mercoledì, giugno 05, 2013

Stereo 8



Tra i formati di riproduzione sonora ormai completamente sepolti nel passato la cassetta STEREO 8 (in Inghilterra chiamata 8 TRACK) è quello che ha avuto probabilmente la vita più breve ed effimera.
Progettato nel 1964 dall’americano Bill Lear e messo in commercio nel 1966 arrivò in Italia qualche anno dopo.
Inizialmente i primi lettori commerciali vennero offerti come optional sulle vetture Ford modello 1966 e solo come lettore per uso domestico.

La sua breve fortuna la ebbe da noi dagli inizi alla metà degli anni ’70 velocemente soppiantato dall’arrivo della musicassetta, più maneggevole e piccola, pur se con una qualità sonora inferiore.
Lo Stereo8 era registrato su 8 tracce, lette 2 alla volta in stereofonia permettendo di registrare 4 diversi programmi musicali su una singola cartucci, con la possibilità di essere riprodotto in continuo.

Furono immessi sul mercato anche registratori e per alcuni anni gli album degli artisti uscivano in vinile, cassetta e Stereo 8.
La produzione cessò nel 1983 anche se da anni le vendite si erano praticamente azzerate.

Ulteriori informazioni e approfondimenti su un sito italiano dedicato: http://www.stereo8.net/

21 commenti:

  1. Ci sono ancora in vendita in qualche stazione di servizio dell'autostrada, titoli di liscio o Al Bano e Co.

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  2. Lo Stereo8, nella mia memoria, è legato a un momento triste di quando desideravo avere un impianto stereo a casa e i miei non lo compravano (soldi non ce n'erano a casa Triolo nei primi 70's).
    Poi a un certo punto, mio padre (commerciante di abbigliamento) ventilò la possibilità di ricevere un impianto stereo in cambio di un pagamento che un suo cliente (commerciante in elettrodomestici) non poteva permettersi. Mio padre chiese a me di andare a vedere sto impianto e con mia grande delusione si trattava di un lettore di Stero8 domestico.
    Ovviamente non lo volevo e dissi a mio padre che quella cliente cercava di fregarlo, perché quel tipo di apparecchio era già superato e non lo avrebbe mai venduto. Gli chiesi di puntare i piedi e di farsi dare, al limite, un impianto di valore commerciale pari ai soldi che quella gli doveva... Ma alla fine gli diede i soldi ed io rimasi senza stereo.
    Il mio primo giradischi (un europhon da 67 mila lire) lo comprai coi risparmi sulla paghetta all'età di 18 anni, comprato in un negozio del centro e riportato a casa col "ciao". I miei genitori non hanno MAI comprato nessun dispositivo per sentire musica che non fossero radioline.

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  3. ma grandiose,..il nostro allenatore di calcio quando giocavamo negli 'esordienti' e 'giovanissimi' metteva su (poi trasmesse dal'altoparlante dello 'stadio') quelle 'invenzioni dell'ingegno umano' per 'caricarci' durante il cosiddetto' riscaldamento' pre-match,..pura arte,...fanc... i ciddì:)

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  4. Anch'io a casa non ho mai avuto alcun sistema di riproduzione sonora.
    Verso i 14 anni presi un mangianastri e subito dopo un giradischi Lenco.
    E la vita cambiò.

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  5. L'unico stereo 8 che abbia mai visto ce l'aveva il papà del mio amico Robertino sull'Alfa 1750, aveva un nastro di Ornella Vanoni e un altro di liscio, probabilmente un Castellina-Pasi.

    Poi è del tutto evidente che la qualità sonora era fantastica, molto ma molto superiore a qualsiasi cosa sia stata inventata dopo (e molto ma molto inferiore a qualsiasi cosa fosse stata inventata prima...)

