venerdì, giugno 14, 2013

Google, YouTube e il furto agli autori



In un’intervista dal sito www.huffingtonpost.it Scott Turow avvocato, autore di bestseller (da Presunto innocente a Errori reversibili), ex braccio destro del procuratore generale di Chicago e oggi presidente della Authors Guild of America, riporta alcune interessanti considerazioni su Google, il web e il diritto d’autore

Ho digitato il mio nome su Google e tra i primi dieci risultati ho trovato sei siti dove poter scaricare illegalmente i miei libri.
La cosa pazzesca è che su quel suggerimento il motore di ricerca ci guadagna quando, se si trattasse di droga, per un’indicazione simile qualunque pusher di strada finirebbe diritto in galera.
La gente è convinta che società come Google, Apple o Amazon siano una cosa fantastica.
E non si rende conto che sono solo colossi del capitalismo che fanno i loro interessi.
Mica cercano di educare il mondo o renderlo migliore, pensano a guadagnare. Invece dovrebbe capire che se c’è una crisi degli autori, questa è provocata dal furto continuo del loro lavoro, come fa ad esempio Youtube.

Google potrà pure guadagnare così per qualche altro anno, ma quando non ci saranno più musiche, né libri, né film perché non ci saranno più autori pagati per realizzarli, finiranno anche loro.
La “lenta morte” degli autori, è quello che sta già accadendo.
Si salvano i grandi. I piccoli e medi stanno morendo, privati dei loro diritti.
Nessuno si rende conto che una classe indipendente di autori che vivono del proprio lavoro è fondamentale per la sopravvivenza della democrazia.

14 commenti:

  1. Questione molto molto complessa...
    Il serpente che si morde la coda?

    C


    (per tutti gli iscritti/amici: e' stato chiuso il sito di ITALIAMOD. Rip)

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  2. Ha ragione.
    Ma del resto si sa, la democrazia è nemica del quieto e giusto vivere.

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  3. Ha ragione: uno che paga per leggere i suoi libri si può anche capire, cìè pieno di masochisti in giro...ma uno che addirittura li scarica illegalmente gratis andrebbe arrestato sul serio (lui e quello che glieli fornisce!)

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  4. Questo è il mondo moderno , baby

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  5. Non voglio entrare nel merito degli "autori minori" (nel senso di meno conosciuti e di conseguenza tutelati) ma credo che a Turow (stra pagato e stra sopravvalutato) dei piccoli gliene interessi un beneamato. Completamente in malafede.

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  6. OT.
    Il nostro grande amico Ursus non sta passando un grande periodo fisicamente ma sembra sia tutto ok alla fine.
    E oggi compie pure gli anni.
    FORZA URSUS da tutti noi !!!

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  7. URSUS è una roccia.
    Psichedelica, s'intende. :)

    Auguri!

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  8. Questione moooooooooolto complessa...

    Ursus, già il nome è una garanzia. Forza.

    W

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  9. VAI URSUSSSEEEEEE!!!!!!
    In gamba amico!
    C

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  10. Grazie...
    sono uscito poche ore fa dalla degenza in ospedale.
    Debbo dire che mai in vita mia ho patito tanto dolore,ma forse proprio per questo sento di poterne uscire ancor più forte di prima.
    Una cosa sola mi preme di dire : quando si è arrivati vicino al baratro,tutti gli altri problemi ci appaiono come delle cosucce inutili e risibili...un abbraccio sincero a tutti voi,alla fine pure questa è passata !

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  11. Ustia, mica male, eh....Dimissioni dall'ospedale e compleanno. Festeggiamento doppio. Auguri.

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  12. Comunque, io di queste cose non ci capisco niente. Questo Turow, che intanto è un avvocato, è presidente dell'Authors Guild of America. La cosa mi puzzava di roba tipo SIAE, ma, sicuro che nulla al mondo possa avvicinarsi minimamente a una roba come la SIAE, ho fatto una ricerchina su google per capire qualcosa di questi Guild (non ci ho capito un cazzo e ho rinunciato), perchè c'è anche il writers guild, che da quel che ho capito riguarda gli scrittori del cinema. Centra un cazzo, ma a un certo punto mi sono imbattuto nel sito di Sergio Donati, sceneggiatore tra gli altri di Sergio Leone, e ho letto questo, che fa sbragare dal ridere:

    SINDACATO SCENEGGIATORI

    Un po' di tempo fa una venticinquina degli sceneggiatori italiani piu'
    qualificati si sono riuniti in casa d'un collega. Riporto il succo del dibatti-
    to, tacendo pietosamente i nomi ma garantendone la corrispondenza al vero.

    "E adesso basta con associazioni di categoria dove il voto di un cazzabubbolo
    che ha scritto tre didascalie per un documentario vale quanto quello di gente
    che ha vinto leoni d'oro, nastri d'argento e bambolotti di bronzo! E basta coi
    registi che s'infilano a forza come coautori di soggetti e sceneggiature per
    beccarsi una quota dei premi governativi !"

    "Sissi', ci dicessero pure che siamo corporativi, dobbiamo avere anche noi un
    Writers Guild come gli americani. Quelli hanno un esercito di avvocati coi den-
    ti di ferro. E un minimo garantito per le sceneggiature. E fanno scioperi du-
    rissimi bloccando tutte le produzioni per ottenere sacrosante percentuali su o-
    gni passaggio tv e ogni videocassetta."

    "Beh, si', certo... Pero' guardate che il minimo garantito vuol dire anche che
    sotto una certa cifra non puoi accettare un lavoro o ti cacciano dal sindacato.
    E poi si fa presto a dire sciopero duro e blocco delle produzioni : qua siamo
    in Italia. Qua se io mi metto in sciopero gia' lo so che cinque di voialtri si
    precipitano al telefono e dicono al mio produttore -se mi dai la meta' ma tutta
    in nero te la finisco io sottobanco la sceneggiatura di Coso-..."

    "E comunque i membri del Writers Guild si autofinanziano cacciando una quota di
    500 dollari l'anno, piu' una percentuale fissa su ogni loro contratto. Siamo
    pratici, noi per avere non dico un esercito ma almeno la consulenza di un avvo-
    cato bravino, carta intestata, un ufficio di due stanze e una segretaria ci do-
    vremmo quotare subito. Diciamo un cinque milioni a testa, piu' il due per cento
    su ogni contratto ?"

    "Ahhh..."
    "Behhh..."
    "Sehhh..."
    "Mmmm...."

    "Ragazzi" disse a questo punto il padrone di casa, che era Sergio Amidei
    "a me fra mezz'ora m'arriva una svedesotta e ancora devo preparare
    il sugo all'arrabbiata. Facciamo che si piglia una decisione operativa
    e vi levate tutti quanti dalle palle ?"

    Fu nominato un Comitato di Studio che avrebbe dovuto approntare una Bozza di
    Progetto per la successiva riunione, che non si e' mai piu' tenuta.

    Pero' ci si risente occasionalmente, per lamentarci che non ci si filano per niente,
    che vige la legge dell'ognuno per se', e che gli americani invece, quelli si'
    che si fanno rispettare, con un esercito di avvocati...

    W

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