domenica, marzo 31, 2013
La storia dei NOT MOVING: secondo semestre 1984
Nelle foto:
in pausa con Johnny Thunders, un paio di concerti e foto in camerino.
Il 1984 prosegue tra alti e bassi.
La consapevolezza di aver raggiunto un livello tecnico e artistico comunque alto, la qualità dei brani sempre migliore, unita ad una personalità creativa sempre più definita ed originale, ci fa scalpitare e ringhiare di rabbia di fronte alla mancata uscita del mini LP “Land of Nothing” che la TNT ci aveva fatto registrare (pagando lo studio…), aveva promosso in anteprima sulle riviste (molte delle quali avevano già recensito con ampie lodi), per il quale avevamo stampato i manifesti con la copertina e che non ne voleva sapere di stampare.
Il che comportò anche il rimandare eventuali concerti promozionali (che pure ci venivano richiesti) in occasione dell’uscita.
Alla fine ci limitiamo a qualche uscita a Piacenza e a Pisa al “Victor Charlie”, riuscendo però ad infilare un mitico (seppur breve) tour italiano con JOHNNY THUNDERS.
Il 19 novembre al “Big” di Torino, il 20 al Palazzetto di Due Ville (VI), il 21 al “Manila” di Firenze. Date non affollatissime (2/300 persone) ma decisamente “calde” in cui talvolta rubiamo (un po’ a malincuore, soprattutto a Vicenza dove il nostro , particolarmente sbarellato, se ne esce, dopo mezzora di concerto a dir poco approssimativo, un po’ mogio, tra i fischi) la scena ad un Johnny in scarsa forma, spesso stonato, fuori tempo, spompato.
Johnny con noi è gentile, disponibile, affabile, quieto, arrendevole, soprattutto per chi si attendeva il punk rocker spietato e cattivo.
Ma fisicamente è provato, spesso assente e per quanto apparentemente “pulito” non rinuncia in un paio di occasioni al “vecchio vizio”.
Si beve e si scherza con lui ma soprattutto con la band di giamaicani costantemente fumati e allegri.
Non dimenticando a fine agosto uno “speciale” sulla band a cura del regista Carlo Di Carlo per RAI 3 registrato a Bologna tra una discarica e una demolizione auto con quattro brani del nuovo mini LP trasformati in video, spartani ed essenziali ma molto efficaci e soprattutto tra i rari esempi all’epoca.
Purtroppo andati persi e mai più rintracciati.
Alla fine dell’anno, delusi, stanchi e irritati dal comportamento della TNT abbandoniamo etichetta (?) e management per affidarci a “uno di noi”, Fabio “Picchio” Ragionieri, un vulcanico toscano, innamorato dei Birthday Party (che aveva portato in Italia ancora da perfetti sconosciuti), ex voce della band hardcore Stazione Suicida ed ora con un progetto a duo chiamato The Sect che incrocia Nick Cave e Suicide (e che aprirà spesso i nostri concerti).
Fabio si getta e ci getta nella mischia, incominciando a battere a tappeto ogni angolo d’Italia per farci suonare...e il 1985 gli darà ragione proiettandoci in un vortice di concerti e facendoci diventare professionisti !
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ahh pensa te , era degli STAZIONE SUICIDA?? ho qualcosa su cassetta
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