venerdì, gennaio 09, 2015
Premiata Forneria Marconi - Suonare suonare
GLI INSOSPETTABILI è una rubrica che scova quei dischi che non avremmo mai pensato che... Dopo Masini, Ringo Starr, il secondo dei Jam, "Sweetheart of the rodeo" dei Byrds, Arcana e Power Station, "Mc Vicar" di Roger Daltrey, "Parsifal" dei Pooh, "Solo" di Claudio Baglioni, "Bella e strega" di Drupi, l'esordio dei Matia Bazar e quello di Renato Zero del 1973, i due album swing di Johnny Dorelli, l'unico dei Luna Pop," I mali del secolo" di Celentano, "Incognito" di Amanda Lear, "Masters" di Rita Pavone, Julian Lennon, Mimmo Cavallo con "Siamo meridionali"e i primi due album dei La Bionda di inizio 70's, il nuovo album dei Bastard Son of Dioniso, "Black and blue" dei Rolling Stones, Maurizio Arcieri e al suo album "prog" del 1973 "Trasparenze", Gianni Morandi e "Il mondo di frutta candita", il terzo album degli Abba, "666"degli Aphrodite's Child, la riscoperta di Gianni Leone in arte Leonero, il secondo album di Gianluca Grignani, Donatella Rettore e il suo "Kamikaze Rock 'n' Roll Suicide", Alex Britti e "It.Pop", le colonne sonore di Nico Fidenco , il primo album solista dell'e Monkees, Davy Jones, Mike McGear (fratello di Paul McCartney), Joe Perrino, il ritorno di Gino Santercole, l'album del 1969 di Johnny Hallyday con gli Small Faces, ora torniamo i nItalia, nel 1980, a rivalutare un criticatissimo album (della svolta "pop") della PFM.
Le altre puntate de GLI INSOSPETTABILI qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Gli%20Insospettabili
Nel 1980 la PFM ha alle spalle un bagaglio di successi e riconoscimenti di spessore mondiale (quattro tour in USA, le esperienze inglesi a fianco dei mostri del prog, i palasport ricolmi di fan entusiasti a fianco di Fabrizio De Andrè, suggellati da due splendidi e vendutissimi live).
La band, coraggiosamente (o solo costretta dal mercato e dal pubblico che ormai stanno cambiando velocemente gusti e indirizzi), decide di svoltare decisamente verso sonorità più facili, più pop, strada già aperta con il precedente “Passpartù” del 1978, uscito per la loro etichetta Zoo Records (che dovette poco dopo chiudere i battenti).
Nel frattempo la storica voce della band, Bernardo Lanzetti, lascia per intraprendere altre strade.
Come già avevano fatto i Genesis la leadership vocale la prende il batterista, Franz Di Cioccio (affiancato da Mussida e Premoli che poco dopo l’uscita delll’album se ne andrà), mentre entra in pianta stabile Lucio Violino Fabbri e Walter Calloni alla batteria nel live.
Criticatissimo all’epoca, sporcato dall’”onta” di lavoro commerciale dai puristi e dai fans storici “Suonare suonare” è invece un ottimo album da rivalutare, in cui la band palesa, come sempre, una tecnica spaventosa, splendidi arrangiamenti che tingono brani pop rock di soluzioni accattivanti, inaspettate, originali.
C’è la tiratissima e divertente “Si può fare”, l’ottima, introduttiva title track che riecheggia Bennato, il commovente rock blues di “Maestro della voce” dedicato a Demetrio Stratos, da poco scomparso, il robusto funk rock che si tinge di sapori mediterranei di “Sogno americano”, la tipica atmosfera Pfm che avevamo apprezzato nei dischi con De Andrè di “Volo a vela” e l’imbarazzante finale di “Tanti auguri” che denota più di ogni altro una delle pecche dell’album ovvero testi spesso approssimativi e faciloni.
