto programmatico del nuovo stile :credere nella libertà, nell'importanza dell'individuo e nel significato della quotidianità.
Strettamente legati agli scrittori “Angry Young Men” John Osborne, Harold Pinter, Dorothy Lessing, John Braine, Shelagh Delaney e Alan Sillitoe), mettevano in risalto gli eroi ribelli delle classi popolari che si esprimevano con l'accento della loro provincia, che ritroveremo nei film di Ken Loach e ponevano la collera come denuncia di una società senza gioia.
Al movimento aderirono anche altri registi come Joseph Losey, John Schlesinger, Jack Clayton, Richard Lester, Desmond Davis, Clive Donner e Ken Loach; e attori britannici del calibro di Tom Courtenay, David Warner, Malcolm McDowell, Richard Harris, Albert Finney, Dirk Bogarde, Robert Stephens, Stanley Barker, Anthony Hopkins, Richard Burton, Alan Bates, Edward Fox, James Fox, Brian Cox, Terence Stamp e le attrici Vanessa Redgrave, Julie Christie, Rita Tushingham, Lynn Redgrave; l'attore americano Laurence Harvey e l'attore australiano Peter Finch.
Dieci film per comprendere meglio il FREE CINEMA
I giovani arrabbiati, regia di Tony Richardson (1958)
Sabato sera, domenica mattina, regia di Karel Reisz (1960)
Giungla di cemento, regia di Joseph Losey (1960)
Billy il bugiardo, regia di John Schlesinger (1963)
Tom Jones, regia di Tony Richardson (1963)
Non tutti ce l'hanno, regia di Richard Lester (1965)
Morgan matto da legare, regia di Karel Reisz (1966)
Modesty Blaise, la bellissima che uccide, regia di Joseph Losey (1966)
Via dalla pazza folla, regia di John Schlesinger (1967)
L'incidente, regia di Joseph Losey (1967)
Se..., regia di Lindsay Anderson (1968)
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Grande e piccolo schermo
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cazzo se ne frega,e' morto gino latilla
RispondiEliminaMassima espressione artistica insieme alla Nouvelle Vague e alla Commedia all'Italiana.
RispondiEliminaFilm che ti cambiano la vita!
sono stato fortunato parecchi anni fa c'era stata una rassegna al Cinema Massimo,due giorni di full immersion
RispondiEliminaricordo bene Sabato Sera Domenica ,mattina e Morgan Matto da legare (che mi ricordava Julian Cope)
Cristiano
forte l'Internazionale FC
RispondiEliminaGasperini non arriva a Novembre.
RispondiEliminaLo spirito mod ispirava il free cinema?
RispondiEliminaRabbia & Stile anche sul grande schermo?
Fabio T.
Altroche, credo che la relazione tra l etica mod, il free cinema e gli angry young men nella letteratura fossero palesemente legati.
RispondiEliminaRichard Lester un grande! Basti pensare a A Hard Day's Night!
RispondiEliminaVia dalla pazza folla di Schlesinger: la fotografia è di un altro grandissimo, Nicolas Roeg (già collaboratore anche di Lester), che poi passaerà alla regia, L'uomo che cadde sulla terra e soprattutto A Venezia...un dicembre rosso shocking (uno dei film più disturbanti di sempre) non han bisogno di presentazioni... Ma non so se si parla ancora di free cinema...
W
Grande Tony.
RispondiEliminaNe ho visto uno soltanto, ma questo lo tengo come pro-memoria per l'inverno. Concrete jungle mi viene in mente una canzone di Marley.
Richard Lester un grande! Lo citammo già parlando di cricket a proposito del film "How I won the war".
Di Sabato sera, domenica mattina non avevamo già parlato a proposito del libro? Si trovera?
A.G.
Non ho mai cercato nulla in rete ma meriterebbe trovare qualche cosa.
RispondiEliminaC'era anche "Sapore di miele" (A taste of honey,titolo che piace a noi Beatlesiani)di T.Richardson.
Di Sabato Sera ho il libro,mentre in bancarella trovai "Billy the Liar" in vhs e lingua originale (non si capisce niente).
A Linsday Anderson e' stato dedicato "Tutti giu x terra" di davide Ferrario (dal romanzo di G.Culicchia,carino il film,cosi cosi il libro)
C
il Free Cinema E' il cinema Casula!
RispondiEliminaSolo casula che sanno leggere e scrivere.
RispondiEliminamerce rara da queste parti
RispondiEliminaScherzi a parte il Free Cinema e uno dei monenti culturali piu alti ed interessanti del secolo scorso. Rabbia, adolescenza, salto nel vuoto, anti autoritarismo, fanculo agli ordini.
RispondiEliminaSUPER !
SUPER!
RispondiEliminaA.G.
me...mer....merce...r..a...r...rara...
RispondiEliminad-d...da...q...este?...paaa....paa...rti...parti
mercie rarra da cueste patri!
Sooper!
RispondiEliminaC
Albert Finney casula sooper.
RispondiEliminaIrraggiungibile Arthur Seaton in "Sabato Sera" (che omaggiamo in Way To Beat),Billy il Bugiardo nella versione teatrale,alla regia nell"Errore di Vivere"del 68,titolo supercasula, Poirot in "Assassinio sull'OExpress"..
C
Casula d'essai - "Quardophenia".
