mercoledì, maggio 17, 2017
La S.P.A.L. in Serie A
ALBERTO GALLETTI saluta il ritorno della SPAL in serie A
Inattesa ad inizio stagione, ecco compiersi oggi una grande impresa che riporta al massimo livello del calcio italiano una grande provinciale del passato da (troppo) tempo persa nelle paludi dei campionati minori.
La SPAL è promossa in serie A.
Non solo, la promozione arriva al termine di due entusiasmanti stagioni e di un fantastico salto triplo che riporta la gloriosa società ferrarese sul grande palcoscenico calcistico nazionale.
Più o meno un anno fa, il 23 aprile 2016 con il pareggio casalingo (1-1) contro l’Arezzo, la SPAL conquistava il matematico primo posto e la sospirata promozione in serie B, dalla quale mancava da 23 anni, stagione 1992/93, giocava ancora Marco Nappi.
In mezzo tantissima serie C1, un po di C2 e due fallimenti societari, un Lodo Petrucci un ripescaggio in D per benemerenze passate e una fusione.
Ma oggi siamo qui, sconfitta a Terni e matematica promozione in serie A, forse non il massimo per la giornata, artefice di tanto insperato successo l’esordiente e quasi sconosciuto Leonardo Semplici, ingaggiato dalle giovanili della Fiorentina che nel giro di poco più di sue stagioni realizza la definitiva resurrezione della squadra spallina.
Dopo la promozione in B, arriviamo alla splendida cavalcata di questo 2016/17.
Campionato cominciato tra i ranghi (forse) con speranze di mantenere la categoria e trasformatosi via via, a suon di prestazioni sempre più convincenti in una marcia trionfale.
Il primo posto in classifica raggiunto un mese e fa e fin qui mantenuto che vale, oggi, la promozione diretta alla serie A, categoria dalla quale la SPAL manca dal 1968, 49 anni!
Fu l’ultimo di 16 campionati disputati nella massima divisione, in quella squadra un giovane Albertino Bigon, Edy Reja e il vecchio bomber argentino Oscar Massei.
So poco dell’attuale SPAL , se non che fin già da gennaio una coppia d’attacco Floccari-Antenucci mi sembrò davvero ottima per la serie B.
Beh son contento di non essermi sbagliato, che il duo abbia inciso in positivo e, credo, trascinato la squadra verso la promozione.
Di certo non mi è sembrata cambiata la passione, spesso travolgente, con la quale la città segue la squadra nei momenti migliori.
Una fila di tutto-esaurito per le ultime prestazioni casalinghe, i 3.000 del Bentegodi un lunedì sera d’inverno mi confermano quanto ho sempre saputo, e a volte anche toccato con mano, di questo pubblico numeroso e appassionato, un grande pubblico.
Anche sabato quasi duemila tifosi hanno seguito la squadra a Terni, splendida carovana speranzosa di trovare quello storico punto-promozione, che non è arrivato.
In vantaggio, con Antenucci la SPAL è stata rimontata dai volitivi rossoverdi, in piena bagarre salvezza e battuta 2-1.
Ma non importa, il Benevento stende il Frosinone al 93’ e la serie A è una certezza!
Non ritroveranno più niente di quello che lasciarono quasi cinquant’anni fa quando salutarono la massima serie per l’ultima volta.
Il calcio è cambiato, il mondo è cambiato, soldi, tv, social media , leggi sulla sicurezza negli stadi assurde, tutto è diventato invadente, spietato, a volte persino sgradevole.
Ma non importa, la squadra ferrarese torna alla ribalta con il suo nome glorioso, antico, acronimo di un motto latino ormai anacronistico in questo mondo del calcio votato allo spettacolo ad ogni costo e lo ha fatto con un monte ingaggi bassissimo, il terzo più basso dell’intera categoria (1,3 milioni di euro), un impresa che sa di calcio, calcio giocato e basta.
So che sono parecchi gli appassionati che sotto sotto hanno ‘tifato’ per questa promozione, io tra loro.
Complimenti a Leonardo Semplici e ai suoi giocatori, l’entusiasmo e le cose fatte bene possono ancora dare ottimi risultati.
Complimenti al pubblico e alla dirigenza e in ultimo alle istituzioni cittadine che hanno già avviato il progetto di ammodernamento dello stadio a dimostrazione di uno dei pochi esempi veri di identificazione città-squadra ad ogni livello.
E auguri per la prossima stagione dove ad attendervi, tra le altre, spero ci sia ancora il vecchio e disgraziato Genoa di questi tempi.
W la SPAL in serie A.
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Storie di calcio
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Contentissimo di questa promozione, la seconda squadra dei tempi delle elementari (era già in B), forse dovuta a quel nome strano, a quella maglietta così caratteristica, poi per la bellezza di Ferrara vista soltanto al cinema, ne "Il Giardino dei Finzi Contini" di De Sica e nel bellissimo "La Lunga Notte Del '43" di Florestano Vancini e la Ferrara letta nei romanzi di Bassani.
RispondiEliminaNon ultimo un moto di orgoglio toscano per il bravissimo Leonardo Semplici, un grande personaggio.
VIVA LA SPAL IN SERIE A !
Grazie Harmonica, soprattutto per avere nominato Bassani e Vancini, che, insieme alla Spal, sono fiori all'occhiello della nostra città. Vieni a trovarci!
EliminaMi unisco all'amico qui sopra..anch'io rimasi colpito dal nome (mi chedevo se era una città,mio padre mi disse di no)e da quella maglietta strana. Aggiungo che un caro amico di origine ferrarese mi aveva promesso un leggendario baccanale in caso di promozione in compagnia di suo feratello che è un ultra spallino.. (ricky fatti vivo!)
RispondiEliminaSaluti e salute a tutti!
Ferrara è una città bellissima
C
Anch'io sempre affascinato da questo nome (e da Hellas Verona e Lanerossi Vicenza) e molta simpatia da sempre.
RispondiEliminaGrazie Tony, la prossima volta che passi a Fe, birra pagata. Biscia
EliminaFelice per loro. Sarei stato felicissimo avessero vinto domenica (questioni di vicinato) comunque complimenti.
RispondiEliminaCharlie
Grazie Albe per il post.
RispondiEliminaSquadra mitica, con un nome intrigante, una maglia spettacolare di una città MERAVIGLIOSA!!!
l'amministrazione si è già mossa?'..non avevo dubbi,soggiornate in città per un week-end o se potete qualche giorno e vi sembrerà di essere in un altro mondo. provare per credere.
e poi Carlo Dell'Omodarme nella figurina Panini 1966/67....non ha prezzo!!!
Hasta
Clodoalo
E Enrico Muzio da LANDRIANO?
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