Comprensibile lo smarrimento ai tempi ma con il senno di poi un lavoro più che dignitoso.
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Bel disco sul serio, ce l'ho da quando è uscito.
RispondiEliminaSempre piaciuto.
RispondiEliminaBernardo Lanzetti, uno dei migliori cantanti italiani rock di sempre.
RispondiEliminaConcordo Beppe..unico problema forse essere arrivato nella Pfm in un momento scomodo e controverso (il post tour americano e Chocolate Kings) nonche in "zona Cesarini" (Jet Lag/Passpartù)..e il suo timbro di voce universalmente "relegato2 a copia di P Gabriel..ingiustamente.
EliminaC
Infatti lo ascoltai quando uscì e nonostante fossi in pieno trip mod revival/punk etc lo trovai bello e interessante.
RispondiElimina"Si puo'fare"... il testo era abbastanza attuale ai tempi,durante il periodo in cui c'erano un sacco di musicisti da Bar e ognuno suonava in sale prove a volte improvvisate....brano che mi ricorda l'estate del 1980...il periodo in cui ascoltavo Emotional Rescue degli Stones... Paul67
RispondiEliminaMi unisco..bel disco comprato alla sua uscita un sabato pomeriggiocon mio padre dopo una scarpinata in montagna nel negozio di dischi del paese vicino al mio..
RispondiEliminaForse rappresento per noi teenager il passaggio fra la "vecchia" Pfm di sapore prog anni 70 alla nuova impostazione piu pop come canzoni e che soprattutto vivevamo per la prima volta in tempo reale..
Come dice il Boss qui sopra..imparavo a suonare in quel tempo la chitarra e i miei due idoli italiani erano Francone Mussida e ERobert Squibb dei Gaznevada!
Anche per questo motivo mi piaceva molto Topolino,il brano di Mussida che tornava al microfono dopo parecchio tempo (..quante gocce di rugiada...)
Di Cioccio si imponeva come frontman a tuttotondo (on stage,radio,tv..Out of zucca haha!).
Li vidi al Pala di Torino a settembre dell'80 per il tour del disco.
Spettacolari tecnicamente,grande carica rock che sostituiva le suites precedenti,Franz che impazzava davanti tornando di corsa dietro i tamburi per duettare con Calloni. Versione de Il Pescatore con le braghe tirate su ("..questa non e' una tenuta da palafreniere-ammiccando alla Carrozza di Hans-..ma da Pescatore!!! ovazione..). Prima dell'inizio incrociamo Mussida all'epoca ancora smilzo altissimo con chioma resettata che passeggia sul parterre.."Ciao ragazzi come state..?" con fortissimo accento bauscia e medley finale E' Festa/Impressioni di settembre
C
Ah il Lanzetti è una bella lenza. Da qualche anno bazzica le mie zone, credo che abbia una casa o roba del genere, lo vidi tre anni fa la meeting di Primavera a Castiglione del Lago dove fece un'ospitata nello show di una tribute band dei Genesis. Situazione non ideale per me tuttavia tra una mongolfiera ed un aquilone, sopratutto se l'ingresso è free, una serata con i finti Genesis si può reggere :-)
RispondiEliminaCharlie
il Lenzetti allora...
EliminaMai piaciuti :) forse proprio perchè ero nello stesso trip di Toni :)
RispondiEliminaPerò questo album mi ricorda “punk e a capo” trasmissione TV seminale, che in quel periodo era presentata da Franz, le sue zaghe di libidine, e il suo gesto della “barba”(non so se sua invenzione, ma poi ripreso da Jerry Calà) e il filmato di Time For Action che vidi solo lì, fino all’avvento di Youtube…
Buon venerdi’ a toutch
"Punk e a capo" rivelò cose inaudite a noi poveri digiuni...
RispondiEliminapurtroppo non ci sono "in giro" registrazioni video della trasmissione. I Mads ci andarono 2 volte (una proprio con Franz, al quale qualche anno fa scrissi per sapere se aveva un archivio personale della trasmissione, ma risposta mai giunse in pratica non fui cagato neanche di striscio..)
