Una selezione dei migliori album SOUL e "Black" ascoltati nel 2023.
I primi dieci e poi una ventina di altri titoli (in entrambi i casi in ordine sparso).
NB: la (personale) concezione di soul è volutamente "confinata" a sonorità genericamente definibili "VINTAGE", lasciando poco spazio alle cose più innovative.
Alcuni di questi album saranno riproposti nella classifica generale.
TOP 10
JUDITH HILL - Letters From A Black Widow
Una storia tremenda quella a cui fa riferimento il titolo. Judith Hill è stata a lungo definita "Black widow" a causa delle sue collaborazioni con Michael Jackson e Prince poco prima che morissero, facendo partire una campagna diffamatoria e infamante, rinfocolate dagli hater da social. Il suo curriculum è ricchissimo di backing vocals per varie star della musica, da Rod Stewart a Robbie Williams, John Legend, Dave Stewart. Il nuovo, quinto, album è un capolavoro in cui troviamo soul, funk, blues, gospel, jazz, sperimentazione, rock, elettronica, hip hop, con la sua voce spettacolare a tenere le fila. A tratti ricorda Macy Gray o Erikah Badu, a volte Prince e altre Sly and the Family Stone o perfino Aretha Franklin ma la personalità e l'ecletticità che sprigionano l'album sono uniche e originalissime.
LAST POETS - Africanism
Spettacolare ritorno di Abiodun Oyewole e Umar Bin Hassan, gli Absolute Beginners del rap (a ruota seguì Gil Scott Heron, ispirato proprio dai loro concerti).
Riemergono le session con il compianto Tony Allen, il chitarrista e bassista degli Egypt 80 Akinola Adio Oyebola e Kunle Justice, il tastierista jazz Kaidi Tatham e il sassofonista Courtney Pine. Tornano i classici della band, rivisitati in chiave afrobeat, funk e jazz. Le parole riecheggiano come sempre dure, dirette, taglienti, profonde. Splendido.
BELLA BROWN and the JEALOUS LOVERS - Soul Clap
Da Los Angeles un album semplicemente esplosivo. Bella Brown canta come un incrocio tra Tina Turner, Aretha, Sharon Jones. Con lei suona una band da paura.
Tutti insieme escono con questo esordio mozzafiato in cui troviamo Funkadelic, Parliament, Sly and the family Stone, il James Brown degli 80, Prince, Labelle, afrofunk, disco e un groove irresistibile, travolgente, spettacolare.
MICHELLE DAVID & the TRUE-TONES - Brothers and sisters
Michelle David, cresciuta a New York, fin dall'età di quattro anni voce in cori gospel, poi in giro per il mondo con il musical di Broadway “Mama” e con altre opere teatrali, infine in studio a fianco di Diana Ross.
Si trasferisce in Olanda dove incomincia una carriera con i locali True-Tones con cui incide sei album, calca i palchi di mezza Europa, conquista premi e riconoscimenti. Approdano alla nostra Record Kicks con il loro infuocato funk soul, rhythm and blues, blues e una costante tinta gospel su ogni brano e un album nuovo di zecca con dodici brani autografi. Una fusione ammaliante, esplosiva, vincente.
KELLY FINNIGAN - A lover was born
Per chi ama il sound Stax (da Otis a Sam&Dave a Wilson Pickett) un album perfetto.
Vintage soul, rhythm and blues, una dose di funky e canzoni deliziose piene di groove.
Niente altro.
Abbastanza!
MICHAEL KIWANUKA - Small changes
Il Bill Withers dei 2000 ci regala un altro (quarto) album di estrema raffinatezza, eleganza, ricercatezza, colmo di gusto e stile.
Soft folk soul di pregio eccelso, arrangiamenti di grande maestria, con la brillante produzione di Danger Mouse e Inflo.
Il suo sound va avanti a suon di "small changes" ma a livelli qualitativi di primissimo livello.
WONDER45 - Wonderland
Per chi ama il cosiddetto "retro soul" o "vintage soul" ecco una nuova band londinese, i WONDER 45 (Wonder 45) con l'album di debutto "Wonderland". Qui c'è la storia della soul music, dal rhythm and blues, a intriganti soul ballads, blues, funk, echi gospel, blaxploitation, Temptations, sezione fiati che spinge, grandi voci, Sly e tanto altro.
Get the groove!
KOKO-JEAN AND THE TONICS - Love Child
L'ex funambolica voce degli Excitements firma il secondo album con i suoi Tonics ed è l'esplosione di un grande soul e rhythm & blues party a base della gustosa pietanza che ben conosciamo.
