mercoledì, novembre 02, 2011

Cultura 60's e 70's: Il registratore a cassette





Il riproduttore di cassette è stato introdotto dalla Philips nel 1963 ed è stato lanciato sul mercato nel 1965 come dispositivo per dettatura vocale progettato per uso portatile.
I riproduttori di cassette divennero presto di largo uso e ne furono progettate diverse versioni per applicazioni professionali, impianti casalinghi, e anche per l'uso in automobile.
Dalla metà degli anni '70 alla fine degli anni '90, il lettore di cassette fu lo strumento preferito per l'ascolto di musica in auto.
Negli anni '70 la Philips ha messo in commercio le prime musicassette chiamate anche compact-cassette.

A cosa serviva questo nuovo elettrodomestico?
A un solo scopo reale: duplicare i dischi.
Farsi prestare un LP da un amico e riprodurlo.


Le case discografiche si accorsero della violazione dei diritti e della perdita di guadagni, ma ormai la piastra era in tutte le case, e l'unica possibile rivalsa fu, anni dopo, il pagamento di una royalty su ogni cassetta vergine, i cui ricavati venivano poi suddivisi tra le case discografiche in base alle rispettive quote di mercato.

Personalmente lo utilizzavo parecchio per registrare , con risultati di ascolto di bassissima qualità. i brani nuovi o difficilmente recuperabili, direttamente dalla radio, avvicinando il registratore alla radio stessa.

46 commenti:

  1. Che flash il vecchio registratore!!
    OT: venerdì ho visto sti Magical Mistery Band, mi sono piaciuti, hanno suonato diversi pezzi dei Fab4 poco noti alle masse (tipo Being for the benefit of mr Kite) ed hanno interpretato tutto il repertorio con una chiave più rock
    E ora sabato prossimo sotto con i Fuzztones
    Charlie

    RispondiElimina
  2. Più che altro sabato sera i Baker Brothers a Milano!!!

    RispondiElimina
  3. ho trovato la foto del mio lesa!
    http://digilander.libero.it/Magnaghi/Magnaghi%20turntable/Lesa%20turntable/Slides/Lesa%20fongrafia/slides/Lesa%20registratore%201.jpg

    RispondiElimina
  4. allelimo non dice niente?

    RispondiElimina
  5. Il mio auspicio è un post sugli Stereo8, la prova inconfutabile che non sempre il cervello umano batte pari.

    RispondiElimina
  6. Perchè dovrei? Non c'è mica scritto che le cassette erano qualitativamente superiori agli mp3 o altre baggianate del genere.
    Avevo anch'io il mio bel mangiacassette come quelli delle prime due foto, più tardi la radio-mangiacassette integrata, poi lo stereo con la "piastra".
    Solo sullo scopo reale estenderei la risposta di Tony: duplicare i dischi degli amici, certo.
    Ma anche duplicare i propri dischi per non rovinarli ascoltandoli ripetutamente, e subito dopo per poterli ascoltare "in giro" (macchina, walkman)

    RispondiElimina
  7. Dimenticavo: la campagna "home taping is killing music" che dimostra come le case discografiche siano sempre state dirette da coglioni, anche prima dell'avvento del web e degli mp3.

    RispondiElimina
  8. Personalmente non ho mai avuto "paura" di rovinarli (e infatti ci sono alcuni dischi letteralmente scavati dalle migliaia di ascolti, cadute, ditate etc).
    Li passavo su cassetta per ascoltarli lontano dalla postazione del giradischi

    RispondiElimina
  9. OT: ho una domanda, l'altra sera durante un dj set di stampo MODernista ho sentito Symphaty for the devil in una versione soul-eggiante, il dj mi ha detto che era un pezzo dei Dawn(forse???)ma io con questo autore non ho trovato nulla in rete...qualcuno sa qualcosa?
    A proposito di dj ma Csl Stax che scrive è lo stesso che pubblica i podcast su MixCloud? se si complimenti vivissimi
    Charlie

    RispondiElimina
  10. Nella mia cerchia di amici e compagni di scuola dell'epoca la norma era comprare un disco, registralo, passarlo agli altri per la duplicazione (eravamo già una specie di gruppo di acquisto informale, raramente si comprava più di una copia di uno stesso disco) e poi archiviarlo per quando si fosse rotta la cassetta o fosse stato necessario farne un'altra (regali, compilation, etc)
    Il disco era percepito come "fragile" e veniva conservato per le occasioni speciali.
    Ma forse eravamo noi una compagnia di scemi... :)

    RispondiElimina
  11. sì sun semper mi Charlie, grazie 1000!

    ps: cè una stupenda versione di Sympathy di Sandie Shaw che appare ogni tanto qui e là (Craig Charles alla BBC è ossessionato, la mette quasi sempre). Eccola, era questa? http://www.youtube.com/watch?v=FCnZJt26lh8

