giovedì, aprile 02, 2020
Edoardo Bennato - Uffa Uffa / Sono solo canzonette
Con una mossa a sorpresa e assolutamente originale (ed inaudita) EDOARDO BENNATO nel 1980 pubblica due album a distanza di 15 giorni l’uno dall’altro, sfidando ogni elementare regola commerciale.
“Sono solo canzonette”, concept ispirato a Peter Pan (più canonico ed in linea con le precedenti produzioni tra rock n roll classici come la title track, “Il rock di Capitan Uncino” e “Rockoccodrillo” e ballate come la stupenda “L’isola che non c’è”) gli tributerà un successo enorme e riscatterà lo sconcerto di fronte allo spiazzante “Uffà uffà” (uscito pochi giorni prima) caratterizzato da una serie di stranissimi brani, dall’iniziale “Li belli gladioli” a cappella al sarcastico “Sei come un juke box”, il doo woop di “Così non va Veronica”, gli strambi blues “Allora avete capito o no?” e “Che combinazione”, la sghemba e isterica “Restituiscimi i miei sandali” e la conclusiva title track antimilitarista hardcore punk (primo caso in Italia !) con i Gaznevada.
I due album venderanno (insieme) un milione di copie.
La copertina di "Uffà Uffà" è opera di Tony Esposito.
In entrambi gli album una pletora di grandissimi musicisti, da Ellade Baldini a Tony Esposito, Tony Cercola, Paolo Donnarumma, Enzo Avitabile, Lucio Bardi, Ernesto Vitolo.
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Grandissimo! Doppietta fenomenale, li ho ancora tutti e due, presi all'epoca, probabilmente, ricordando i tempi di reazione di allora, già nel 1981. Uno da me l'altro da mio fratello. Uffa uffa il suo momento migliore, e Allora avete capito o no, per me il suo pezzo più bello, extra-groove. Così come quello che segue sul lato B
RispondiEliminaBennato negli anni 70 era amatissimo. In Uffa Uffa si parlava di green economy 30 prima che diventasse un argomento a agenda mondiale. Un musicista d'avanguardia, a uno che nel 75 piazza un pezzo come Affacciati Affacciati cosa gli vuoi dire?
RispondiEliminaCharlie
Era un grande, poche balle. I dischi pubblicati in quel periodo erano di un bellezza fuori dal normale, un vero pugno sui denti. Poi i musicisti che ci suonavano? Diciamo niente? Era un pazzo. Mi ricordo un concerto al teatro fraschini di Pavia, strapieno, con lui chitarra, tamburello, kazoo e il grande Roberto ciotti al dobro! Fantastico. Gallo, dovrei avere ancora su una bella tdk c90, tutto il concerto registrato di sfroso.
RispondiEliminaCome inviato di Radio X?
EliminaCercala, il tempo adesso non manca. Così appena ci si potrà rivedere ma la presterà.
Come una volta, ci prestiamo le cassette
Oh già....no,era una piratata dalla platea. Radio x arriverà dopo.
RispondiEliminaDouble shot per il Bennato migliore (i primi 7 album!)e il flirt con la nuova scena punkrock italiana (Gaznevada in UffaUffa)..magistrale.
RispondiEliminaQui il video
https://www.youtube.com/watch?v=UOMzjKayKbo
C
un saluto a tutti gli isolati d'Italia
Sono i suoi ultimi album interessanti. Poi è incominciato il declino. Qualcosa di bello qua e là ma poca roba. Ma questi e TUTTI gli album precedenti sono capolavori della musica italiana.
RispondiEliminaAssolutamente d accordo con te,li ho ascoltati entrambi in diretta quando sono usciti. Ew
EliminaHai ragione. Aveva buttato sul tappeto verde il meglio che usciva da quella fucina di Napoli, imbastardita con gli americani che bazzicavano dalle parti del porto e di bagnoli. Quindi il mediterraneo che scopa a con l'america del blues e del rock'n'roll. Poi è finito a fare canzoncine di maniera. Sinceramente non ne ricordo una che è una.
RispondiElimina"Sembra ieri" è un album che merita l'ascolto.
RispondiEliminaUna rivisitazione in chiave più elettrica di alcuni suoi classici, con la stessa rabbia di un tempo, stemperata da una vena di malinconia: "Cantautore" su tutte.
Un saluto.