venerdì, novembre 29, 2019

Novembre 2019. Il meglio



Ultimi scampoli del 2019, tanti titoli in gara per il top dell'anno:
Specials, Dream Syndicate, Iggy Pop, Michael Kiwanuka, The Beat, Joe Jackson, Bob Mould, Paul Weller, Ride, la compilation 3X4, PP Arnold, Nick Cave, Avery R. Young, Chris Robinson Brotherhood, Oh Sees, Limboos, Fontaines DC, Kate Tempest, Philip Bailey, Liam Gallagher, Durand Jones and the Indications, Soul Motivators, Sleaford Mods, Suzi Quatro, Juliana Hatfield, Tanika Charles, Mavis Staples, Hugo Race Fatalists, The Raconteurs, Hannah Williams and the Affirmations, Gospelbeach..

In Italia Winstons, Daniele Silvestri, Julie's Haircut, Massimo Volume, Cesare Basile, Piaggio Soul Combination, Giuda, Oscar, Vinicio Capossela, Yum, Giulio Casale, I Rudi, Minis, London Underground, Ifriqiiyya Electrique, Oscar, Doubling Riders, Homesick Suni, Ophiuco, Zac, Massimiliano LaRocca, Aldi dallo spazio, No Strange, Manuel Agnelli


MICHAEL KIWANUKA - Kiwanuka
Un'enciclopedia black soul in cui convergono nel modo più moderno e progressivo possibile alcuni tra i principali referenti, da Curtis Mayfield a Gil Scott Heron, Marvin Gaye, Bill Withers. Il tutto shakerato con ampie dosi di gospel, blues, soul, jazz, una voce di prima qualità, arrangiamenti super cool. E se i riferimenti sono classici e apparentemente scontati, c'è l'approccio, del tutto attuale (anzi, con uno sguardo al futuro), a rendere questo album speciale e a issarlo nel luogo più alto delle produzioni di “musica nera” dell'anno. Non dimenticando testi attenti all'aspetto sociale (la stupenda Hero è dedicata all’attivista americano Fred Hampton ucciso dalla polizia nel 1969) e all'attualità.
Rolling with the times, don't be late!
Tra le vette del 2019.

SHAWN LEE - Shawn Lee rides again
Uno di quei nomi poco conosciuti ma che è in giro da decenni come compositore cinematografico e televisivo (da "Ocean's Thirteen", "The Getaway", "CSI") e collaborato con una miriade di artisti da Amy Winehouse a Lana Del Rey ai suoi AM. Il nuovo album è un bellissimo mix di soul, blues, country, melodie alla Beach Boys, grandi canzoni e tanto groove.

JEFF LYNNE'S ELO - From out of nowhere
Il tanto atteso nuovo album dei Beatles riuniti dopo 50 anni ne conferma la classe e non delude le aspettative.
I suoni sono moderni, gli arrangiamenti adeguati all'attualità, c'è la voglia tipicamente McCartneyiana di piacere al pubblico più vasto ma si sentono i classici timbri chitarristici di George, le melodie Lennoniane, il preciso drumming di Ringo, lo stile compositivo della coppia di autori più famosa di sempre.
Un misto di nostalgia e di voglia di essere ancora al passo con i tempi.
Bravi BEATLES!
E bravo JEFF LYNNE a riprodurne in modo così fedele quello che sarebbe stato il loro sound nel 2019.

JULIANA HATFIELD - Sings the Police
La grande cantautrice pop grunge americana prosegue (dopo quello, scarso e bizzarro, dedicato a Olivia Newton John), il suo percorso di omaggio ai nomi che più l'hanno influenzata artisticamente con un tributo ai Police. Molto riuscito, divertente, con versioni personali, ruvide, sensuali.

BECK - Hyperspace
Non sempre Beck indovina l'album giusto.
Ma nei 25 anni di attività discografica ha sempre saputo osare e guardare avanti.
Al nuovo "Hyperspace" collabora PHARELL WILLIAMS, personaggio geniale, cool, innovativo.
Il risultato è un album particolare, etereo, intensamente psichedelico, nella più moderna delle accezioni.
Comunque interessante(soprattutto per chi mastica di produzione e affini).

MANUEL AGNELLI - An evening with...
Stimo molto il musicista e artista MANUEL AGNELLI.
Ha scritto grandi brani, eccellenti album, fatto belle cose.
"An evening with..." è un estratto del tour che ha fatto in compagnia di Rodrigo D'Erasmo in vari teatri italiani, in chiave semi acustica, riprendendo brani di Afterhours e di varie band amate. Gli undici brani contenuti sono esemplificativi della capacità di fare rivivere episodi classici degli Afterhours a fianco di altri di Tom Waits, Lana Del Rey, una splendida "Shipbuilding" di Robert Wyatt, una riuscita "A perfect day" di Lou Reed.
CLASSE.

