giovedì, settembre 01, 2022
Sex Pistols, Freddie Mercury e i Queen
Uno degli aneddoti più gustosi nella storia del punk e del rock accadde nel 1977 mentre sia Sex Pistols che Queen erano in studi di registrazione attigui al Wessex Sound Studios a Highbury New park a Londra.
I primi a lavorare su "Never mind the bloocks", i secondi su "News of the world".
Secondo l'ex roadie della band Peter Hince nel suo libro "Queen Unseen", a un certo punto Sid Vicious entrò nello studio dei Queen e deridendolo disse a Freddie Mercury:
"Sei già riuscito a portare il balletto alle masse?" (riferendosi a una recente intervista in cui Mercury aveva sottolineato il suo amore per il balletto).
Freddie che non è mai stato personaggio particolarmente diplomatico, si alzò lo affrontò e con sarcasmo gli rispose: 'Non sei Stanley Ferocious o qualcosa del genere?'"
Poi lo afferrò per il bavero e lo buttò fuori dal loro studio.
Roger Taylor lo bollò semplicemente come un "idiota".
Freddie nelle interviste successive calcò la mano sull'episodio.
"L'ho chiamato Simon Ferocious o qualcosa del genere, e non gli piaceva affatto e gli ho detto, 'Cosa hai intenzione di fare adesso?. Era tutto tagliuzzato, così gli ho detto: 'Assicurati di graffiarti in modo appropriato allo specchio oggi e domani otterrai qualcos'altro. Odiava il fatto che potessi anche parlare così. Penso che siamo sopravvissuti anche a quel test".
Anche Johnny Rotten pare sia entrato, a quattro zampe, arrivando fino al piano a cui sedeva Freddie salutando e uscendo subito.
Frddie in un'intervista alla televisione australiana ricamò un'ulteriore aneddoto:
"Ho chiesto a Johnny Rotten e Sid Vicious di ascoltare uno dei nostri brani e gli ho detto "Canterò in uno dei vostri brani se voi canterete in uno dei miei". Avresti dovuto vederli, 'Non possiamo essere visti con Freddie Mercury'!!!. Indossavo ballerine in quel momento..."
John Lydon assicura di avere invece cantato i cori in un brano dell'album.
«Ho cantato nei cori di un pezzo dei Queen, non ricordo quale ma non era quello pieno di “Galileo”. È stato fantastico vedere come Freddie registrava ogni singola parte vocale separatamente, a volte anche una sola parola e poi le editavano insieme per creare un pezzo. Per me era incredibile: io canto una volta e poi basta, se canto due volte sicuramente sbaglio qualcosa!».
Bill Price ricorda, che uno dei membri dei Queen lo prese da parte e disse:
"Uno dei Sex Pistols è appena strisciato a quattro zampe attraverso il nostro studio fino al lato del pianoforte, ha detto:" Ciao Freddie", e se ne è andato a quattro zampe. Potresti assicurarti che non lo faccia di nuovo?"
In un'altra dichiarazione è stato più preciso:
«Il fatto che Rotten avesse voluto incontrare Mercury mentre entrambi i gruppi stavano registrando al Wessex Studios indicava una reale forma di rispetto nei loro confronti. Lui era persino andato a vederli in concerto.
Io provai a dirgli "Oh Johnny, non è una buona idea!". Più tardi tornò e disse "Sono stato di là per incontrare Freddie". Gli risposi: "Ah, va bene...".
Mentre me ne stava parlando, qualcuno bussò alla porta. Era il produttore dei Queen, che disse: “Freddie stava suonando al piano e uno della vostra band si è diretto verso i nostri quattro nello studio fermandosi affianco al pianoforte salutando Freddie e gli altri. Puoi fare in modo che questo non si verifichi più?”».
Roger Taylor, batterista della band, in un'intervista del 1981 su Rolling Stone:
«Il punk ci ha fatto dare una mossa, era così cattivo, diverso, oltraggioso. La prima volta che vidi John Rotten rimasi davvero sconvolto, perché non avevo mai assistito a nulla del genere così, in carne ed ossa. Lui incarnava l'essenza del comportamento punk. Non c'era dubbio che il ragazzo avesse un innato carisma».
Brian May:
«Credo che Freddie, John [Deacon, ndt] ed io fossimo un po' chiusi nel nostro mondo, ma Roger era pienamente consapevole di quello che stava succedendo con il punk».
Brian May ricorda di avere chiacchierato di musica con Johnny Rotten nei corridoi dello studio di registrazione e successivamente disse a Steve Jones che il loro album era stato un disco epocale, tra i più importanti della storia del rock.
John Lydon nel 2002:
«È buffo notare quanto siamo legati ai Queen, per tanti versi. Furono loro quelli che annullarono l'intervista dandoci modo di prendervi parte. Non era assolutamente nei nostri piani. Non è stata una trovata pubblicitaria da parte nostra. Venne organizzata all'ultimo momento proprio quello stesso giorno».
Come è ampiamente noto la famosa apparizione dei Sex Pistols al Bill Grundy Show fu determinata dalla decisione dei Queen di non partecipare.
Inizialmente come ospiti furono costretti a tirarsi indietro all'ultimo minuto a causa di un tremendo mal di denti che aveva colpito Freddie Mercury.
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