giovedì, marzo 31, 2022

Marzo 2022. Il meglio del mese


A un quarto dell'anno buone cose con gli album di Graham Day, Miles Kane, Hoodoo Gurus, Yard Act, Elvis Costello, JP Bimeni and the Black Belts, Shirley davis and the Silverbcaks, Dedicated Men of Zion, Electric Stars, St.Paul and the Broken Bones, Abiodun Oyewole e Diasonics
Mentre tra gli italiani Bebaloncar, Temporary Lie-Cesare Malfatti e Georgeanne Kalweit, Organ Squad, Dear, Bebaloncar, White Seed, Tin Woodman, Alternative Station, Massimo Zamboni, Dear, Agape e Path


GRAHAM DAY - Master of none
Decine di album e di esperienze alle spalle per quaranta anni sulla scena.
The Prisoners, Planet, Solarflares, Graham Day and The Forefathers, The Gaolers The Mighty Caesars, The Buff Medways, Senior Service.
GRAHAM DAY rimane uno dei migliori songwriters inglesi, da sempre in disparte, dispensa a suo piacimento perle di rara bellezza.
Per la prima volta lo fa da solista, suonando tutto, dalla chitarra al basso, Hammond, percussioni, sitar.
I brani, concepiti originariamente per il nuovo dei Gaolers sono stati completati durante il lockdown e vedono la luce ora in un tripudio di garage beat, ruvido rhythm and blues, Kinks, Who, Pretty Things, Small Faces, melodie beatlesiane ovvero l'anima che fece grandi i Prisoners.
Dodici brani nel classico, unico, inimitabile stile Graham Day.
Semplicemente super!!!

HOODOO GURUS - Chariot of the gods
Mancavano da 12 anni ma l'attesa è ripagata da un formidabile album di rock n roll/beat nella migliore tradizione della band australiana. Ci sono ispirazione, energia, tiro, grandi canzoni e melodie, attitudine da vendere.
Super.

SHIRLEY DAVIS ANd the SILVERBACKS - Keep on keepin on Accompagnata dalla band spagnola dei Silverbacks la grande voce americana sforna un eccellente album di vintage soul funk, perfettamente suonato e dal sound fresco e moderno, nonostante i riferimenti classici.
Stupende le canzoni, arrangiamenti eleganti e raffinati, un vero gioiello old style.

DEDICATED MEN OF ZION - The Devil Don't Like It
Spettacolare album che unisce voci e armonie gospel a rhythm and blues e funk. Un sound molto crudo e ruvido, condito da una maestrìa esecutiva raffinatissima.

BOO RADLEYS - Keep on with falling
Torna dopo 24 anni dall'ultimo album una delle band più sottovalutate del Brit Pop che con "Wake upBoo!", nel 1995, ebbe un attimo di popolarità per poi tornare a vagare nel sottobosco, lasciando comunque sei album dignitosi. Il nuovo lavoro li vede privi del leader e pricipale compositore Martin Carr e si sente...comunque un discreto lavoro ricco di melodie alla Beach Boys, il buon vecchio Brit Pop, buone canzoniche li porta a una piena sufficienza.

JUDI JACKSON - Grace
Molto bello questo esordio per la vocalist americana. Produzione di Tommaso Colliva (membro dei Calibro 35 e dietro a buona parte della discografia degli Afterhours ma anche con Muse, Franz Ferdinand e decine di altri), arrangiamenti orchestrali di Davide Rossi (ex Statuto e ora con i Coldplay), band di pura eccellenza.
Voce superba, sound che abbraccia buona parte dello scibile "black" (funk, soul, hip hop soul, rhythm and blues, pop, disco, jazz, crooning). Un album da assaporare con attenzione.

ORGAN SQUAD - One
Esordio con il botto! Sei brani potentissimi che attingono dalla tradizione mod beat, quella che va dai Creeps ai Prisoners, in cui a un sound di ispirazione 60's si affianca un Hammond arrembante alla Brian Auger, chitarre e melodie power pop e una ritmica compatta e precisa. E con canzoni di primissima qualità compositiva.
Un gioiello.
Per ordinarlo: organsquad@gmail.com
https://www.facebook.com/organsquad.garagebeat

BEBALONCAR - Suicide lovers
Scanna è un personaggio che da lungo tempo calca i palchi della scena musicale italiana (dagli Ugly Things ai Primeteens, Sciacalli, Bohemians, Pamela Tiffins oltre ad essere protagonista di numerose altre iniziative nell'ambito della scena di derivazione Sixties italiana). Il nuovo progetto lo coglie ispiratissimo alle prese con un sound tenebroso che abbraccia psichedelia, retaggi beat, shoegaze, Velvet Underground (e di riflesso i Jesus and Mary Chain meno abrasivi) , folk psichedelico.
Un gioiello che riflette luci opache che conquistano al primo ascolto.

