sabato, gennaio 05, 2013

Aqua - Aquarium



Il nostro Andrea Fornasari, nella vita AndBot, ci parla di un album che nessuno dei lettori avrebbe mai immaginato vedere su queste pagine.
Ma questo blog è fatto così....

Aqua: "Aquarium" (1997)

E' difficile sintetizzare in poche parole i motivi, i percorsi psichici e la logica che portano un dogma alla sua caduta.
Non riesco a trovare di meglio: l' evidenza.
Ammetto candidamente che se non fosse stato per le parole di Piero Scaruffi spese a proposito di questo disco (e in particolare per il voto sorprendentemente alto per i suoi standard), al sottoscritto mai e poi mai sarebbe venuta l' idea di ascoltarlo, chiuso com' ero all' epoca della sua uscita in un mondo sonoro costruito su gusti personali che altro non erano se non limiti e pregiudizi.
Ma quando Scaruffi mi informò che il duo che produceva l' album era composto da tizi tutt'altro che sprovveduti in materia musicale e iniziò a tirare in ballo nomi come Abba e Ace Of Base, e non solo per la comune provenienza scandinava ma soprattutto per la classe con cui si muovevano in ambito techno melodico, be', ecco che qualche dubbio iniziò a turbarmi.

Io ascoltavo punk, post-punk, hardcore, post-rock, post-core e jazz, quindi ero dell' idea che la musica (espressione creativa, quindi artistica) dovesse per forza possedere contenuti difficili o comunque impegnati, rifiutavo saldamente l' idea dell' intrattenimento fine a sè stesso, figuriamoci quella del divertimento, della musica da ballo, della discoteca.

Si, potevano anche essre espressione di una certa cultura popolare, ma io non ne volevo sapere.

"Barbie Girl" era il tormentone radiofonico e io l'odiavo.

Ma quando Lene Grawford Nystrom (la voce femminile) cantava quel pezzo, lei in quel momento ERA "Barbie Girl", nessun dubbio a proposito: il video (altro tormentone) poi parlava chiarissimo.
C' ho messo un po' di tempo per capire che puoi fare il punk adottando comportamenti anti-sociali e una faccia cattiva, ma esiste anche il sarcasmo che ti fa sembrare a tuo agio dentro il sistema anche se, scavando un po' più a fondo, è chiaro che non lo sei.
E onestamente preferisco la seconda strada, quella dotata di maggior stile e anche l' unica onesta e possibile se parliamo di fine anni novanta.
Se il mondo che ti circonda dimostra di possedere un' anima di plastica allora puoi anche far credere di essere costituito dello stesso materiale ed anzi farti il più perfetto degli uomini plastificati, proprio perchè è solo apparenza e conterà solo quella in un sistema che antepone le fattezze alla sostanza.
Ma la tua plastica sarà così perfetta, così ben confezionata che nessun impostore potrà fare altrettanto!

Le progressioni armoniche, le melodie quintessenza dell' hit estivo, i suoni calibrati in mini-orchestrazioni moderne, i ritornelli accattivanti, il timbro e le ritmiche esuberanti ma di ottimo gusto, tutto risulta così sopra la tipica mediocrità delle produzioni euro-dance, che solo il pregiudizio o la malafede assoluta potranno non rendere giustizia a quest' opera artefatta e fatta-ad-arte al tempo stesso, che si trasforma nell' archetipo del prodotto confezionato elevando gli standard tipici del genere, facendo passare per pura spazzatura la concorrenza: una bomba, innocua, piazzata dal sistema al suo interno.

Puro bubble-gum disimpegnato, irresistibile in brani come "Roses are red", "Happy boys and girls", "Doctor Jones" oppure in "My oh my" che rispondono a canoni estetici ben precisi senza tuttavia rifarsi alle consuete rivisitazioni 60's e 80's, ma anzi rinnovando l' opera pop meno colta, assemblata però da gente che la musica colta la conosce ed è impossibile non riconoscere nei dettagli, nei suoni sotto-traccia, nei ritornelli memorabili, una cura maniacale per l' arrangiamento perfetto.
Un gioco, certo, che frutterà parecchi dollari, ma anche un lavoro egregio e divertente: si poteva chiedere di più nell' era techno-dance?

6 commenti:

  1. ma sara'....comunque erano una band a suo modo originale:o

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  2. Ammetto che a suo tempo Barbie Girl mi mise 1000 dubbi sui miei reali gusti musicali... Li misi a tacere senza pensarci troppo su e non rimpiango quella scelta, ache se forse fu un po' forzata...

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  3. per un attimo ho pensato che firefox mi avesse fatto uno scherzo,manipolando la mia lista dei 'preferiti',oppure che fosse il carbone della befana.

    non rientrano nelle mie corde,e mai avrei preso spunto da scaruffi,ma questo è uno degli aspetti del blog che preferisco.
    ciaooo
    Aldo

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  4. "Io ascoltavo punk, post-punk, hardcore, post-rock, post-core e jazz, quindi ero dell' idea che la musica (espressione creativa, quindi artistica) dovesse per forza possedere contenuti difficili o comunque impegnati, rifiutavo saldamente l' idea dell' intrattenimento fine a sè stesso, figuriamoci quella del divertimento, della musica da ballo, della discoteca.

    Si, potevano anche essre espressione di una certa cultura popolare, ma io non ne volevo sapere."

    Ti abbraccio!
    E' la chiave giusta . Perchè fermarsi a stupidi preconcetti,ognuno ha (o dovrebbe avere) il suo momento Scaruffi. Si trova roba buona ovunque, me li ricordo questi qui, mai piaciuti un granchè ma sotto questa nuova luce andrò a riprenderli. Gli Ace of Base li ho sempre considerati grandi, ho parecchia roba, ci stanno.
    Grande AndBot!

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  5. Bel post AndBot!
    Mi piace quest'approccio..
    C

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  6. well,yeh, anch'io ascoltavo pank, teenage Jesus & the Jerks,.Circle Jerks 'Group Sex' e'Wild In the streets',.D.O.A. 'Hardcore '81',..T.S.O.L. first EP , CHINA WHITE :),Adolescents:)..but quando vidi la Lene Nystrom cantare 'Barnie Girl' dissi:...'yehhh ,love you babe',...era davvero carina,...e belle canzoncine anche,..meglio di certo pseudo.intellectual indie 'post-rock' odierno osannato dai 'cry-tici' cresciuti negli anni 90

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