Novella Tina Turner dei 60's inanella il classico e prevedibile repertorio tra ritmi infuocati e languide ballate.
Certo, non rivoluzionerà la storia della musica ma se quello che chiedete a un disco è divertimento, sudore, ritmo, intensità, non rimarrete insoddisfatti.
BOULEVARDS - Carolina Funk: Barn Burner On Tobacco Road
Con l'aiuto di qualche amico in arrivo da Daptones, Durand Jones and the Indications, Black Pumas, Jamil Rashad torna con un album esplosivo di funk, soul, rhythm and blues che guarda a Gil Scott Heron, James Brown, Marvin Gaye, Curtis Mayfield, Blaxploitation varia.
Sound derivativo e fedele alle origini ma l'album è semplicemente splendido, genuino, urgente.
PM WARSON - A little more time
Con il terzo album il musicista inglese si conferma un eccellente interprete di un'affascinante e godibile miscela di soul, rhythm and blues, northern soul, blues.
Suonato, prodotto e registrato con estrema raffinatezza ed eleganza, con atmosfere soffuse, calde, "smokey", avvolgenti, misteriose, sorta di Chris Isaak soul.
IL RESTO
THE TIBBS - Keep it yourself
Al terzo album la band olandese si conferma una solida realtà della scena vintage soul con dodici brani frizzanti, allegri, solari, pieni di 60's groove, ballabilissimi. Stampa la nostra Record Kicks e l'album è davvero di grande livello.
MYLES SANKO - Let It Unfold
Il cantante e musicista inglese è una garanzia di qualità.
Il nuovo lavoro ce lo conferma alle prese con un mix di soul, funk, retaggi afro, marcate influenze jazz, qualche cenno di hip hop.
Produzione eccelsa, Curtis Mayfield spesso in agguato.
Album di grande pregio, ricchissimo di groove e canzoni eccellenti.
THEE SACRED SOULS - Got A Story To Tell
Al secondo album la band di San Diego ribadisce l'amore per il vintage soul anni Sessanta, sia nei suoni che nella composizione.
I ritmi sono costantemente bassi, mellow, soft, bluesy, con un uso elegante di archi e fiati, tra Percy Sledge e il Marvin Gaye più dolciastro.
Per gli amanti di questo mood, un ascolto perfetto.
LEON BRIDGES - Leon
All'eleganza del pluri premiato soul man texano siamo abituati e il nuovo album ne è una felice conferma.
Tredici brani di soul melodico, caldo, raramente up tempo ("Panther City" è una bellissima eccezione), con tinte gospel blues e jazz.
Alla lunga i toni sono ripetitivi e il lavoro perde mordente ma l'ascolto rimane gradevole.
MT JONES - s/t
Ep d'esordio autoprodotto per il cantante inglese. Quattro ottimi brani mid-tempo intrisi di care buone vecchie influenze soul 60/70. Ottima voce e interpretazione di gran gusto. Da tenere d'occhio.
BOOM YEH - Near-Earth Objects
La band londinese arriva dal giro Jamiroquai, Brand New Heavies, Incognito e si cala in un gustoso e classico mix di soul, funk e jazz in chiave strumentale. Tanto ritmo e groove, una discreta dose di fusion e brani costruiti con classe, raffinatezza e tanta voglia e piacere di suonarli.
BRITTANY HOWARD - What now
La voce degli Alabama Shakes torna con un album pieno di ingredienti sparsi ma estremamente saporiti: soul, Prince, soul, blues, funk, jazz, psichedelia, disco, house. Il tutto condensato in un sound attuale, moderno, pulsante.
Merita un ascolto attento e ripetuto.
THEE MARLOES - Perak
Il trio indonesiano suona un ammaliante sweet and lovely soul, con una convincente voce femminile e un sound perfettamente vintage. Molto cool.
THEE HEART TONES - Forever & ever
La giovanissima band chicano/californiana all'esordio con una mieleosissima miscela di soul, suoni latini, blues e l'irresistibile Northern Soul di "Need something more". Piacevolissimi e dalle grandi potenzialità.
SHEMEKIA COPELAND - Blame it on eve
Potentissimo album blues, che non esita a entrare nel rock blues alla Stones ("Broken high heels" o "Is there anybody there?") o in contesti country e gospel. La voce di Shemeika domina incontrastata, il sound è solido e possente, i testi parlano di emancipazione femminile, ambiente, questioni razziali. Classe, grinta, consapevolezza sociale. Super.