A TEMPORARY LIE with GEORGEANNE KALWEIT - s/t
Un album di grande fascino, dolcemente decadente (nell'accezione che si usava per nomi come Roxy Music o Japan, al cui mood e approccio estetico il disco si avvicina). Canzoni perfettamente equilibrate, avvolgenti, sinuose, con un tocco blues in sottofondo. Cesare Malfatti (LA CRUS - THE DINING ROOMS) e Georgeanne Kalweit (DELTA V - THE KALWEIT PROJECT) sono affiancati da una lista di collaboratori di grande livello e soprattutto gusto, come Fabio Rondanini (CALIBRO 35, AFTERHOURS, SILVESTRI) alla batteria, Roberto Dell’Era (AFTERHOURS, THE WINSTON) al basso e Raffaele ”Rabbo” Scogna (DIODATO, NIC CESTER, SELTON) alle tastiere. Gli otto brani sono semplicemente uno più bello dell'altro e questo album entra prepotentemente tra le migliori uscite dell'anno.

BUZZARD BUZZARD BUZZARD - Backhand Deals
Buon esordio per la band gallese che si lascia avvolgere dagli anni 70 di Queen, TRex, Wings, Fleetwood Mac, divertendo con brani frizzanti e saltellanti.

BODEGA - Broken equipment
La band new yorkese torna con un album in cui combina punk rock (dalle parti dei Buzzcocks), power pop, post punk, chitarre scarne, brani semplici e diretti. Molto piacevoli.

LOOP - Sonancy
La band inglese mancava dallo studio di registrazione da 30 anni. Nel 2013 la reunion che solo ora si concretizza in un un nuovo lavoro discografico con un sound che rimane acido, percussivo (quasi tribale), brani ipnotici. Entrano a gamba tesa nella nuova scena post punk, riuscendo a dire ancora qualcosa di originale e personale, con un piglio solenne e autorevole.

ABORTED TORTOISE - A Album
Punk rock tirato che sconfina talvolta nel primo hardcore per la band australiana. Niente di eclatante ma un ascolto lo merita.

THE SUTTLES - Stories
La band parigina torna al '77. Punk rock serrato e minimale, diretto, distorto, abrasivo tra Sham 69 e Buzzcocks. Efficace, potente, perfetto.

COCONUT PLANTERS - Upset Hopes
Potentissimo esordio a base della classica miscela Epitaph (dalle parti dei Bad Religion) di tiratissimo, frenetico, anfetaminico hardcore melodico. Suonato benissimo e con suoni che rasentano la perfezione. Dodici brani ai cento all'ora con un solo intermezzo reggae e ballata conclusiva a rallentare la corsa.
Un grande lavoro!

BINKER AND MOSES - Feeding the machine
Spiritual jazz, elettronica, sperimentazione, funk estremo.
Un connubio di fruizione estremamente difficile e poco malleabile ma di grande interesse. Solo per "iniziati".

LADY WRAY - Piece of me
Secondo album di buon soft soul con pennellate RnB, gospel e un'anima hip hop in sottofondo mai invasiva. Grande voce e buoni arrangiamenti.

KENDRA MORRIS - Nine lives
Quarto album per la cantante New Yorkese, a 10 anni dall'esordio. Si viaggia sui binari di un funk soul intriso di pop, con qualche sguardo alla migliore disco e venature blues.
Sound fascinoso che merita un ascolto.

STEREOPHONICS - Oochya!
La band gallese riprende brani rimasti nel cassetto e mai incisi. Si americanizza e parecchio spostandosi verso un sound tra Springsteen, Tom Petty e Pearl Jam che li snatura e rende anonimi. Un brutto disco.

THE SUNCHARMS - Distant lights
Affascinante jingle jangle sound da Chicago, dove alle suggestioni Sixties si aggiungono un gusto shoegaze, dream pop e Brit Pop. Ad avvolgere il tutto il mantello protettivo dei Velvet Underground che rendono meno leziosi e più minacciosi l'approccio e l'attitudine sonora. Intrigante e psichedelico.

https://sundayrecords.bandcamp.com/album/distant-lights

ROBERTO ANGELINI e RODRIGO D’ERASMO - Songs in a conversation
Un sentito omaggio a Nick Drake a 50 anni dall’uscita del suo ultimo lavoro discografico Pink Moon, al fine di tramandarne e far conoscere ai giovani musicisti la sua eredità artistica e poetica. Intento perfettamente riuscito, grazie a un approccio attuale e moderno che, nel contempo, conserva le peculiarità espressive e compositive del grande cantautore inglese. Arrangiamenti eleganti, esecuzione magistrale da due navigati musicisti del panorama nostrano. Un bel disco.

