mercoledì, marzo 06, 2019

Eddie Piller - Steve Rowland - Modzines



Encomiabile il lavoro di Eddie Piller e Steve Rowland che hanno raccolto in un elegante ed essenziale volume la storia delle principali FANZINE MOD, dal 1979 in poi, in Gran Bretagna, Europa, Australia e States, corredando il tutto da decine di foto che ci restituiscono alla perfezione il clima culturale dell'epoca.

Da "Jamming" e "Maximun Speed" a "Direction, Reaction, Creation" e "Extraordinary sensations" (dello stesso Piller) fino a "In the crowd", "Shadows and reflections" e "Heavy Soul" e le newsletter mensili (inaugurate dalla "Phoenix list" e arrivate in Italia con "Sweetest feeling").

Spazio anche alla "mia" "Faces".

Ci sono cifre, dettagli, aneddoti, i ricordi degli inizi carbonari con fotocopie e poche decine di copie, diventate centinaia e migliaia (le 12.000 di "Extraordinary sensations"!) dopo il film "Quadrophenia".
Il lento/veloce declino, l'arrivo di internet e la relativa obsolescenza di un mezzo di comunicazione fuori tempo.
Le fanzine furono la palestra per giornalisti, scrittori, grafici, per un'imprenditorialità embrionale (la gestione della redazione, la stampa, la distribuzione, gli abbonamenti, la contabilità).

Nessuno si sognava di guadagnarci un centesimo ma di dare il meglio di sé stessi a beneficio esclusivo della scena.
Altri tempi, altre modalità.

...(Maximun Speed) era la nostra fanzine, esclusivamente per il nostro mondo, non erano pagati per farla, e questa rendeva il tutto assolutamente interessante. Non era qualcosa di inventato su una vita di cui non facevi parte, era sul nostro mondo, cosa ci capitava, chi suonava ed era il riflesso della nostra vita.
Simon Stebbing (Purple Hearts)

12 commenti:

  1. Mi facevo spedire Maximum Speed, ma solo pochi numeri, incl. quello nella tua foto, un paio di numeri li acquistai poi qui in italia, postumi nel 82 da un ragazzo che voleva disfarsene ("non sono piu un mod" hahaha) Maximum Speed era la bibbia.
    Sai che mi piace raccontare nanetti qui sul blog, beh non è proprio un aneddoto: Maximum Speed aveva una linea editoriale particolare, i loro "redattori" sul campo incensavano (giustamente e non) determinate band e ne smerdavano altre. Secret Affair, Chords e Purple Hearts il top, Lambrettas e Merton Parkas i "plastic mods", tra i nomi più in voga e per ragioni più di principio che legate al suono. Altre bands tipo i Crooks presi a badilate. La storia poi ha smussato gli angoli e tutti sono finiti nel calderone "bravi mod" revival, ma queste divisioni c'erano anche nel "nostro" piccolo mondo.

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  2. Certo, mi ricordo l'astio per i Secret Affair le prime volte che andai a Londra e ne parlavo entusiasticamente. Successivamente c'era un grande appoggio ai Fast Eddie, bravi ma non così tanto, normale rhythm and blues.

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    1. Fast Eddie....ho nanetto! :).... concordo con te, erano una boccata di freschezza, Adorati (ancora adesso) da Eddie Piller e molti della aristicrazia mod di quei tempi, ma creativamente, suono e parole, non portarono niente di nuovo secondo me. Oltre tutto in un circuito rnb, "esterno" alla scena ma contiguo, con bands decisamente superiori, NBZ, Blues Band, QTips etc. La cover di "My Babe" dei Fast Eddie la sentii la prima volta in studio a Radio Popolare, fresco acquisto del grande (Shock Produzioni) Francesco D'Abramo, che ci invitava in radio ogni tanto, mal visti dagli altri (pochi perchè di sera) redattori :)

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  3. Li ho visti a Londra nel 1984 o giù di lì. Avevano due coriste e questo li rendeva più "professionali" ma erano di qualità mediocre. Vidi, a propositi di None Below Zero, i Truth e loro spaccavano invece.

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  4. E dei Dansette che si diceva?
    C
    https://www.youtube.com/watch?v=Rl351479JxQ

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  5. Erano apparsi un po' sulle varie fanzine ma non erano molto considerati

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  6. Antonio, guarda che nessuno vuole ridimensionare i tuoi meriti, ma cancellare un commento per coprire una tua smargiassata la trovo un'azione un po' vile.

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  7. Ho trovato il commento fuori luogo. Innanzitutto io ho portato in Italia Rage, Moment e Direct Hits, forse, hai ragione, non i Times, ricordo male io. In quanto a viltà, attaccare le persone senza firmarsi...

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  8. Detto questo: organizzare tour o fare fanzine o che altro in un ambito di nicchia come il mod non è quel gran merito da sbandierare. E' stata una piccola parte della mia vita che ricordo con molto piacere ma preferisco mettere in primo piano altre cose.Più importnati, interessanti e formative.

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  9. Infine. Quando dico "io" intendo insieme ad altra gente che collaborava con me ai tempi da Davide Olla a Francesco Nucci ad altri della DTK

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  10. Hai perfettamente ragione, come al solito. Ti lascio a cose più importanti,interessanti e formative. Un caro saluto e in bocca al lupo per i tuoi futuri progetti.

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