RispondiEliminaSinossi: Alberto e i suoi amici casula, sottocultura giovanile dedita al dubbio gusto e ai bei vestiti, si recano in vacanza a Marina di Sarzana. Tra una discussione e l'altra su film, palate di dischi e squadre di calcio, si snodano le avventure dei vari personaggi, sempre alle prese con concerti improbabili, alcol di infima qualità, goliardia e donne in carne e poco raccomandabili. Il loro passatempo preferito? Lunghe pennichelle in spiaggia con una balla fuori dagli slip, in favore di famiglia villeggiante...cosa che scatenerà una megarissa casula contro tutti al bagno La Turbina. Alberto, dopo aver messo in discussione i valori in cui credeva, scoprirà invece che essere una casula è una figata...fino alle estreme conseguenze: la sua folle corsa casula finirà con un tuffo nelle acque del Po a bordo di un Motron...ma il finale resta aperto.
Colonna sonora mozzafiato
Titolo sbagliato.
RispondiEliminaQUARDOEPHNIA
at the barbera gate!
RispondiEliminaChe si pronuncia QUARDOEFGNA!
RispondiEliminapensavo si chiamasse Guardophregna
RispondiEliminahttp://www.urbandictionary.com/define.php?term=fregna
Visti quasi tutti...ricordo bene "Morgan matto da legare" : una metafora surreale della contestazione studentesca,prima del 68 !
RispondiEliminaE MODESTY BLAISE,con Monica Vitti,tratto da uno dei migliori fumetti inglesi di Peter O'Donnell,praticamente una 007 al femminile ma molto più casula di James Bond stesso
(la versione italiana TRASH,invece,era il JAMES TONT interpretato da Lando Buzzanca...mitico)
Invito Mich a impostare un bell'articolo sul Lando nazionale,quello è molto più adatto alla popartx,maybe...
The loneliness of the long distance runner...altro film memorabile!
RispondiEliminaFabio T
Purtroppo non ho visto nessuno dei film in questione, ho letto i libri di Sillitoe da cui sono stati tratti The loneliness.... e Sabato sera, domenica mattina, mi piacerebbe un casino vedere le versioni cinematografiche. Billy il Bugiardo versione movie ha qualche connessione col telefilm che davano in Rai quando avevo circa sei o sette anni? Ho dei ricordi confusi...
RispondiEliminaPs: about Quadrofregna, le donne in carne e poco raccomandabili sono un must!
Charlie
D'accordo con Charlie
RispondiEliminaC
@Charlie: la sit-com che diedero per un breve periodo anni fa in tv era "lievemente" ispirata al film omonimo. Credo tu sia l'unico a ricordarla.
RispondiEliminaLe ricordo anch io, molto vagamente
RispondiEliminaLe sit-com inglesi erano fantastiche (poi le hanno abolite trasmettendo solo roba americana).
RispondiEliminaOltre a "un uomo in casa", da cui erano nati "George e Mildred" e "il nido di Robin", c'era anche "caro papà", che non hanno mai più dato. Fawlty Towers invece non l'hanno mai trasmesso.
@ Tarkus: Dici che mi devo preoccupare?? :-)
RispondiEliminacharlie
@Tarkus: infatti io mi ricordo la versione USA di un uomo in casa, "tre cuori in affitto", che allora mi piaceva molto, però...equivoci e battute a sfondo sessuale a go-go...George e Mildred l'ho scoperto dopo...
RispondiEliminaW
ricordo anche io Tarkus,fantastiche!
RispondiEliminaC
Fawlty Towers! ha ha ha grande Tarkus!!! Un delirio.
RispondiElimina"Man about the house" fortissimo, ne ho rivisto qualche episodio alla tele inglese due anni fa, hilarious! Mildred assolutamente spietata.
Potremmo fare una nuova serie dal titolo "Man in (or about) a dugout" ambientato a Milano, eh Tarkus, riderebbero in parecchi
A.G.
George e Mildred assoluti !!
RispondiEliminaE' più casula il sidecar o la Lambretta?
RispondiEliminaIl sidecar!
RispondiEliminaA.G.
Sidecar & Motobecane: Casula Hot Rod!
RispondiEliminaGeorge e Mildred magnifici, si! Peccato esser cresciuti con le sit-com USA 'all american family'. Col senno di poi, l'unica serie yankee dell'epoca veramente all'altezza era Sanford & Son, che aveva anche una sigla da discoteca casula.
RispondiEliminaW
Ce l'ho la versione della sigla di Sanford & son (gran telefilm) di Quincy Jones! gran pezzo!
RispondiEliminaA.G.
La sigla di Sandford and sn l abbiamo fatta per anni con il Link Quartet. Credo ci sia anche registrata su qualche album o compilation
RispondiEliminaGeorge indaffarato con la pipa: Non mi tira la pipa..
RispondiEliminaMildred: Non ti e' mai tirato niente,George
C
Grandi! Altro che Starsky & Hutch Theme!
RispondiEliminaSu quale album o compila si trova?
W
AhAhAh, invece nella versione USA, la signora Roper a Stanley gli dava direttamente dell'impotente...grettezza USA!...
RispondiEliminaha ha ha credo di avere anche quella
RispondiEliminaA.G.
ha ha ha ha ha
RispondiEliminaInarrivabile Mildred!!!
A.G.
Mildred assoluta, George succube.....ma vi ricordate il vicino di casa giovane, spocchioso e odiosamente Tory con i baffi? mi pare avesse un figlio buffissimo di nome Tristan...a proposito di casula ma Arcibaldo se lo ricorda nessuno? il grande Carrol O'Connor che vomitava battutacce politically uncorrect su tutte le minoranze etniche e sui polacchi come il genero che altro non era che il futuro regista Rob Reiner...assolutamente fantastico e decisamente casula!!!!!!!!!!
RispondiEliminaCharlie