mercoledì, marzo 20, 2013

Addio alle copertine dei dischi



Abbiamo più volte su queste pagine affrontato il tema del cambiamento artistico che ha generato il passaggio dalla musica analogica a quella digitale/”liquida”.
L’aspetto più immediato e forse rilevante è stato il progressivo, sempre più veloce e ormai palese, depauperamento della componente artistica nella realizzazione delle copertine dei dischi.
Originariamente componente essenziale del prodotto discografico ormai sempre più marginale.

La riduzione dello spazio a disposizione da LP (perfino 45 giri) a CD e la fruizione ormai quasi totale della musica attraverso files ha ormai reso assolutamente secondaria l’importanza della copertine, sempre più trascurate, minimali, poco curate.
Si è persa inevitabilmente una delle parti artisticamente più importanti dell’universo discografico.

28 commenti:

  1. Ne ho parlato tante volte, celebrando quelle più belle, purtroppo ormai è solo un ricordo: l'unica cosa che rimpiango della musica "solida".

    La battaglia delle copertine:
    youtu.be/sqZNog4h7j8

    RispondiElimina
  2. E' ovviamente il formato ad averne determinato la "scomparsa".
    Vedi quella dei King Crimson riprodotta su un CD perde gran parte del suo impatto

    RispondiElimina
  3. In questo post mi trovo direttamente coinvolto (conflitto di interesse)...
    vorrei solo dire che continuerò a fare delle copertine "complicate",perchè è uno dei pochi mestieri che ancora mi diverte (fino a quando potrò farlo,ovviamente) :-)

    RispondiElimina
  4. Se fai dei vinili va benissimo ma su CD ?

    RispondiElimina
  5. totalmente d'accordo,..le copertine vinilitiche (anche quando trash,..vedi certi dischi HM) erano pure art,..la copertina primo album dei DEAD BOYS ve la ricordate?? col Bators and co. acquattati contro il muro?,..o 'Let Them Eat jellybeans?" o quelle dei Grateful dead o Genesis o Yes???? o Frank zappa 'burnt weedy sandwich'??,...o ?bedroom album' di Jah Wobble?? o Full House dei Fairport convention,..o i Predator?? (haha),...(per non parlare dei dischi 'tamarri' di Ted Nugent che vedevi in offerta),..era molto più 'visual art'

    RispondiElimina
  6. Il problema è che ora sapendo che la copertina è destinata ad un CD 12x12 o semplicemente non utilizzata è stata progressivamente trascurata.
    Potenzialmente realizzare un' "opera d'arte" 12x12 o per le misure di un disco dovrebbe essere la stessa cosa....
    Ma si perde decisamente tantissimo.

    RispondiElimina
  7. i primi Hoodoo Gurus anche avevano grandi copertine ,.. o gli Hard-Ons,..muy manga (more than Mango!)

    RispondiElimina
  8. E' vero che nel formato digitale perde,ma secondo me si può sopperire alla cosa corredando il CD di altre immagini che nel vinile non ci sono,oppure confezionandolo in forma di cofanetto o di digipack...
    quello che è veramente glaciale,invece,è il rapporto che c'è tra musica on line e grafica : nelle ultime generazioni di ascoltatori sta praticamente scomparendo,insieme all'utilizzo della carta stampata che è sempre più esiguo (e più si riducono gli utenti,più aumentano i costi oltretutto).

    RispondiElimina
  9. Molto URSUSesca la cover di "Arc" dei Prime Movers, guarda caso creazione della nostra Fay. La quale, per inciso, nella più solida tradizione femminile brit, si diletta anche con la ceramica e con il ricamo.

    Fabio T.

    RispondiElimina
  10. Vero,i Prime Movers vennero a suonare alla Seventh Street pochi giorni dopo il nostro concerto...mi pare che fosse nel 1989,se non sbaglio.

    RispondiElimina
  11. Io li ho visti a Londra, Bologna e forse da un'altra parte...l'ho già detto ma a Bologna nei camerini concordai con Graham la pubblicazione di un 45 per la Face Records.
    Stretta di mano e ..." ti spedisco il master asap e poi parliamo della copertina"...
    lo sto ancora aspettando

    RispondiElimina
  12. Beh, i Prime Movers suoneranno prossimamente in Germania per celebrare i 25 anni della Unique di Henry Storch, a suo tempo loro tour manager. Formazione originaria, meno Fay (per ovvie ragioni). Poi qualche concerto in Belgio e in Francia, credo. Allan C. mi ha scritto che i suoi contatti italiani non sono riusciti a proporre date qui :(

    Tony, se vuoi coinvolgere Fay in qualche tuo turpe progetto credo che la ragazza non abbia problemi. E' sempre disponibile alle collaborazioni (v. l'album appena uscito per la Teen Sound dei trentini Electric Shields).