MATT MALTESE - Krystal
Soavemente 60's pop, un portamento mellow soul, atmosfere psichedeliche, uno sguardo a Donovan e a certo brit pop.
Molto intrigante.

MONOCHROME SET - Fabula Mendax
Un buon lavoro prosegue la lunga saga della band inglese. Un concept di livello più che dignitoso, interessate e con il classico marchio di fabbrica chitarristico e obliquo.

SWANS - Leaving meaning
Brani ipnotici, solenni, epici, declamati, sciamanici, con un'impostazione soffusa, sinuosa, sotterranea. e lugubri ballate molto vicine al classico mood alla Nick Cave, che tengono con il fiato sospeso. Affascinante, avvolgente, bello.

EMINENT STARS - Bumpin on
La band olandese firma il secondo album, intriso di amore folle per il sound di New Orleans, declinato in salsa soul e funk, una voce alla Joe Cocker, ottimi brani e grande tiro.
Consigliato!

NEIL YOUNG - Colorado
Sferraglia e deraglia con i Crazy Horse nel suo 39° album il grande Neil. Nulla di nuovo sotto il sole. Ma chi lo vuole? Lui ha già sperimentato e cambiato tanto. Qui c'è la solita classe, il solito approccio grezzo, crudo, sincero. E ciò è sufficiente.

AA.VV - Note di viaggio
Omaggio alle canzoni di Francesco Guccini con la produzione di Mauro Pagani. Si salvano poche cose: Manuel Agnelli, una buona Elisa, Carmen Consoli, Samuele Bersani con Luca Carboni. C'è LUI, Guccini con un inedito che "canta" con voce flebile e stanca, lasciando un velo di tristezza.

NO STRANGE - Mutter Der Erde
Omaggio a Jutta Nienhaus, recentemente scomparsa, cantante degli Analogy, tra le migliori band psichedeliche attive in Italia nei 70.
E ulteriore conferma dell'unicità del gruppo torinese, attivo da decenni, interprete personalissimo di un sound che attinge dai più profondi meandri della psichedelia, contaminandola con radici etniche, folk, suoni orientali, riferimenti a nomi storici come i Popol Vuh.
Unici interpreti di un suono che preservano nel migliore dei modi, portandolo avanti con un'impronta distintiva.

LIFE IN THE WOODS - Blue
Cinque brani (prodotti da Gianni Maroccolo) di presentazione per il giovanissimo trio romano.
Un biglietto da visita di primissima qualità tra suggestioni psichedeliche, hard rock di sapore Led Zeppelin (di cui riprendono anche l'anima folk), un'anima rock blues e grandi capacità tecniche e compositive.

ALEX CREMONESI - La prosecuzione della poesia con altri mezzi
Algido, solenne e rigoroso nel suo viaggiare in trame elettroniche minimali che abbracciano voluttuosi riferimenti alla canzone d'autore (Ciampi, Bindi, Tenco). Nutrito il parterre di ospiti che ne nobilitano il già ampio spessore, da Mauro Ermanno Giovanardi a Mara Redeghieri, Luca Leziero, Lagash, Cesare Malfatti, Edda, Stefano Ghittoni, Howie B, tra i tanti. Un lavoro unico e personalissimo, testi interessantissimi.

AYAHUASCA - Naad
Interessantissimo esordio per la band emiliana. Partendo da un mood caro a band come Jefferson Airplane, da riff psichedelici che flirtano con il rock blues dei Cream, si addentrano in territori stoner psichedelici con estrema maestria. Ottimi brani, sound perfettamente inquadrato, esecuzione eccellente.

DUE - s/t
Luca Lezziero e Stefano Giovannardi vantano una lunga amicizia e un continuo incrociarsi in progetti artistici paralleli. Finalmente nasce l’opportunità di una collaborazione fattiva, appunto, in “due”. Partorendo un album di sapore elettronico, ricco di idee, sperimentazione e che guarda agli anni 80 e 90, con un approccio sospeso e decadente (come bene insegnarono i Japan di David Sylvian e le prim opere soliste di John Foxx). Il risultato è affascinante e avvolgente. Ottimo album.

GO CANNIBAL - Go!
Tre facce note della scena punk n roll italiana scartavetrano, in questa nuova avventura, strumenti e apparati uditivi con quindici brani minimali, diretti, gracchianti che guardano al garage punk come agli Mc5. Nessuna leziosità, raffinatezza o indulgenza in fiori e colori. Solo un micidiale tiro di puro e semplice rock n roll, quello primitivo, crudo, vero e sincero. Go Cannibal Go!!!