    RispondiElimina
  12. ...a me piace anche la versione in spagnolo di una Stones tribute band (spagnola) che trovi qui (a proposito dei miei mixclouds :)

    http://www.mixcloud.com/Cpt_Stax/coverized-pt-1/

    RispondiElimina
  13. vedo una nota sottilmente polemica in allelimo (che ho difeso lunedi' ed al quale adesso tiro le orecchie)

    "Non c'è mica scritto che le cassette erano qualitativamente superiori agli mp3 o altre baggianate del genere."

    se intendi dire che in passato è stato scritto che il vinle è qualitativamente superiore al mp3, e se per te è una baggianata, ti sbagli di grosso. non cè bisogno di essere ne un tecnico di laboratorio ne un estremista audiofilo (io non lo sono ed uso gli mp3 senza problemi o sentimenti di colpa) ma....

    il vinile suona nettamente meglio del pur meno compresso possibile mp3. non cè paragone. dinamiche, frequenze, persino le subfrequenze che non sentiamo (tagliate nel cd ed mp3) sono essenziali per un ascolto degno della parola. poi è chiaro che per comodità ascoltiamo dalle casse del computer e la differenza non cè :)

    RispondiElimina
  14. Forse il riferimento era alla risposta che ho dato ad Allelimo nell'altro post e che ribadisco allineandomi a Cpt.
    La qualità sonora del vinile è superiore a quella delle MP3. SOPRATTUTTO se l'ascolto è riservato a materiale registrato prima dell'avvento del CD (50, 60, 70, 80).

    RispondiElimina
  15. Io invece quoto Allelimo quando rimanda alla campagna "Home taping ecc",ricordo dei volantini e/timbri sulle cassette che rispondevano "Home Killing Is Taping Music"! Grande!
    C
    (massimo rispetto x i registratori e quel migliaio di cassette che ho ancora..e avolte uso,strano forse ma vero)

    RispondiElimina
  16. Cpt. Stax, a me sta benissimo dire che si preferisce il suono dei dischi in vinile/cassette agli mp3/cd, o più in generale, che si preferisce il suono dei media analogici a quello dei media digitali.
    Se però si comincia con le spiegazioni tecniche, allora no: il digitale ha una qualità incomparabilmente superiore all'analogico, punto. Non perchè lo dico io, ma perchè lo dicono i numeri.

    Sulla sottile polemica, ma guarda un po', sono tre post che c'è un anonimo che mi caga il cazzo e poi io sono sottilmente polemico?
    E sulla tiratina d'orecchi, scusami ma ho 48 anni e non ho nessun bisogno che nessuno mi tiri le orecchie come ai bimbi (o che mi difenda, se è per questo, e che si senta poi per questo autorizzato a intervenire con fare paternalistico come hai fatto tu)

    Tony, il riferimento era all'anonimo cagacazzo del secondo commento prima del mio, non alla tua risposta nell'altro post. Anche se sostenere la superiorità tecnica dell'analogico sul digitale è una baggianata. Sulla superiorità emozionale invece si può discutere... :)

    RispondiElimina
  17. non ho più un registratore a cassette funzionante (solo una sottospecie di radiosveglia..) ma la cosa che mi fa imbestialire è che, con l'avvento del cd registrabile, mi ero trasferito le rarità che avevo in cassetta su cdr, ed adesso molti di quei cdr sono corrotti ed inascoltabili! alla faccia della modernizzazione, i cdr si sputtanano più e prima dei nastri magnetici.

    RispondiElimina
  18. ok allelimo va bene ho capito che con te non si puo neanche fare un po di ironia. passo e chiudo (con te)

    anzi prima di chiudere aggiungo che "il digitale ha una qualità incomparabilmente superiore all'analogico, punto. Non perchè lo dico io, ma perchè lo dicono i numeri." è una gran cazzata ;O)

    RispondiElimina
  19. Non credo che si possa quantificare (lo dicono i numeri) la superiorità del digitale rispetto al vinile.
    Se ascolto un album dei Beatles, Stones, Who, Clash etc etc in vinile e lo riascolto in digitale la differenza c'è, si sente ed è a favore del vinile.
    Se ascolt ouno dei Radiohead non l oso.
    Ma io non ascolto i Radiohead, anzi mi fanno inorridire.

    RispondiElimina
  20. Cpt. Stax, domando scusa se ho reagito troppo bruscamente, mi aveva innervosito l'anonimo...
    La questione digitale/analogico invece può essere affrontata dal punto di vista emozionale, e ognuno ha ragione perchè parla delle sue emozioni, oppure dal punto di vista tecnico, e allora ha ragione la matematica.