    Fabio T.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perfetto! In un ipotetico secondo album della Tony Face Big Roll Band ci sarà sicuramente alle tastiere in qualche brano

      Elimina
  13. Basta vedere la fantasia e genialità espressa nell'ultima copertina di Bowie

    RispondiElimina
  14. Esatto Ursus..7th treet nell'89. C'ero sia per i Prime Movers che x i No Strange (e Carlin!!)
    C

    (d'accordo con voi circa le cover dei vinili..)

    RispondiElimina
  15. Non sono d'accordo, ci sono un sacco di band che fanno grafiche molto belle, con packaging di qualità (ad esempio Legno di Milano). Il problema è che tutto ciò riguarda maggiormente nicchie dell'underground e non gruppi più famosi. Ce ne faremo una ragione.
    Un saluto a tutti
    fucktheglorydays.tumblr.com

    RispondiElimina
  16. Se spariscono dai dischi (anzi, in realtà spariscono i dischi!), impegnamoci a non farle scomparire almeno dalla rete!

    RispondiElimina
  17. Tutto chiaro e condiviso,però...come ho scritto tempo fa in un altro blog,( ricevendo critiche e insulti), personalmente non ho mai comprato un disco (vinile o cd) solo perchè mi piaceva la copertina.Potrei anche considerarla bella e/o interessante ma do più importanza alla musica. (cfr. Fausto Papetti !!!!)

    RispondiElimina
  18. vabeh ma qui nessuno è il 'tipico consumatore medio' di 'dischi' che si fa 'incantare' dalla copertina e non dal 'contenuto'( o 'forma/contenuto come dicevano gli Idealisti e i post-kantiani),...penso che il discorso inerisse più il rapporto 'visuale-affettivo' con l'oggetto vinilitico che è meno 'astratto',..e più 'visivamente pregnante' di un cd,... lo stesso per i fumetti: quando ero gggiovane andavo sempre in un immenso magazzino dove vendevano migliaia di libri o fumetti usati,...well c'erano quei vecchi fumetti della Nerbini (Ursus se li ricorderà) erano fantastici a vedere (copertina, formato etc,...idem per le copertine dei vecchi Gialli mondadori anni 30 etc.),..era una sensazione che un cd (che è più 'asettico' )non può darti)

    RispondiElimina
  19. Non sono assolutamente d'accordo, esistono decine di piccole etichette che realizzano copertine stupende per edizioni in cd-r o anche solo su file.
    Il fatto di non conoscerle non vuol dire che non esistano, su! :)

    RispondiElimina
  20. Il fumetto,visto che lo ha tirato in ballo Mich,è un discorso ancora più complesso dell'arte musicale...perchè la sua dimensione è totalmente visiva (nel cinema,invece,concorrono altri aspetti ancora),per cui rischia ancor di più nel mondo virtuale,tanto che il professionismo vero in Italia è ridotto ai minimi storici e quei pochi che possiedono realmente delle possibilità preferiscono espatriare all'estero.
    I mercatini esistono tuttora,per fortuna,ma sono appunto MERCATINI : materiale d'epoca e considerato "vintage",che è poi lo stesso che viene ristampato periodicamente,perchè delle novità non gli frega niente a nessuno (tra l'altro ha chiuso pure Coniglio editore,che oltre ad "Eighties colours" stampava fumetti erotici).

    RispondiElimina
  21. sì, ci sono belle copertine anche ora però boh io sono un feticista del vecchio vinile,...questa ad es. la nominavamo l'altro giorno con l'Ursus


    http://www.goodbadmusic.com/wp-content/uploads/2007/10/p1060553.JPG

    RispondiElimina
  22. http://i192.photobucket.com/albums/z120/skwizna/cover-manowar-anthology.jpg

    haha:)

    RispondiElimina
  23. Alle. Non ho detto che sono scomparse le belle copertine.
    Però , proprio perchè maneggio quotidianamente pacchi di CD mi sono accorto di quanto, generalmente si sia drasticamente ridotta la cura per le copertine.
    Fino a poco tempo fa la copertina era parte integrante e importante del "prodotto" discografico, ultimamente sembra sempre più un trascurabile accessorio.
    Con le dovute eccezioni

    RispondiElimina
  24. Tony,si sono drasticamente ridotti anche i GRAFICI,purtroppo...per cui mancando i veri professionisti,ognuno adotta il metodo fai da te (spesso con risultati banalissimi e trascurabili).

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails