lunedì, giugno 13, 2016

Afterhours - Folfiri o Folfox



Un dolorisissimo (quasi) concept sulla morte e la rinascita.
Il bizzarro e curioso titolo è in realtà il nome dei trattamenti di chemioterapia subiti dal padre di Agnelli, da poco scomparso per un tumore al colon.
E la figura del padre ricorre costante nei testi e nel drammatico umore di un disco che è però opera corale di un gruppo appena "rinato" dopo un'altrettanto e dolorosa separazione da alcuni membri storici.

Diciotto brani ostici, duri, drammatici, senza compromessi, intensi, complessi, spesso sperimentali.
Dove la logica avrebbe voluto un adagiarsi su binari prevedibili e consueti, "Folfiri o Folfox" guarda invece avanti, con coraggio e un senso di nuova sfida.
Un album importante, compatto, personalissimo, abbondanti spanne oltre la stragrande maggioranza di quello che esce in Italia abitualmente.
Con buona pace dei provinciali belati o ragli di chi si attacca alla menata di Agnelli giudice di X-Factor.

2 commenti:

  1. Album molto bello, confermo

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  2. Devo ancora ascoltarlo: finora ho letto solo recensioni positive (l'ultima l'altro giorno sul Mucchio, ma anche quella di Tonino Merolli su "Raropiù" ne parla benissimo). Condivido comunque in todo le ultime due righe, "Con buona pace dei provinciali belati o ragli di chi si attacca alla menata di Agnelli giudice di X-Factor".

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