venerdì, marzo 29, 2013

Marzo 2013. Il meglio



Tra i primi nomi che potrebbero finire nella top 10 di fine anno Nicole Willis, Ocean Colour Scene, Nick Cave, Johnny Marr , Jimi Hendrix, Jesse Dee e Lilian Hak e tra gli italiani Raphael Gualazzi, Lord Shani, Cut/Julie’s Haircut, Valentina Gravili, Cesare Basile e Andrea Balducci

ASCOLTATO

RAPHAEL GUALAZZI - Happy mistake
Abbiamo in Italia un autore, esecutore, arrangiatore originalissimo, colto, elegante, raffinato, che attinge dal blues, dal jazz, dal gospel, dal jazz, dal soul, con capacità, sapienza, riuscendo a passare indenne a SanRemo con una classe comune a pochi.
“Happy mistake” conferma lo spessore di Gualazzi, la sua versatilità, l’abilità di maneggiare materia difficile sapendola plasmare e renderla disponibile al grande pubblico senza alterarne gli ingredienti basilari.
“Happy mistake” è un gioiello che brilla di brani divertenti, entusiasmanti, solari, personalissimi, con un marchio immediatamente riconoscibile.
Peculiarità ad appannaggio di pochi.
Nel top 2013, di sicuro.

CHARLES BRADLEY - Victim of love
Torna l'ottimo Charles Bradley, una vita incredibile alle spalle (tanto che a breve diventerà un film..) e l'esordio discografico solo poco tempo con i 60 anni passati da un pezzo.
Il suo mix di soul e rhythm and blues segue la formula consolidata di omaggi al James Brown più straziane ("Try me" o "Please please please"), delle classiche ballads alla Otis Redding, inserendo anche ottimi brani spediti e ultra stomp come "Confusion" che spazia tra il James Brown più funk e lo Sly visionario.
Ottimo album e voce sempre incredibile.

JESSE DEE - On my mind / In my heart
Da Boston Jesse Dee compone, canta, suona la chitarra, arrangia un delizioso album di puro rhythm and blues revivalista e fedelissimo alle origini.
Gli 11 brani scorrono via tra espliciti riferimenti alle ballate di Otis Redding e Joe Tex o ai brani più spediti debitori a Wilson Pickett e Jackie Wilson.
Qua e là un po’ di tocchi crooner alla Bublè e Cullum a raffinare il tutto.
Lavoro piacevolissimo, leggero, fresco e fedele alla linea.

AA.VV. - Sound City: Real to reel
Colonna sonora del doc girato da Dave Grohl e dedicato all’omonimo mitico studio di registrazione in cui passarono nomi eccellenti (da Nirvana a Neil Young).
Grohl si circonda di una notevole cerchia di amici (dai Foo Fighters alla ritmica dei RATM, Stevie Nicks ma soprattutto Paul McCartney che con Pat Smear e K.Novoselic si butta in un durissimo hard blues, Josh Homme con cui scrive alcuni dei momenti migliori dell’album e Trent Reznor con chiude in maniera emozionante il lavoro.
Ottimo album, grandi spunti, qualche prevedibilità e momenti di stanca ma da ascoltare.

DAVID BOWIE - The next day
“The next day” è un album sorprendentemente valido, potente, che riscatta i passi falsi con cui ci aveva abbandonato (i deludenti e mediocri “Heathen” del 2002 e “Reality” del 2003), forte di una freschezza e di una lucidità ritrovate.
Il tutto condito da un’ (auto) ironia che pervade tutto l’album, attingendo con sapienza e creatività da numerosi periodi di Bowie ma in particolare sembra emergere un preciso riferimento a quello 1976/1980 da “Station to station” via “Lodger” a “Scary monsters”.
Un album da scoprire e che non mancherà di stupire favorevolmente.

JIMI HENDRIX - People, hell and angels
Ennesimo postumo di Hendrix ma lavoro di grande brillantezza, classe e spessore.
Buona parte dei brani è già edita in altra versione ma poco importa.
Il groove è quello più funk blues, i brani freschi, lo stile di Jimi risalta in tutto il suo splendore ed è un gran bel sentire.
Consigliato !

BILLY BRAGG - Tooth & nail
Ormai al ventesimo album, Billy Bragg si sposta in USA con Joe Henry e sfrona un lavoro dalle chiare inflessioni country con tanto di omaggio a Woody Guthrie, ballate intense e malinconiche e un tono un po’ dimesso.
L’album è comunque di ottima qualità anche se l’antica rabbia sembra sopita...

