lunedì, febbraio 13, 2012

Mod Heroes: The Steampacket







Più volte definito il primo super gruppo, gli STEAMPACKET raggrupparono per breve tempo alcuni dei migliori talenti usciti dalla scena mod incline al rythm and blues e al blues bianco dei 60’s.
A guidarlo le voci di ROD“The Mod” STEWART appena arrivato dagli Hoochie Coochie Men e quella di LONG JOHN BALDRY (anche lui in arrivo dai disciolti Hoochie Coochie Men) già con Alexis Korner prima e Cyril Davies poi con cui aveva diviso la compagnia di future star come Jimmy Page e qualche Rolling Stones sparso.
Terza voce della band la formidabile e giovanissima JULIE DRISCOLL.
All’organo il grandissimo BRIAN AUGER.
Alla chitarra VIC BRIGGS che prima di perdersi in meandri religiosi suonò con Animals e Johnny Hallyday.
Batterista era MICK WALLER che arrivava anche lui dalla band du Cyril Davies, da un paio di tour con Little Richard e da un brve periodo con Georgie Fame.
Completava l’organico il bassista Richard Brown.
Prodotti da Giorgio Gomelsky suonarono parecchio nei clubs inglesi, incisero una serie di brani (nove) pubblicati solo successivamente in una raccolta dalla Charly Records.

Registrati in due ore come demo per un tour in USA testimoniano di una predilezione per l’Hammond jazz, il classico rythm and blues e un colore gospel molto personale e mettono in luce una tecnica invidiabile da parte di tutti.
Tre gli strumentali in classico stile hammond jazz, l’indiavolata “Holy smoke”, “Back at the chicken shack” e una consueta per i tempi versione di “The In Crowd”. Il brano migliore è una ballata soul jazz dal groove accattivante, la classica “Cry me a river” (portata al successo da Julie London e Ella Firzgerald e che poi fu successivamente interpretata anche da Joe Cocker, Aerosmith e più recentemente da M.Bublè) cantata da Long John Baldry.
“Baby don’t do it” di Marvin Gaye vede un buon duetto tra Long John e Rod mentre il gospel di “Lord remember me” si scatena poi in un travolgente R&B jazz.
“Baby take me” ha un sapore di un proto Northern soul e vede uno spettacolare sovrapporsi delle voci di Julie e Rod, in “Baby baby la solista è Julie con i cori dei due maschietti e “Can I get a witness” sempre di Gaye (ripresa anche dagli Stones e da Lulu) vede all’opera tutte e tre le voci.


Fecero circa 180 concerti dal luglio 1965 al febbraio 1966.
Si sciolsero dopo l’ultimo concerto al “Flamingo” di Londra il 27 maggio 1966.
Rod Stewart raggiunse Jeff Beck, la carriera solista e i Faces, Long John Baldry proseguì da solista, intraprese una fortunata carriera da attore, collaborò con Elton John.
Julie Driscoll e Brian Auger proseguirono insieme nei Trinity. Julie sposò Keith Tippet dei King Crimson assumendone il cognome e proseguendo nell’ambito jazz e prog. Mick Waller suonò poi con Trinity, Jeff Beck, John Mayall, ancora con Rod Stewart e Long John Baldry oltre che con Clapton, McCartney ed altri.

23 commenti:

  1. prima del Jeff Beck Group Rod Steawart suonò brevemente negli Shotgun Express con Peter Green (chitarra), Peter Bardens (Organo), Dave Ambrose (basso) e Mick Fleetood (batteria) più la cantante Beryl Marsden.
    Vic Briggs era stato il primo chitarrista degli Shel Carson Combo, divenuti poi i Rokes e aveva fatto parte degli Echoes, il gruppo che abitualmente accompagnava Dusty Springfield

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  2. Mick Waller! Dio bono, che ricordo. Una data a Spaziomusica con Dick Heckstall-Smith e (qui la memoria va a put...) due Big Fat Mama. Concerto non male, davvero...l'unico problema e' stato Mick, che, ubriaco fradicio, a un certo punto si addormento' letteralmente sulla batteria! Testa appoggiata sul rullante, nel bel mezzo di una canzone!
    A proposito di Spaziomusica, venerdi' scorso bellissimo concerto del Calibro 35. Cassio se suonano!