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  6. A parte la vis polemica, lo Stereo8 ai tempi suonava da dio

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  7. ma dai tony, quale vis polemica, stavo scherzando - poi qui sul blog sono già abbastanza malvisto, non è necessario dare una mano al solito anonimo... :)

    e comunque suonava da dio, boh, come dicevo non ne ho mai ascoltato uno se non a dieci anni circa, non ho la minima idea di quale fosse la sua qualità sonora in rapporto a qualsiasi altro supporto fonografico.

    certo che leggendo le specifiche tecniche non era automaticamente "superiore" alla cassetta.
    poi sembra fosse più complicato, fragile e costoso, se al confronto con quella è sparito forse i suoi bei motivi c'erano.

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  8. le vedevo su auto di amici piu' grandi 8cioe genitori) e sui pullman delle gite!
    ma la miniradio Voxon tanga qualcuno la ricorda? ne ho una..
    C

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  9. Visto con gli occhi (anzi le orecchie ) di adesso era un ammasso di plastica sfrigolante.
    Ma all'epoca (fine anni '70) so che si decantavano le doti audio dello Stereo8 rispetto a cassetta e vinile.
    Ne ascoltai qualcuno a casa di amici ma a 16 anni o giù di lì ne sai davvero poco di tutto (non è che adesso...però un po' di più...)

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  10. Un negozio di vinili usati qui a Pèrma ne tiene alcuni esemplari in vetrina, non so se siano in vendita o facciano solo "arredamento". Comunque l'unica super8 che abbia mai ascoltato è il greatest hits di Sam&Dave sull'auto della polizia dei Blues Brothers prima del delirio al centro commerciale! Soothie, baby, sooothie!...CASUUUUUUULA!

    W

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  11. Li ricordo bene,ma non ne ho mai avuto nessuno...il loro scopo era principalmente quello di suonare in auto,per cui venne presto soppiantato da sistemi più piccoli e maneggevoli.
    Sulla qualità tecnica non mi pronuncio,i miei ascolti si limitano a qualche gita coi parenti e poco altro...mio padre non ha mai installato nulla del genere,in quanto non curante di musica (al contrario del resto della famiglia).

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  12. io ricordo una 'collezione' di Nicola Di Bari e Casadei mi sembra,...poi quando avrò avuto 3 anni mi regalarono st'aggeggio ,..un grosso registratore 'vintage' a bobine

    http://img.clasf.it/2013/05/14/Registratore-a-bobine-Liesa-20130514081154.jpg

    e il pupazzo e il disco con le disavventure di Provolino,..grandissimo Provolino

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  13. poi grandiose eran le radioline tascabili (tipo quella del Filini alla serata sull'espresionismo cecoslovacco),..quelle che si usavano nelle 'tribune' dei campetti di villaggio alla domenica per sentire Ameri e Bortolotti...c'eran 4-5 canali, non di più:)

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  14. Picco di vendita stereo 8 in Italia nel 1974 (25% del totale dei supporti)

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  15. Mi ricordo due cassette Stereo8, le uniche due che giravano sull'autoradio della Lancia Fulvia di mio zio, una raccolta di Fausto Papetti e una di Santo&Johnny. Sulla Prinz verde di mio padre non c'era l'autoradio, la modernità arrivò con le musicassette sul Diane 6 di mio fratello. Molta più musica in minor spazio.

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  16. haha è vero, ne ricordo anche io una cassetta Stereo8 di Papetti,...la prinz verde ce l'aveva il padre di un nostro compagno di squola, ...mio zio aveva la mini minor, fanastiche..quella era 'creatività'

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  17. ahah! Mich! la Skoda e' la MIA macchina!
    C

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  18. Penso allo Stereo 8 e mi ritorna in mente non Lucio Battisti ma Rosanna Fratello...boh...

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  19. stereo 8...fantastiche!!!!Ne ho una(voxson) montata sulla giulia del '70 funsiona perfettamente nonostante i 40 anni e ,il suo suono rigorosamente analogico,vi assicuro,non ha nulla da invidiare ai moderni hi-fi per auto. sensa contare.....il fascino!

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