EliminaFuori tema ma già che ci siamo...un'altro video che ho cercato inutilmente sono i Jam a Discoring (maggio 1980) nonostante la Rai abbia il servizio teche, e nonostante qualche amica in azienda niente da fare. Tony intervieni tu! E' l'unica apparizione in Italia, ha solo valore affettivo, fra l'altro mai vista, neanche all'epoca
L'ho cercato anch'io (e citato) intanto che scrivevo su Weller ma non c'è stato verso nonostante amicizie interne alla Rai. Uno che mi sembra lavori in Rai è il gestore del sito WhoItalia ma ho perso i contatti
Eliminatanto per blasfemia aggiungo che c'era chi SOSTENEVA che la balbuzie di Si-si-si-si puo fare fosse una squallida scopiazzatura od un sentito tributo (a seconda dei gusti) della My-my-my generation degli Who Mod.....hahaha! mi fa tenerezza..
RispondiEliminaC
Secondo me non era una cosa troppo campata per aria..
EliminaCredo anch'io..magari qualche scaltro giornaòlista aveva acchiappato la similitudine cavalcando il trend new Mod 79
EliminaC
su PFM: ricordo anch'io che quando da 'giovine' ero un fan di Miracle Workers etc.,..un giorno in un vecchio armadio beccai dischi di mia madre,...accanto a 2 dischi 33 giri 'parlati' dove Arnoldo Foa recitava il Garcia Lorca e il vocione 'ieratico-istrionico' del Gassman recitava Montale che lei usava a scuola con gli alunni(i più 'vecchi' probabilmente ricorderanno che negli anni '70 uscivano quei dischi con famosi attori che recitavano famosi poeti),..c'era anche un disco della PFM,..quello con copertina verde e l'isola,...pensai,...''che c::..è?? ...mia madre (che non sa nulla di rock)ha un disco della Pfm????''...poi mi disse che gliel'aveva regalato una collega più giovane e ex-sessantottina,..cmq bel disco,..e anche la PFM successiva e meno 'prog' era non assolutamente male
RispondiEliminaAzz Mich che flashback..i dischi di Foa che legge Garcia Lorca!!!
RispondiEliminaMio padre aveva quei vinili (che ho ereditato io..devo andarli a ricercare e sentire!)..anche di Gassman e Alberto Lupo e uno di Pasolini che leggeva alcune sue poesie.
Quello della PFM invece era L'Isola di Niente..bel disco.
La title track con intro corale che non c'entra niente ma poi si apre molto epica..Dolcissima Maria e la strumentale La Luna Nuova.
E per "michelizzarmi" adeguatamente ti aggiungo i Pogues con Lorca's Novena da Hell's Ditch..!
C
esatto, proprio quelli lì, non ho quello/i dell'Alberto Lupo , ma immagino li facesse anche lui, vista la'pronunzia' 'attoriale' impeccabile ,...all'epoca 'vendevano' anche quei dischi 'non urlati'lì,..davvero altri tempo:),..immensi Pogues
EliminaI Pogues vanno bene con tutto, Hell's Dicht bel disco...
RispondiEliminaOK, it's time for Sayonara
So long yankee break my heart
Now there's nothing left but sorrow
Even the best friends they must part
Ooh she gave me Mekong Whiskey
Ooh she gave me Hong Kong Flu
Ooh she gave me Mekong Whiskey
Put me on a breeze to Katmandu
Charlie
Giusto Charlie..forse il loro migliore (con If I should..)
RispondiEliminaI gave my love a goodnight kiss
I tried to take a late night piss
But the toiled moved so again I missed
Down Rain Street
C
Che ricordi...avevo 5 o 6 anni quando ascoltai "Suonare Suonare",e adesso ne ho 18.Sono propio vecchio
RispondiEliminapropio
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