mercoledì, febbraio 15, 2017

Donna Summer - Lady of the night



GLI INSOSPETTABILI è una rubrica che scova quei dischi che non avremmo mai pensato che... Dopo Masini, Ringo Starr, il secondo dei Jam, "Sweetheart of the rodeo" dei Byrds, Arcana e Power Station, "Mc Vicar" di Roger Daltrey, "Parsifal" dei Pooh, "Solo" di Claudio Baglioni, "Bella e strega" di Drupi, l'esordio dei Matia Bazar e quello di Renato Zero del 1973, i due album swing di Johnny Dorelli, l'unico dei Luna Pop," I mali del secolo" di Celentano, "Incognito" di Amanda Lear, "Masters" di Rita Pavone, Julian Lennon, Mimmo Cavallo con "Siamo meridionali"e i primi due album dei La Bionda di inizio 70's, il nuovo album dei Bastard Son of Dioniso, "Black and blue" dei Rolling Stones, Maurizio Arcieri e al suo album "prog" del 1973 "Trasparenze", Gianni Morandi e "Il mondo di frutta candita", il terzo album degli Abba, "666"degli Aphrodite's Child, la riscoperta di Gianni Leone in arte Leonero, il secondo album di Gianluca Grignani, Donatella Rettore e il suo "Kamikaze Rock 'n' Roll Suicide", Alex Britti e "It.Pop", le colonne sonore di Nico Fidenco , il primo album solista dell'e Monkees, Davy Jones, Mike McGear (fratello di Paul McCartney), Joe Perrino, il ritorno di Gino Santercole, l'album del 1969 di Johnny Hallyday con gli Small Faces, la svolta pop della PFM, gli esordi degli Earth Wind and Fire e quelli degli UFO, e l'ultimo di Jovanotti, uno dei primi lavori di Bruno Lauzi, l'album prog del 1972 dei Dik Dik, Riccardo Fogli e la sua opera prog rock del 1979 "Matteo", del nuovo di Massimo Ranieri "Malìa", la dimenticata opera rock dei Giganti "Terra in bocca", l'esordio di Riccardo Cocciante del 1972 con l'opera prog rock "Mu", Pooh (già citati con "Parsifal") con il primo "Per quelli come noi" del 1966, gli Small Faces riuniti alla fine dei 70's, Frank Sinatra e il suo album più anomalo, "Watertown", i due lavori che Bobby Solo ha dedicato a Johnny Cash e John Lee Hooker, Massimo Ranieri e la seconda parte del progetto "Malìa", ANtonio Virgilio Savona del Quartetto Cetra, andia o oggi alla scoperta del primo album di DONNA SUMMER.

Le altre puntate de GLI INSOSPETTABILI qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Gli%20Insospettabili

Già attiva dai 60's tra band blues rock e un ruolo nel musical Hair, LaDonna Adrian Gaines, si spostò in Germania nei primi 70's proprio per comparire in altri musical in lingua tedesca.
Sposò un austriaco, di cognome, Sommer e solo per un errore di stampa il suo primo disco venne accreditato a SUmmer....

Difficile riconoscere nell'esordio della giovane e sconosciuta DONNA SUMMER la sensuale disco queen che di lì a breve conquisterà il mondo con un sound tanto innovativo quanto fruibile e ballabile.
Alle sue spalle ci sono già GIORGIO MORODER alla produzione e Paul Bellotte alla composizione (sarà l'autore per lei delle grandi hit Hot Stuff, I feel love, Love to love you baby tra le altre).

"Lady of the night" esce nel 1974 in Olanda dove ottiene un tiepido successo.
Il repertorio è curioso, spaziando da un'impronta palesemente vicina all'estetica sonora degli Abba a riferimenti 60s' e folk rock ("Born to die" sembra un'outtake dei Jefferson Airplane), con chitarre jingle jangle e tocchi countryeggianti ("Domino") fino ad un solido pop rock come "Wounded".

Non certo un capolavoro ma un ascolto sorprendente se pensiamo che un anno dopo uscirà "Love to love you babe" e la musica sarà tutta un'altra cosa.

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