domenica, dicembre 10, 2017
Thilafushi
La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo
Maldive, il classico luogo di vacanze con mare incontaminato.
Purtroppo non solo.
Oltre ad un governo piuttosto repressivo comprende anche angoli che di incontaminato non hanno proprio nulla.
Come l'isola di Tilafushi trasformata in discarica.
Thilafushi fa parte dell'atollo di Kaafu e dista appena 7 km dalla capitale Malè.
Nacque per volere del governo locale nel 1992.
La laguna venne trasformata in una discarica per affrontare il crescente problema dello smaltimento dei rifiuti prodotti dall'industria del turismo.
Furono scavati enormi pozzi nella sabbia e lì furono confinati i rifiuti provenienti da Male e dalle altre isole abitate dell'arcipelago della Maldive.
La spazzatura viene relegata tra il mare e sottili strati di sabbia bianca, ricoperta da uno strato di detriti di costruzione e poi dalla sabbia.
Vi lavorano centinaia di immigrati senza alcuna protezione.
Arrivano fino a 330 tonnellate di rifiuti (spesso comprensivi di batterie esauste, amianto e altri particolarmente pericolosi) al giorno dalla capitale Malè e dai circa 100 resort delle Maldive.
Rifiuti che talvolta vengono sospinti sulle spiagge più rinomate.
A Thilafushi ci sono 30 fabbriche, una moschea e case per i circa 150 migranti del Bangladesh che lavorano alla discarica.
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