ARPIONI - Les jeux sount faites
Torna la ska band bergamasca a 15 anni dal precedente album. Circondati da un nutrito stuolo di ospiti, tra cui Daniele Coccia Paifelman (Il muro del canto), Elio Biffi (Pinguini tattici nucleari), Picchio (Banda Bassotti), Dr. Ring Ring e Andrea Mei, inanellano dodici brani travolgenti che oltre ai classici ritmi in levare spaziano in suoni latini, nella canzone d'autore e folk italiana, il tutto condito da sapori soul. Uno splendido ritorno.

MASSIMILIANO GALLO e JULITHA RYAN - Diamond sky
Scritto e registrato nel 2017 tra il Cilento e la Calabria, durante un tour della cantautrice australiana, composto dal polistrumentista Massimiliano Gallo, riportato alla luce da Dugald Jayes e masterizzato da Hugo Race, "Diamond sky" è un album con 5 lunghi brani, dalle atmosfere sospese, oscure, dolenti, malinconiche. Lo sguardo è alla poetica sonora e lirica di nomi tutelari come Nick Cave o Mark Lanegan, con un'anima blues e PJ Harvey dietro l'angolo. Affascinante e conturbante.

PALE DAWN - Opera omnia
Brillante meteora del panorama neo sixties italiano degli anni 80, costola uscita dalla scissione dei Technicolour Dream, i romani Pale Dawn vissero una breve vita artistica che culminò in un 45 giri per la High Rise di Federico Guglielmi, nel 1987. Poi una serie di nuovi tentativi discografici, purtroppo finiti malamente. Rimasto un nutrito bagaglio di incisioni inedite giunge una benvenuta ristampa di tutto quanto è stato prodotto, inclusi nove demo tape di ottima fattura e qualità. Il sound, molto originale e personale, si sposta da umori freakbeat ad atmosfere psichedeliche di gusto quasi proto prog. Ristampa essenziale per i cultori del genere.

SPIRALE - Spirale
Preziosa ristampa di un album oscuro del 1975, tra jazz, fusion, prog (a tratti vicino ai Colosseum), con musicisti poi assurti a gloria in ambito jazz (vedi il batterista Giampaolo Ascolese o il saxofonista Giancarlo Maurino). Come spesso accadeva all'epoca la tecnica è pazzesca e l'apertura mentale e artistica incredibile.

MAGIC JUKEBOX - Crazy trip
La band veneta si avvale di musicisti dalla lunga esperienza e con le radici nella prima scena punk italiana, a cavallo tra gli anni 70 e 80. E da quei semi trae linfa vitale per un album in cui confluiscono l'attitudine iconoclasta del punk rock 77, un gusto Crampsiano (vedi la spettrale cover di "Tainted love" di Gloria Jones), rock 'n' roll scarno e distorto, proto punk e post punk. Molto originali e coinvolgenti.

LE MUFFE - Down down down
Al terzo album la band bergamasca conferma tutta la sua verve iconoclasta con 10 nuovi brani all'insegna di un garage punk insolitamente senza chitarra ma che non perde un briciolo di potenza ed efficacia.
Vicini a riusciti esperimenti come Screamers e Archie and the Bunkers, tiratissimi, a tratti quasi Crampsiani. Ottimo lavoro!

THE BLOKES - Same old stories
La band romana si esprime con un linguaggio semplice e diretto. Street punk tra Exploited, Cockney Rejects,Cocksparrer, Infa Riot, sound arrembante, ritmiche serrate, chitarre potenti, voce roboante, testi stradaioli. Una summa perfetta che non fa progionieri. Un album fresco e devastante. Finalmente!

AA.VV. - All Turned On! Motown Instrumentals 1960-1972
Godibilissima compilation con 24 brani strumentali targati Motown. Da Stevie Wonder ai Funk Brothers, i San Remo String Orchestra, i Crusaders è puro divertimento e qual che tonnellata di groove.

ASCOLTATO ANCHE
KING HANNAH (duo inglese, folk blues acustico dal taglio psych. Interessanti), MARY J.BLIGE (elegante hip hop soul, produzione top, grande voce, gradevole), THE MYSTERINES (alt rock/shoegaze da Liverpool, un po' troppo greve e dark), KAINA (sweet nu soul da Chicago, buono), BAMBARA (post punk darkeggiante dagli Usa, trascurabile), JAZZ DEFENDERS (discreto album jazz soul).

