giovedì, agosto 27, 2015

Simona Belli e Valentina Secci - “Slego e Velvet. La prismatica riviera del rock"



Nelle foto: i Not Moving allo "Slego".

Il lavoro di certosina ricerca fatto da Simona Belli e Valentina Secci ci porta alla preziosa scoperta delle vicende dei mitici SLEGO e VELVET due locali fondamentali per la scena rock, e non solo, italiana.
Dalla rocambolesca nascita nei primi anni '80 dello Slego nel dancing di una Casa del Popolo di Viserba, alla trasformazione in uno dei principali fari del clubbing nostrano, dove dagli 80's sono passati un po' "tutti", dai Fuzztones ai Ramones, Blur, X, Nofx Litfiba, Casino Royale, Subsonica, Bluvertigo, Afterhours, Marlene Kuntz, i "miei" Not Moving e una lunga serie di RADUNI MOD.
Poi tocca al Velvet, dove viene ricordato un mitico concerto di Paul Weller, tra gli altri prendere le redini.
Lo Slego finirà male, divorato dalla speculazione edilizia che lo abbatterà per trasformarlo nel solito condominio, il Velvet prosegue tutt'ora l'attività.
Tra aneddoti, un approccio "romanzato" delle varie vicende, personaggi incredibili, risse, la figura centrale nel racconto del compianto Thomas Balsamini e una serie di contributi finali (incluso il mio) di chi ha "vissuto" lo Slego, il libro scorre veloce e gradevole ed è un essenziale strumento per riassumere una grande storia.

Personalmente ricordo i concerti di X, Fuzztones (con gli Havana 3AM di Paul Simonon in apertura) e quelli suonati con i Not Moving, gli Spiders Top Mods, con Herbie Goins e la festa per la presentazione della compilation "Mondo Beat".

13 commenti:

  1. ... e ci suonai anch'io ('81 o '82 non sono sicuro) con i miei Reverse. Eravamo stati i primi nel ravennate a fare new wave/post-punk.
    E ci pagarano pure!!

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  2. Ai tempi era ovvio e normale pagare un gruppo, noto o sconosciuto che fosse. Ora è un po' cambiata la faccenda...

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  3. Due locali mitici senza dubbio anche per noi "fuori zona" (ma neanche poi tanto..) cosi come la figura di Balsamini.
    Suggestivo il titolo del libro.
    C

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  4. Lo voglio.
    io ci sono cresciuto in quei locali.
    oltre ai concerti citati (tranne gli immensi X persi per motivi anagrafici,a proposito in bocca al lupo a Billy Zoom che recentemente ha comunicato di essere stato colpito da una brutta malattia)
    conservo ricordi indelebili di performance live strepitose come Bad Brains,Hoodoo Gurus,Miracle Workers ,Fleshtones...
    I miei gusti musicali sono stati molto condizionati da quello che si ascoltava allo slego,(molti come me) oltre che dalle trasmissioni radiofoniche di Thomas Balsamini che registravo su di una C90.
    Grazie per questo tuffo in un periodo indimenticabile.
    Aldo


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  5. Locali mitici, sì. Ma il libro è una vera e propria ciofeca.

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  6. Confermo è una vera ciofeca

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  7. Si è vero il libro è una ciofeca

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  8. illeggibile, banale, pieno di refusi, scritto malissimo e con errori storici terrificanti (i Beatles di Manchester, cazzo nemmeno mia nonna!)....fatto pubblicare (a spese delle autrici immagino) come "pseudo-premio" di fine corso di scrittura creativa tenuto da Brizzi. Editoria moribonda..... Tony, non sei costretto a parlarne bene solo perché ti hanno intervistato..... Federica

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  9. I Beatles di Manchester e, aggiungo, il trolley nel 1985 (quando le semplici Samsonite con rotelle si sarebbero viste solo qualche anno dopo) sono solo la punta di un’iceberg. “Lavoro di certosina ricerca”? No, lavoro desolante e di una mediocrità imbarazzante: per le sue imprecisioni, per la sua adulterazione della realtà e per il travisamento dei fatti, per le sue invenzioni sin troppo invadenti e arbitrarie, almeno per quanto riguarda la storia dello Slego nella sua più fulgida stagione, quella dal 1984 al’88. E se lo dico, potete crederci, dato che chi scrive, in quegli anni, ne è stato il titolare, in quanto presidente dell’Arci e della coop. O.N.U. One Nation Underground. Ci ritorneremo sopra con maggior profondità, a suo tempo e in altra sede.

    Moreno Neri

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    1. Lo Slego l'ho vissuto solo da spettatore occasionale.
      Ho trovato il libro molto ricercato ma sull'attendibilità non posso certo saperne molto.

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    2. Mi sta passando la voglia di leggerlo...

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