LE CAROGNE - TuttiFuzzy
L'irriverente band pisana approda, dopo un singolo d'esordio, ad un album con quattordici brani tiratissimi tra punk, hardcore, street hard rock. Tra TurboNegro, Skiantos (c'è un forte elemento che riporta al cosiddetto "Rock 80" italiano, dai Luthi Croma alla band di Freak Antoni) e il primo hardcore americano. Ruvidissimi, cattivi al punto giusto, grezzi e sguaiati. Perfetti!

TONI CRIMINE - s/t
L'irriverente band pisana approda, dopo un singolo d'esordio, ad un album con quattordici brani tiratissimi tra punk, hardcore, street hard rock. Tra TurboNegro, Skiantos (c'è un forte elemento che riporta al cosiddetto "Rock 80" italiano, dai Luthi Croma alla band di Freak Antoni) e il primo hardcore americano. Ruvidissimi, cattivi al punto giusto, grezzi e sguaiati. Perfetti!

BACKDOOR SOCIETY - I'm not important to you / So confused
La band piacentina mette a segno un altro perfetto centro nel bersaglio. I due brani del 45 giri in prezioso vinile proseguono il loro cammino nell'universo affascinante dei 60's, tra garage beat e Dutch sound, con una potenza espressiva di primissima qualità e capacità esecutive di altissimo livello (che si palesano perfettamente dal vivo).

UGLY SOUNDS - They can't go home / All of those days
Il terzetto sardo (con ex membri dei mitici Rippers) alle prese con un poderoso garage punk, grezzo e ruvido ma che sembra guardare anche alla lezione indimenticabile di una band come i Modern Lovers. Il risultato è un 45 giri di grande impatto e decisamente affascinante.

ASCOLTATO ANCHE:
JOE HENRY (ballate scure, intensissime, invernali. Un bel disco), RAFAEL SADIQ (sempre molto vicino a Prince, tra funk, nu soul e funk pop), KIZZY CRAWFORD (pop jazz soul molto gradevole), CARMEN LUNDY (jazz pop soul raffinato), DALATA (soul/lounge/latin jazz. Molto gradevole), BLICHER HEMMER GADD (un live di Hammond jazz lounge molto gradevole e suonato da maestri dello strumento), CHARLY BLISS (palloso e sciapo pop punky rock), KELE (ex voce dei Bloc Party, album discreto di funk/hip hop/contaminazioni varie), FRAN (catatonico rock cantautorale), RANDY MULLER (buon soul disco funk. Leggero e godibile)

LETTO

PETE TOWNSHEND - The age of anxiety
L'autobiografia di Pete Townshend, "Who I Am", uscita nel 2012 aveva deluso parecchio.
Un'occasione persa.
Ora Pete torna con un nuovo sforzo letterario che sviluppa un'opera (la più volte annunciata ma mai del tutto terminata "Floss") che contempla anche una trasposizione musicale e teatrale (a tempo indefinito, visti i prossimi impegni degli Who tra nuovo album e tour nel 2020).
"The age of anxiety" è un romanzo complesso, una storia torbida e concettuale in cui si dipanano trame familiari, tradimenti, intrecci sentimentali e sessuali, raccontati in prima persona da Louis Doxtader, alter ego dell'autore.
Ampi e frequenti i riferimenti autobiografici con elementi riconducibili a TOMMY, QUADROPHENIA, e LIFEHOUSE e altri momenti nella vita artistica di Pete e Who che il fan più accanito saprà riconoscere.
Interessante, intrigante, scritto bene, pur se talvolta prolisso e perso in meandri poco coinvolgenti.
E' un'opera di PETE TOWNSHEND e come tale oggetto di fascinazione per chi ama la sua musica e la sua arte ma oggettivamente non irresistibile.

PABLITO EL DRITO - Diversamente pusher
Un libro che affronta nel modo migliore un argomento particolarissimo: lo spaccio di sostanze curato dai "battitori liberi", lontani dal circuito mafioso, indipendenti, con un'etica personale non esclusivamente utilitaristica.
I pusher (anonimamente, ovviamente) raccontano le tecniche, le modalità, le particolarità di un mondo di cui si parla il più delle volte a vanvera e per "sentito dire".
"Sono racconti di donne e uomini che hanno vissuto o vivono tuttora nel milieu della droga, consumandola ma soprattutto vendendola, cercando di hackerare o aggirare le regole del sistema mafioso".
"Testimonianze che palesano odio per la gerarchia, per le ipocrisie dei benpensanti, per il comando, lo sfruttamento, la violenza".
Il tutto contestualizzato ad una SOCIETA' DROGATA che cerca disperatamente di "aumentare le proprie performance, in uno scenario turbocapitalistico che impone di essere sempre "preso bene", attivo, positivo", "sul pezzo".
Dove è necessario essere sempre connesso e iperveloce dove tutto funziona sette giorni su sette, 24 ore su 24 e dove è indispensabile riuscire a stare dietro ai tempi delle macchine".