STROKES - Comedown machine
Il ritorno degli Strokes è all’insegna di un sound molto commerciale, vicino al synth pop degli 80’s, poche concessioni al ruvido passato remoto, molto chic e pop. Brutto no, discutibile tanto...

BANG! - Soul food for sale
Da Ferrara, attivi dall’89 ai primi anni 90, poi lo scioglimento e il brillante ritorno con un album inciso benissimo, pieno di grandi brani e un groove che riporta ai primi Style Council, ai Working Week a quel soul pop dei primi 80’s ancora fresco e attuale.
Support !
the.bang@hotmail.it

OAK’S MARY - Say Hello to the President
Gli Oak’s Mary, nati nel 2001 in provincia di Piacenza, approdano al quarto album, come sempre caratterizzato da un sound roccioso e granitico, spesso vicino al groove dei Queens of The Stone Age ,anche se debitore alla lezione dei Nirvana e dei Led Zeppelin.
Ci sono anche echi Hendrixiani e rimandi ai primi Red Hot Chili Peppersma l’insieme è sempre comunque personale, arrembante, preciso, prodotto impeccabilmente.

REBECCA DRY - Sings soul
Accompagnata dalla Radek Azul Band la cantante francese all’esordio per la Q-Sounds Recording con un ottimo lavoro di classica soul music in cui si inseriscono elemengti funk e northern e pure (“Bad thoughts”) ethio jazz.
“Sing soul” si inserisce nella felice nuova ondata soul a fianco di nomi come Nicole Willis, Sharon Jones o Martha High e merita un posto in tutte le discografie black che si rispettino.

NINA ATTAL - Yellow 6/17
Francese, 20 anni, un futuro che si preannuncia assolutamente brillante se ascoltiamo questo scintillante esordio a base di un poderoso funk soul per nulla retrò (anche se le matrice 60’s soul emergono spesso e volentieri).
Sound pulito che talvolta sconfina nella fusion, voce possente anche se ancora non completamente formata, band che gira alla grande con grooves irresistibili, brani ballabili, divertenti, solari, godibilissimi.
Grooooovy.

ASCOLTATO ANCHE:
EDWYN COLLINS (il consueto stiloso connubio tra Bowie e atmosfere soul. Non male anche se un po’ risaputo), ATOMS FOR PEACE (la band di Tom Yorke, Flea, Goldrich in un album ipnotico e affascinante tra elettronica, dub e melodie avvolgenti. Non male), BEANS & FATBACK (dall’Olanda si destreggaino tra soul e blues, anche un po’ di White Stripes. Molto interessante), BLACK REBEL MOTORCYCLE CLUB ( Non fanno mai album troppo brutti ma il più delle vote suonano anonimi e insignificanti. Anche questo sesto lavoro come sempre tra Jesus and MC e shoegaze rock n roll), SUEDE (ritorno fiacco a suon di calssico glam pop che sa di antico), BAI KAMARA (tra Bill Withers e Michael Kiwanuka un buon folk soul molto bluesy e soft), CHELSEA LIGHT MOVING (la nuova band del Sonic Youth T.Moore. Siamo sempre GEMMA RAY (da Berlino tra 60‘s, Morricone, colonne sonore spy. Molto gradevole), STEREOPHONICS (deludente nuovo album, “scuro”, pomposo, mai incisivo, da dimenticare), ERIC CLAPTON (ennesimo innocuo lavoro di Slowhand tra country, qualche blues carino, ballate e boogie rock. Incolore), NADIA & the RABBITS (Deliziosa band che si muove tra atmosfere acustiche, soft rock. Gradevole), HOLLIS BROWN (roots rock di sapore CCR ma uguale a mille altre cose..trascurabile), BEACH FOSSILS (indie guitar in odore di Smiths, gradevole ma anonimo), SUIT AND TIE JOHNS (olandesi tra psichedelia e Velvet Underground. Ascoltabili. Una volta), TESSA ROSE JACKSON (pop soul dall’Olanda con influenze jazzy e amrican roots. piacevole)

LETTO
Sergio Tavcar - La Jugoslavia, il basket e un telecronista. La storia della pallacanestro jugoslava raccontata dalla voce di Telecapodistria
Uno SPLENDIDO libro sula basket nella ex Jugoslavia (in cui si intrecciano le tristi vicende della dissoluzione e della guerra) tra aneddoti incredibili e la sconfinata passione di Tavcar, storico telecronista di TeleCapodistria.
Per chi ama lo SPORT, indispensabile.

