lunedì, marzo 18, 2019

Bianco e Nero. Sordi segreto



"Volgare ma di una volgarità vera, sana.
Prepotente ma di una prepotenza vitale.v Asociale come può capitare d'esserlo in una società nemica., pavido per buone ragioni e per assenza d'eroismo retorico.
Dotato di un senso della realtà che non è qualunquismo ma lucidità, mancanza di retorica idealista, voglia concreta di sopravvivere. Un personaggio positivo."

Italo Calvino di Albero Sordi

Bianco e Nero è un periodico di cinema, quadrimestrale, pubblicato a partire dal 1937.

Il nuovo numero, il 592, dedica quasi 200 pagine (sostanzialmente un libro) all'ALBERTO SORDI segreto.
Ovvero ad aneddoti, episodi, film messi in cantiere ma mai realizzati, rimasti sconosciuti.

Il tutto attingendo dal materiale (buona parte dall'archivio personale dell'attore, meticoloso collezionista di sé stesso) in dotazione alla Fondazione Museo Albero Sordi, presieduta da Walter Veltroni.

Scopriamo così i progetti relativi alla vita privata di Mussolini (a cui rinunciò per le numerose polemiche - e minacce - nate immediatamente dopo all'annuncio), il Don Chisciotte e Sancho Panza con Gassman, "Il trombettiere del generale Custer" (dedicato al romano Giovanni Martini/John Martin, unico superstite della battaglia del Little Big Horn), quello su Kissinger (di cui era praticamente sosia), lasciato perdere per "motivi politici", gli amori, la preparazione alla morte.

Foto, documenti, dettagli certosini, completano il tutto.
Per gli appassionati: ESSENZIALE.

Sordi il suo pubblico lo stuzzica, lo insolentisce, lo prende in giro, arrivando anche a insultarlo.
"Sordi deride ciò che gli è più vicino perchè è cioò che meglio conosce. Sputa dentro il piatto in cui mangia e cioè sulla platea, come i punk, nello stesso momento in cui si esibisce.
Perchè "io so io e voi non siete n cazzo"

((Alberto Anile)

Gigi Proietti al funerale di Albero Sordi
Io sò sicuro che nun sei arivato,
ancora da San Pietro inginocchione,
a mezza strada te sarai fermato
a guardà sta fiumana de perzone.
Te renni conto sì che hai combinato?
Questo è amore, sincero, è commozzione,
rimprovero perchè te ne sei annato,
rispetto vero, tutto pe Arbertone.
Starai dicenno: “Ma che state a fà?
Ve vedo tutti tristi ner dolore,
e ciai raggione, tutta la città…
… sbrilluccica de lacrime e ricordi,
chè tu nun sei sortanto un granne attore,
tu sei tanto de più, sei Alberto Sordi.


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