DAVIDE SAPIENZA - Attraverso le terre del suono
Abbandonato temporaneamente l'ambito strettamente musicale, vi ritorna con un nuovo libro, “Attraverso le terre del suono” (Edizioni Underground?), in cui traccia un percorso immaginario, raccogliendo articoli, preziose interviste, approfondimenti e altri scritti dal suo passato.
Mettendo in fila una serie di calibri di enorme portata, dal concerto a Zurigo di Bruce Springsteen del 1980 (del quale non leggiamo una banale recensione ma un romantico quanto divertente e appassionante resoconto del viaggio di due 17enni a uno dei loro primi grandi concerti), a Pete Townshend, Syd Barrett, i Beatles di “Abbey Road”, le parole di Daniel Lanois e ancora Brian Eno, Robert Wyatt, gli U2.
Davide Sapienza è uno che cammina e pure tanto. Ora ci ospita in questo suo viaggio, pieno di sorprese, di passione, di anima, di cuore.

ZERO CALCARE - La scuola di pizze in faccia del professor Calcare
Confesso di non avere mai avuto troppa dimestichezza con il mondo del fumetto, di cui so poco o nulla.
Solo di striscio con quello di ZERO CALCARE di cui apprezzo militanza, idee e impegno.
Il nuovo libro raccoglie storie, racconti, recensioni a fumetti già usciti su vari siti, sul suo blog e sulla carta stampata più alcuni inediti.
Digiuno di questo ambito mi sono divertito tantissimo (talvolta letteralmente alle lacrime), apprezzando, con il profondo del cuore, le modalità con cui affronta una serie di problematiche contingenti, dal nostro neo fascismo alla guerra dei Curdi per avere un luogo in cui vivere liberamente.
In mezzo il suo visionario, irridente, INTELLIGENTE approccio alla REALTA'.
Credo che seguire Zero Calcare sia propedeutico alla conoscenza di un certo tipo di questioni, affrontate con profonda cognizione di causa e con il sorriso (caustico) sulle labbra.

MICHAEL TAUSSIG - Il mio museo della cocaina
Un tragitto spietato quello percorso dall'antropologo Michael Taussig, nelle spire violente della Colombia da tempi antichi dello sfruttamento dell'oro, attraverso schiavi, terrore, impensabile degrado, alla cocaina, lentamente espansa in tutto il mondo a un costo di una crudeltà disumana e inenarrabile.
In mezzo morte, sudore, devastazione umana, un sistema di sfruttamento economico e sociale, narcos, contadini, lavoratori, miseri villaggi, alcol, morte.
Scritto con un afflato poetico e senza mezze misure, con stile, definito in maniera appropriata, Burroughsiano.
Più che interessante.

MARIO GAZZOLA / ERNESTO ASSANTE - Fantarock
Enciclopedico, dettagliatissimo viaggio (fantastico, ovviamente) tra le infinite connessioni tra immaginario fiction e il pop rock.
Ovvio grande spazio, ad esempio, a David Bowie, il cui percorso, dalle avventure di Major Tom all'epilogo di "Blackstar", via "Ziggy Stardust", è una sorta di opera completa dedicata alla fantascienza.
Ma ci sono i concept del prog, i numerosi riferimenti in ambito metal, il "Lifehouse" di Pete Townshend/Who (che preconizzava in qualche modo il concetto di Web), l'alieno Sun Ra, il kraut rock e la saga di Radio Gnome dei Gong.
Anche il nostro Lucio Dalla si è spesso speso in riferimenti fantascientifici.
Spazio anche al punk/new wave, dai Devo ai B52, Cramps, Misfits, Gary Numan fino agli Stranglers di "The meninblack" e alla space disco music (Rockets su tutti ma anche i francesi Space).
Il tutto corredato da riferimenti precisi all'ambito letterario e fumettistico.
Libro corposo (450 pagine), curioso, interessante.

