venerdì, marzo 22, 2019
Style Council - Confessions of a pop group
Uno degli album più controversi firmati da Paul Weller nella sua ultra quarantennale carriera.
Uscito nel 1988 Confessions of a pop group degli Style Council è uno dei suoi lavori più sperimentali (e uno di quelli che ha venduto di meno e ha attirato le maggiori critiche da fan e giornalisti).
Paul Weller e Mick Talbot si chiudono in studio di registrazione da soli, senza produttori, se ne va il batterista Steve White (pur se compare ancora in alcuni brani) entra ufficialmente la compagna di Paul, DC Lee.
L'album è un coraggioso excursus in un ambito di difficile definizione tra pop, classicismo, jazz, fusion (nella prima parte), dance, funk, elettronica, Stevie Wonder, Earth, Wind and Fire nella seconda.
Il tutto accompagnato da testi duri, politicamente schierati contro la Tatcher e il capitalismo, antagonisti, spietati.
L'album venne stroncato se non ridicolizzato dalla critica inglese e spiazzò fan ed estimatori.
Con il senno di poi e un riascolto approfondito e accurato è un lavoro sicuramente da rivalutare.
Complesso, estremamente variegato, ambizioso, talvolta eccessivamente auto indulgente ma di sicuro valore.
Life at a top peoples Health Farm
https://www.youtube.com/watch?v=sPzyPAb57v8
Confessions of a pop group
https://www.youtube.com/watch?v=jLD1xKfOKyM
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A mio parere e'l'album piu' pessimista degli Style Council, a livello di testi e atmosfere...comunque valido. Paul67
RispondiEliminaMolto controverso come tutta la produzione degli SC a fine corsa
RispondiEliminaC
piaceva a galletti (o forse era l'altro prima)
RispondiEliminaC
il loro disco migliore, disilluso, irrimediabimente malinconico, musicalmente a trarti raffinato. La combinazione testi/musica ha momenti di trascinante potenza. Negativa certo. Tipica di chi si guarda dentro volgendosi indietro e si sente uno stupido per aver aderito fortemente a un credo ormai sconfitto dalla realtà . E sintomo degli anni che cominciano a passare
RispondiEliminaGrande! ricordavo bene allora..e grazie per il refreshing Albe (domani me lo riascolto)
RispondiElimina..2ndo commento..dov'e' il primo?
C
io ho fatto solo questo commento qua sopra
RispondiEliminaintendevo che il mio primo commento è sparito e l'ho riscritto tale e quale
Elimina(second verse same as the first)
C
ha ha, ok. sono completamente rincoglionito
EliminaLo ascoltai tantissimo quando fu pubblicato e nei mesi a seguire, nonostante certi suoni plastici e la produzione discutibile di alcuni brani del lato 2***. E' stato il primo disco dei TSC che NON comprai in vinile (idiota me)... il precedente lo comprai sia in CD che in vinile, doppio 45rpm. questo no, eppure visto in seguito, nonostante nel 88 il CD fosse ormai il primo suppporto, era proprio la confezione e l'artwork in 12" a rappresentare artisticamente e culturalmente il concetto dell'album. ***Nota curiosa (eccolo... :) ): Quei dementi della Polydor d'oltre oceano decisero di invertire le facciate, ed anche la tracklist del cd (cosa che accadde in passato anche per Setting Sons) Quindi in Canada e USA uscì così: https://tinyurl.com/yya3vp65
RispondiEliminaGrande Capitano!
EliminaMa alla fine ti piace o no?
si molto. ma è anche molto tempo che non lo sento a dire il vero. tutto il lato 1, quello vero, è un capolavoro, del lato 2 penso che il punto debole fosse proprio il singolo e la title track, uno perchè sotto le spoglie di un brutto arrangiamento di plastica si cela un brano già ruminato piu volte da paul in precedenza e meglio (stile big boss groove) con un bel testo tosto che lo salvava. per me scelta erratissima per un singolo. l'altro poteva essere un grande funkettone ma i nostri erano intrippati con quei suoni là, plasticosi... ciao mito, non ce l ho fatta ai rudi ieri sera (grandi, visti di recente), e temo neanche stasera per wilko ad alessandria mannaggia.
EliminaA me invece piacciono,il che fa salire la lia considerazione del disco. Sul primo lato la penso uguale.
EliminaParere illuminato, come sempre. Ciao Capitano
OT: grande esibizione dei Rudi ieri sera. Puliti, accurati, veloci, trascinanti.Belle canzoni, un paio di sorpresone.
RispondiEliminaBravi, bravi, bravi.
Changing of the Guard la mia preferita. Disco stiloso
RispondiEliminaCharlie