Stefano Bollani - Parliamo di musica
Il virtuoso Stefano Bollani, star del jazz (e non solo) italiano (e non solo), brillante entertainer televisivo, sforna un libro in cui disserta di musica.
Lo fa in modo come sempre semplice e diretto, toccando vari aspetti del fare ed ascoltare musica, esaltandone l’immediatezza e l’istintività.
La (mia) sgradevole impressione è una certa supponenza del “maestro” che si cala nella plebe a spigare il “verbo”. Ciò nonostante rimane una lettura molto gradevole ed istruttiva.

Christopher Anderson - Mick Jagger. Gli eccessi, la pazzia, il genio
Classico (ed esemplare nel suo “genere”) testo spazzatura in cui le pagine scorrono elencando la vita di un Jagger costantemente assetato di sesso (4.000 donne ma anche uomini, da Bowie a Clapton...cos’ ci dice l’autore), soldi e droghe.
La musica è solo un compendio marginale.
Da evitare con cura.

VISTO
“Correndo con le forbici in mano” di Ryan Murphy
Film disturbato e disturbante tratto dall’omonimo romanzo di Augusten Burroughs.
Penetrante e abrasivo, notevole.
“Come Dio comanda” di Gabriele Salvatores
Pesantino ed estremo ma molto interessante anche se a tratti eccessivamente complesso e poco credibile.
In ogni caso consigliato.

COSE & SUONI
Finita la prima parte del tour di “A kind of blues” di Lilith and the Sinnersaints si riprende in primavera a suonare
ven 5 aprile: Vittorio Veneto (TV) Spazio Mavv
ven 12 aprile Bari “Oasi”
sab 13 aprile Lecce “Womb”
ven 19 aprile: Cortemaggiore “Fillmore”

www.lilithandthesinnersaints.com

Mie recensioni quotidiane su www.radiocoop.it

IN CANTIERE
“Rock n goal” di Antonio Bacciocchi e Alberto Galletti è in libreria dal 27 marzo 2013 per Volo Libero Edizioni
Presentazione il 10 aprile a Milano alla "Libreria dello Sport" via Carducci alle 18.
Viaggia spedito il libro sugli Statuto (ottobre 2013)

9 commenti:

  1. Oltre a Bacciocchi/Galletti (molto bello, ragass..ma non avevo dubbi), sto' leggendo il Gianni Mura di Non gioco piu', me ne vado. Uno, senz'altro il migliore, dei senzabrera. Molto bello.
    Per la musica, secondo me, poca roba che mi fa' saltare sulla sedia.
    Vado a ristampe dei Fame Studios. Clamorosamente bello quello di Clarence Carter.

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  2. Ascoltati Charles Bradley, merita.
    C' anche una bella compilation che gira in questi giorni nelle mie orecchie: "Movements vol. 1" della Tramp records. Notevole

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  3. Ah be', Bradley sicuramente, ci mancherebbe. Cerco di recuperare anche la compilation.

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  4. Mi fa piacere che il disco dei Bang! ad Frara sia stato di tuo gradimento. Mi piacerebbe portarli al Taun...vedremo!

    Fabio T.

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  5. Molto bello e molto Style Council i ragazzi.

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  6. Big Ol' Nose tira dritto per la strada già battuta da fratello Guthrie, vira verso il country e allo stesso tempo licenzia un album vecchio stile scaricabile in download sul suo sito a 5 sterle dove recupera le ballads arrabiate e folkeggianti. Il disco in questione si chiama "Fight Songs..polemical tunes in an age of indifference". Come diceva Marino dei Gang "Billy Bragg che canta nella nebbia consola i miei trenta (ormai 40) anni". Domani mi dovrebbe arrivare dalla libraia di fiducia Rock 'n' goal.

    Charlie

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  7. Fischio! Dicci poco Style Council! E' giusta quella mail che hai scritto?

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  8. Yes, credo sia giusta, l'hanno mandata loro

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  9. QUELLI CHE..........
    piangono per la morte del grande Jannacci

    R.I.P.

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