LADY BLACKBIRD - Slang Spirituals
Nuovo album, particolarmente ispirato, per la vocalist californiana, dopo l'eccellente "Black Acid Soul". La matrice è un soul spesso di stampo tradizionale, a cui si aggiunge una visione moderna e in progress, una conclusione ipnotico psichedelica e influenze varie sparse a piene mani (spiritual in primis ma anche funk e blues). Ottimo lavoro.
LOS YESTERDAYS - Frozen in times
Da Los Angeles un ammaliante, pigro e caldo soul perfettamente adatto a una giornata a bordo piscina sorseggiando freschi cocktail per scacciare il caldo californiano. Molto cool.
JIMETTA ROSE & THE VOICES OF CREATION - Things Are Getting Better
Un ensemble di grandi voci gospel al servizio di un sound moderno, molto souleggiante, funk, con puntate in ambito fusion e disco. Progetto interessante e intrigante.
JOHNNY BURGOS - All I Ever Wonder
Elegante, raffinato, avvolgente album di mellow soul, solare, caldo, spesso vicino a Smokey Robinson o Marvin Gaye. Suoni vintage ma non troppo. Un sottofondo gradevolissimo.
THE DIP - Love direction
Da Seattle un buon calderone di soul, funk e rhythm and blues. Belle canzoni, atmosfere cool and groovy. Sempre materiale gradevolissimo da ascoltare.
AARON FRAZER - Into the blue
Secondo album per il componente di Durand Jones and the Indications e ancora una volta un pregevole lavoro di soft soul anni Settanta con uno sguardo a Pharell Williams e dintorni. Ovvero non solo suoni datati ma anche un approccio moderno, fresco, attuale. Canzoni e sound godibilissimi, tanto stile e raffinatezza.
BETTE SMITH - Goodthing
Nuovo album per la cantante americana, un più che ottimo classico viaggio tra soul, rhythm and blues, rock blues. Grande voce (a tratti vicina a quella di Macy Gray) e brani convincenti in un un contesto molto classico ma sempre divertente.
SUGARAY RAYFORD - Human decency
Il grande Sugaray non tradisce mai e ci consegna un bollente nuovo album di puro e semplice rhythm and blues, intriso di soul e funk. Grande ritmo, tanto groove e ascolto godibilissimo.
NATHANIEL RATELIFF & the NIGHT SWEATS - South of here
Un altro buon episodio per la band del Missouri che incide per la Stax Records. Southern soul (e rock), rhythm and blues, folk rock di gusto americano, ben fatto e con gusto.
AA.VV. - Africamore - The Afro-funk side of Italy (1973-1978)
Interessantissima operazione della Four Flies Records (etichetta specializzata in colonne sonore e musiche per sonorizzazioni realizzate in Italia tra la fine degli anni Cinquanta e la metà degli anni Ottanta, oltre a nuove produzioni nu soul) che recupera una serie di brani italiani tra soul funk, proto disco, afrobeat.
Il risultato è spettacolare, dai Chrisma che compongono con Vangelis "Amore", accompagnati dagli Osibisa mentre Augusto Martelli & the Real McCoys sfodera un irresistibile funk di sapore James Brown in "Calories". Lara Saint Paul ci porta nel tribalismo minimale di "Voodoo Lady", Ramasandiran Somusunduran travolge con i prepotenti ritmi highlife di "Contrabbando di fagioli" (composto dal fratello di Vittorio De Scalzi dei New Trolls, Aldo), gli African Revival rifanno "Soul makossa" di Manu Dibango.
Uno stupendo spaccato di un'epoca pionieristica che produceva musica spettacolare.
FROM AFRICA
TOP 3
SAHRA HALGAN - Sharaf
Halgan è un'attivista politica, paramedico, ex combattente in prima linea nella convulsa e caotica Somalia.
E' di Hargeisa, capitale dell'autoproclamata repubblica (dal 1991) del SOMALILAND (che divide la parte del nord della Somalia con un altro stato dichiaratosi indipendente, il Puntland, con cui, manco a dirlo ci sono screzi e scontri).
Nel suo nuovo album "Hiddo Dhawr" confluiscono psichedelia, rock, tradizione locale, melodie arabe, ethio jazz, funk, blues, addirittura garage punk (ascoltare "Sharaf" nei commenti), una miscela conturbante, forte, aggressiva e allo stesso tempo dolce.
LES AMAZONES D'AFRIQUE - Musow Danze
Supergruppo femminile e femminista formato in Mali nel 2015 da Kandia Kouyaté, Angélique Kidjo, Mamani Keita, Rokia Koné, Mariam Doumbia, Nneka, Mariam Koné, Massan Coulibaly, Madina N'Diaye, Madiaré Dramé, Mouneissa Tandina et Pamela Badjogo, grandi voci in rappresentanza della miriade di musica che arriva dall'Africa (NON ESISTE una "musica africana" ma MILLE- forse più - MUSICHE AFRICANE). Cantano contro la violenza sessuale, le mutilazioni genitali femminili, diritti.