VISTO

Gli anni 90 del Bar Tabacchi di via Larga Numero 8 di Filippo d’Angelo
La Milano e la Lombardia tra la fine degli Anni 80 e gli Anni 90 che crea una rete di musicisti underground che si raduna intorno a sale prove, negozi di dischi, prime incisioni discografiche e trova come punto di riferimento il Bar Tabacchi di Via Larga (in cui suonarono alcuni dei nomi destinati a fare poi la storia del rock italiano, dagli Afterhours ai Carnival of Fools, futuri La Crus, Karma, Lilith, Punkreas, Uzeda, Massimo Volume, i Golden Age (futuri BluVertigo) etc.
Decine di testimonianze, ricordi, foto, filmati.
Tra i tanti ne parlano Gianni Maroccolo, Cristiano Baldo (Il Ruvido), Roberto Binda, Massimo Pirotta (giornalista e socio del Bloom),Oreste Zurlo (Fridge Records).
Testimone diretto bassista dei Blak Vomit e anche narratore per immagini è Filippo d’Angelo.
Come sempre un interessante tassello su un'epoca andata...

200 MOTELS - Frank Zappa
Il film culto diretto nel 1971 da Frank Zappa e Tony Palmer con la partecipazione di Ringo Starr (nei panni di Zappa), Keith Moon, Pamela Des Barres (e varie altre groupies) e le Mothers of Invention, verrà ripubblicato a breve in un cofanetto con DVD rimasterizzato e un altro con contenuti speciali e inediti.
Un lavoro difficilmente intellegibile, con una trama molto flebile, una recitazione quanto meno improvvisata e discontinua, seppur girato con tecniche innovative per l'epoca.
Testimonianza di certa sperimentazione visionaria e "avanguardista" dell'epoca, folle, schizofrenica e coraggiosa.
Zappiana.
Ma sostanzialmente, al di là del rispetto per il geniale musicista, appare semplicemente un film inutile, brutto e senza alcuno spessore apparente (se si escludono le parti suonate dal vivo delle Mothers of Invention) e la gustosa curiosità di vedere le bizzarrie di Ringo e Keith Moon.

IN CANTIERE



Domenica DON LETTS a Piacenza e tanto altro.
Alle 16.30 incontro con Don Letts ad Alphaville (piazza Tempio).
Poi otto band piacentine rifanno "London Calling".
Modera l'incontro con Don Letts Marco Botti con il mio aiuto.

Info qui:
https://www.facebook.com/events/513962162784767/ .



E' uscito il nuovo 45 giri dei NOT MOVING LTD per Area Pirata Records.
Con l'inedito "Lady Wine" e la ripresa, completamente riarrangiati di "Spider" e "Suicide temple"

http://www.areapirata.com/



NOT MOVING LTD in tour

Domenica 15 dicembre: Catania "Teatro Coppola"
https://www.facebook.com/events/2326788577427615/
Venerdì 20 dicembre: Piacenza “Musici per caso"
https://www.facebook.com/events/606962163381196/
Sabato 21 dicembre: Bologna “Freakout”
https://www.facebook.com/events/535808850565048/
Domenica 22 dicembre: Torino “Blah Blah”
https://www.facebook.com/events/563096704250642/

Nel 2020 torniamo da fine febbraio a: Magenta, Varese, Prato etc etc

https://www.facebook.com/Not-Moving-L-T-D-302470280600832

3 commenti:

  1. Michael Kiwanuka! tanx Matteo White
    C

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  2. Primi 3 recensiti, breve commento personale e curiosità. Kiwanuka, tanta tantissima roba, album eccezionale. Shawn Lee, Aggiungere il "nostro" Mick Talbot tra la miriade. Ha guestato in alcuni suoi album sin dai mid 90s su Talkin loud.E poi nella sua ping pong orchestra, es. questa cover https://www.youtube.com/watch?v=qfQGdFmKuw0 . Lynne, sin da metà 70 un mio controverso amore/odio, verso la sua musica o il suo modo di produrre ed autoprodursi. Troppo lungo da spiegare qui con dito singolo su finta tastiera, poi fregherebbe un catz a te e tutti, anche a me. Nuovo album...non ho il supporto fisico, non so se lo comprerò, ma ho diversi formati di files, legali e non, e tutti suonano male, suono ovattato. Non saprei, una cosa strana. Per trasmettere un brano alla radio ho dovuto toccare equalizzatore. Album bruttissimo, brani insignificanti, scusa Tony 😀 mi piace discordare totalmente da te ogni tanto 😀 cosi come spesso concordare totalmente. Buon weekend

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  3. In realtà la mia rece su Jeff Lynne è ambigua. Nel senso che il suo didascalico proporre un ipotetico disco dei Beatles 2019 è operazione anche un bel po' inutile. Ma per me affascinante perchè suonerebbero proprio così. Ovvero nulla di particolarmente esaltante...

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