LETTO

JOHN LURIE - The history of bones
Un'autobiografia che rivela un personaggio incredibile, passato in mezzo ad avventure di ogni genere, sia artistiche (dai Lounge Lizards all'attività di attore con Benigni, Scorsese, Tom Waits etc) che umane e personali (dipendenze varie, la vita nella New York devastata e violentissima dei 70).
Poi la malattia e il forzato stop musicale, la pittura e tanto altro.
John ha un auto ironia incredibile, con la quale ci fa uscire ridendo da situazioni drammatiche e disperate, da tour e concerti non pagati, da storie di "roba", nottate estreme all'ennesima potenza, disastri sentimentali, violenza e tanto altro.
Si toglie un po' di sassolini dalle scarpe rimettendo in riga mostri sacri come David Byrne, Jim Jarmusch o Tom Waits che non ne escono troppo bene e scrive un libro da consegnare al top dele autobiografie musicali.

FEDERICO GUGLIELMI - Be my guru
Come sempre la penna di Guglielmi ci consegna un libro esaustivo, completo, competente (un pregio necessario quando si tratta un genere o la storia di un gruppo), sull'ambito relativo agli anni 80 e 90 del Rock Australiano, quelli in cui la scena diede il meglio di sé.
Mettendo insieme le numerose recensioni che dedicò, in tempo reale, ai dischi e alle band, uno sguardo alla vicina Nuova Zelanda, discografie dettagliate, interviste ai protagonisti e tante altre notizie e curiosità. Da Birthday Party a Hoodoo Gurus, Celibate Rifles, Lime Spiders, Chills, Hard-Ons etc etc, l'essenziale c'è tutto!

MATTIA DOSSI - Educazione Skinhead
Esilarante, talvolta in maniera travolgente (vedi l'episodio "Jimmy"), serie di tavole dedicate alle disavventure alcoliche, concertistiche, sentimentali, rissaiole di uno skinhead (che, pare, assomigli molto all'autore, attivo da tempo nella scena).
Artisticamente vicino al tratto di Zerocalcare ma molto personale.
Libretto preziosissimo e pressochè unico.
"L'arte prodotta dagli skinhead non ha ancora ricevuto gli approfondimenti che merita, come invece è avvenutoper quella nata negli ambienti contigui, a partire dalla scena punk".
(Flavio Frezza - Crombie Media)

NICK HORNBY - Tutta un'altra musica
Romanzo minore ma ugualmente azzeccato per l'autore di gioielli (irripetuti) come "Alta fedeltà" e "Febbre a 90".
L'ossessione per un musicista scomparso dalla circolazione è il pretsto per distruggere una relazione che durava da quindici anni.
Ma un colpo di scena gustoso e inaspettato (e geniale) spariglia le carte e indirizza il racconto in una direzione imprevedibile.
Taglio divertente e divertito ma molto amaro (quasi disperato, a tratti) e malinconico.
In mezzo le idiosincrasie di "noi" malati di musica e una dotta citazione al mondo Northern Soul.
Molto gradevole e leggero.

VARI - The Cure. Tutti gli album

Piacciano o meno i CURE rappresentano uno dei gruppi più significativi e importanti usciti dalla scena degli anni Ottanta.
Tanti album di primaria importanza, altri meno riusciti ma una personalità unica e un suono distintivo che ha creato un vero e proprio genere/filone.
Federico Guglielmi è il curatore di questo testo (già uscito come speciale di "Classic Rock") in cui sonoraccolte recensioni, interviste, dichiarazioni, aneddoti, curiosità sulla band di Robert Smith.
Oltre a Guglielmi firmano i pezzi Eddy Cilia,Beppe Badino, Giancarlo Turra, Michele Benetello, Piergiorgio Brunelli, Marco Zatterin, Alessandro Andolina, Carlo Villa.
La discografia della band è accuratamente vagliata, album dopo album, l'apparato iconografico stupendo con foto classiche ma soprattutto rare e inusuali.

COSE VARIE
° Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it (per cui curo ogni settimana un TG video musicale - vedi pagina FB https://www.facebook.com/RadiocoopTV/).
° Ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà"
° Ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
° Ogni sabato un video con aggiornamenti musicali sul portale https://www.facebook.com/goodmorninggenova
° Nel sito www.goodmorninggenova.org curo settimanalmente una rubrica di calcio "minore".
° Periodicamente su "Il Manifesto" e "Vinile".

IN CANTIERE
E' uscito il nuovo album dei NOT MOVING LTD "Love Beat" per Area Pirata con otto inediti e una cover
Si trova nei negozi, ai nostri concerti e qui:
http://www.areapirata.com/dettaglio.php?cod=5490


E' uscito in tutte le librerie il libro "Soul. La musica dell'anima" per Diarkos.
Qui i dettagli: https://tonyface.blogspot.com/2022/01/antonio-bacciocchi-soul-la-musica.html


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