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  3. I Calibro suonano da dio !!! I dischi sono un po 'ripetitivi però

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  4. Ho comprato l'ultimo vinilazzo, degli altri conoscevo poco. Fra l'altro sono buoni ragazzi, simpatici che non se la tirano per niente. E ottime forchette! Ci siamo fatti un gamellone indecente di orecchiette con le cime di rapa e un tot di altre ottime cose, innaffiate da una barbera prodotta dai fratelli Calatroni di Monteguzzo (vi ricordate i Welcome Idiots? Ecco, sono loro). Come abbiano fatto, poi, a stare a macinare sul palco per due ore....
    Oh, mi e' appena stato recapitato LATE FOR THE SKY. Sfogliato a velocita' supersonica, hi visto un articolo di un paio di pagine sui NOT MOVING.

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  5. ...fra l'altro mi diceva Massimo Martellotta, il chitarrista, che sta' ragionando su di una seconda puntata con Anima Blues, il progetto con Finardi, Vince Vallicelli ed un numero uno dell'hammond quale Pippo Guarnera.

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  6. E proprio perche con Ursus si parlava di vecchie fanzine, "noi" di the Beat Goes On in gran spolvero andammo a sentire B Auger alla Contea!con tanto di intervista per la fanza..sembrava avere ottima memoria circa quel periodo della sua carriera, o si inventava tutto..boh tanto noi ci credevamo!
    C

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  7. Dimenticavo...

    BUILD- Housemartins

    C

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  8. E si,ricordo bene la serata alla Contea !
    Ma penso che Brian sia uno dei pochi che abbia conservato una certa lucidità e memoria,sicuramente meglio di molti altri che hanno passato i ....anta come lui.
    Mio fratello li vide addirittura nel periodo con i Trinity : altra band eccezionale che fece scuola nel sound semi-jazzato di fine 60.

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  9. invece Out Of Time chi la faceva gia'? tu e Lele e Maurice?
    C

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  10. Oooooh I Trinity!: "Streetnoise" è nella mia personale top 10 da portare sulla fatidica isola deserta!

    Qui erano tutti giovanissimi e casulissimi...

    grande post!

    W

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  11. Cris, urge fanzine "Casula - vita discutibile in ogni circostanza". Ursus graphic director, Tony direttore generale, Sir Galletti caporedattore, Pibio editorialista, ecc...forse in sei o sette anni riusciamo a fare un numero 0...

    Bonarda Bros!

    W

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  12. Long John Baldry tra l'altro era gay dichiarato ed ebbe un po' di problemi all'epoca.
    Tra l'altro ebbe anche una storia con Dave DAvies dei Kinks prima di approdare alla "corte" di Elton John

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  13. Bravo Tony! qui siamo veramente al top, Back at the chicken shack da impazzire
    mods mods mods mods
    we are the mdds we are the mods
    we are we are we are the mods

    The Charlatans -Then

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  14. Di Long John Baldry solista avevo un paio di dischi,ma non mi piacevano gli arrangiamenti orchestrali di molti pezzi...forse dovrei riascoltarli,ma non mi sembravano in linea con il loro sound originario.
    Per C : OUT OF TIME era una fanzine fatta da collezionisti,che ruotavano intorno al negozietto "Disco revival" situato in via Galliari : ai tempi c'era ancora Giorgio senior,adesso da diversi anni vi ci lavora solo il figlio...io collaborai con qualche articolo retrospettivo (beat italiano,più che altro) ma nulla di più,perchè poi sono passato alla concorrenza.
    E' stato un bel periodo,indubbiamente !

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  15. Long John Baldry ha avuto un bellissimo periodo a base di blues bianco e rythm and blues (ho un paio di album) anche se molto prevedibile e una successiva rincorsa al successo in stile Tom Jones con buoni brani ed altri invece troppo orchestrati e molli.
    Però un personaggio molto particolare (tra l'altro ricoverato a lungo in ospedale psichiatrico e con vari altri problemi)

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  16. PS Tornano i Dexy's Midnight Runners !!!
    Nel febbraio 2011 K.Rowland riferì dell'esistenza del quarto album, che sarebbe uscito per il gruppo rinominato semplicemente Dexys.
    Oggi Rowland annuncia che il disco, il primo dopo 27 anni, è stato intitolato "One day I'm going to soar" e sarà pubblicato il prossimo 4 giugno.

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  17. mick talbot è il 'direttore artistico' del progetto dexys, quindi siamo sul velluto (spero :)

    l'altro style council ha il prossimo singolo ascoltabile per intero sul tubo. per ragioni di sicurezza internazionale sono stato inibito dal commentare qualsiasi cosa riguardante il nuovo album.... comunque se volete avere una idea sul sito della yeproc (etichetta usa) ci sono i samples (da 1.30 min cadauno) di tutti i brani. ciaociao anzi klingklang :)

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  18. Vorrei avere il doppiopetto che Baldry ha nelle foto degli Steampacket!

    Fabio T.

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