In questo nuovo album a fianco di una delle fondatrici Mamani Keïta (Mali) ci sono Fafa Ruffino (Benin), Kandy Guira (Burkina Faso), Dobet Gnahoré (Côte d’Ivoire), Alvie Bitemo (Congo-Brazzaville), Nneka (Nigeria). Produce il grande Jacknife Lee. Nell'album ci sono ritmi tribali, hip hop, highlife, afrobeat, elettronica, influenze tradizionali, soukous, voci incredibili, un grandissimo groove.
MDOU MOCTAR - Funeral for justice
La musica di Mdou Moctar, contaminata da tradizione Nigerina e da un rock psichedelico di gusto Hendrixiano, ha da tempo fatto il giro del mondo. Il nuovo album è un inno alla giustizia per il suo martoriato paese, vittima di un recente colpo di stato, e per il suo popolo, i Tuareg. Anche per questo l'approccio è più aggressivo, urgente (il disco è stato registrato in soli cinque giorni a New York) duro, quasi violento. Il sound, sempre potentissimo, è a tratti quasi isterico e abrasivo. Come sempre a livelli di eccellenza.
ALTRO
BEYONCE' - Cowboy Carter
Secondo capitolo di una trilogia dedicata alla musica americana, in cui, in questo caso, la pop star guarda alle radici, dal soul al gospel, al country (aspetto che ha suscitato "scandalo" e rimproveri dalle frange più oltranziste dell'ambito), non dimenticando però il sound abituale che ne ha contraddistinto la carriera, a base di pop, elettronica, dance.
Produzione e arrangiamenti stellari, ventisette brani per un'ora e venti di musica, per quanto parte di questi siano brevi intermezzi parlati o con rumori e suoni, cover di "Jolene" di Dolly Parton e "Blackbird" dei Beatles (riuscite).
Un disco molto interessante e importante, completo, complesso, personale, profondo e denso di richiami sociopolitici.
SHABAKA - Perceive Its Beauty, Acknowledge Its Grace
Concluse le esperienze con Sons Of Kemet e The Comet is Coming, Shabaka Hutchings parte per una nuova avventura con il solo nome di Shabaka.
Abbandona il sax a favore del flauto e scrive un nuovo capitolo del suo fantasmagorico percorso, mischiando nuovo e antico, jazz e ambient, spiritual jazz e influenze etniche, "A love supreme" e Alice Coltrane.
Al suo fianco uno stuolo di eccellenze (Esperanza Spalding, André 3000, Jason Moran, Nduduzo Makhathini on piano, Nasheet Waits tra i tanti).
Un album non facile, meditativo, cerebrale, ancestrale, da chi guarda lontano e non solo artisticamente.
KAMASI WASHINGTON - Fearless Movement
Dopo alcune prove incerte e alternanti torna con un album all'altezza della sua fama.
"Fearless Movement" è magniloquente e prolisso (un'ora e mezza di musica) ma godibilissimo nell'esplorazione di mille anime della musica, sapientemente mischiate al jazz più tradizionale.
Ci sono blues, funk, spiritual jazz, hip hop, latin, gospel e tanto altro.
Al suo fianco George Clinton, Thundercat (che fa faville al basso nel funk fusion jazz "Asha the first"), André 3000 e altri collaboratori di livello eccelso. L'ascolto richiede predisposizione, attenzione e pazienza ma il risultato lascerà sicuramente soddisfatti.
MOURNING (A)BLKSTAR - Anciet/Future
Splendido ritorno, dopo quattro anni, del collettivo statunitense, tra sperimentazione, spiritual jazz, funk, soul, hip hop, gospel, suono classico e suono moderno. Afrofuturismo in tutta la sua bellezza. Black sound al top della creatività ed espressività.
EZRA COLLECTIVE - Dance, No One’s Watching
Il terzo album di una delle band di spicco della scena del nuovo British Jazz ne conferma le qualità esecutive e compositive, oltre all'innata propensione alla contaminazione e sperimentazione. A una concezione moderna di jazz si uniscono fusion, afrobeat, highlife, soul, funk, dub e tanto altro. La formula é stimolante e intrigante anche se incomincia a mostrare la corda, diventando nella sua (passata) innovazione ormai prevedibile.
mercoledì, dicembre 18, 2024
Soul, black music e affini 2024
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