    La matematica dice che il digitale è superiore all'analogico per tutte le cose che dicevi tu prima: risposta in frequenza (digitale lineare tra 20hz/20khz, il vinile dopo 5 ascolti non arriva a 17khz), dinamiche (cd 90db, vinile 60db), sub-frequenze e ultra-frequenze sono tagliate tanto nel cd quanto nel vinile (hai presente l'entrata "phono" sui vecchi stereo? Era lì perchè i dischi in vinile hanno bisogno di una equalizzazione (RIAA) per compensare durante l'ascolto la compressione effettuata in registrazione), etc.

    Se ne può parlare per ore, ma capisco che di fronte alla matematica i più svicolino nella patafisica... :)
    (Ed è anche vero che in fin dei conti chissenefrega, ognuno ascolti quello che vuole: quando si ascolta, quello che conta è la musica, non il supporto)

    RispondiElimina
  21. Io pratico (quando posso) la patatafisica ma è tuttaltro tipo di pseudo-scienza imperfetta...

    Ti quoto un patafisico che si è convertito al vinile contro la sua stessa indole di progressista (un po come lo sono stato ahimè io quando a metà anni 80 ero straconvinto della superiorità del cd... e la mia disgraziata convinzione mi ha fatto vendere gran parte della mia collezione di vinili per farmi un budget e ricomprare in cd...mi autoinsulto ogni volta che ci penso)

    http://www.tnt-audio.com/sorgenti/budgetvinyl_conclusion.html

    RispondiElimina
  22. Csl Stax grazie per le dritte!!
    Charlie

    RispondiElimina
  23. Cpt. Stax, scusami ma se mi citi l'opinione di un "audiofilo" (domando scusa per la parolaccia), cioè uno di quelli che ascoltano il suono degli amplificatori e dei cavi... posso liquidarlo come "irrilevante"?

    E comunque, mi ripeto: io non nego che il suono di un supporto analogico possa piacere di più di quello di un supporto digitale. Nego che sia tecnicamente superiore, ma accetto che lo sia emozionalmente, anche se potremmo discutere sulle motivazioni che vengono generalmente usate per sostenerne la superiorità emozionale (cioè il solito vecchio discorso contenitore/contenuto)

    RispondiElimina
  24. Spettacolo!!! Mi ricordo un registratore come quello postato in foto 2, forse era proprio quello, che fu regalato a mio fratello dallo "zio d'America" nei mid 70's o giù di li. Devo averglielo menato tanto da romperlo ma non ricordo bene

    Sulla discussione analogico-digitale per me fa testo, come fruitore-ascoltatore, la qualità del supporto cioè l'incisione-registrazione o chiamatela come volete, se è da cani puoi averci tutti i sistemi hifi di sta terra che l'ascolto sarà da cani (con rispetto per gli amici a 4 zampe)

    Altra questione che sottopongo ai santoni in materia, se la musica nasce analogica la conversione al digitale porta ad una perdita di informazione sonora-musicale?? ho fatto la prova con Kind of Blue, vinile mono e cd, risultato che a parte la dinamica del cd superiore, il vinile suona meno "impastato", più "accurato", più "naturale". Che sia suggestione...

    Domandone finale, il mio amico e collega Angelo, già fondatore dei Blindosbarra (Funk) mi ha raccontato che il nastro magnetico è superiore al vinile e che in sala di registrazione si usavano (usano?) dei banchi a bobine, se avessero vinto la guerra i tedeschi avrebbero imposto come standard il nastro magnetico ma la spuntarono gli americani (meno male) e imposero il vinile...è vero?

    cortez

    RispondiElimina
  25. uhm i Blindosbarra, vecchi funkettoni genovesi me li ricordo live forse più di 12 anni fa al vecchio Due Lune di Vernazzano sul Trasimeno....che flash!
    Charlie

    RispondiElimina
  26. iawohl Herr Cortez, cassette BASF tutta la vita ! ha ha ha.
    risulta anche a me la storia dei nastri, e devo dire che con cassette di ottima qualita' e una bella piastra il sound e' eccellente. Niente di più frustrante di un disco che gratta o peggio ancora salta.ad ogni modo sono affezionatissimo ad entrambi con preferenza vinilica. La macchina che uso per lavorare ha la radio con cassette,pensavo non esistessero più, così ho riesumato le vecchie cassette e ho fatto qualche riscoperta tra le quali Outlands d,amor , va che coincidenza...
    Col primo che ho avuto registravo le cassette dalla radio
    A.G,
    Corduroy - Something in my eyes

    RispondiElimina
  27. Ancora oggi ogni tanto mi scappa un "ti doppio la cassetta" al posto del "ti faccio un cd"...

    Fabio T.

    RispondiElimina
  28. ahaha, sai quante volte anche a me.

    Bè per me è normale dire: "Il nuovo disco di"..mai detto "il nuovo CD"

    RispondiElimina
  29. Blindosbarra col Bobby Soul..un saluto,Cortez!
    Mi fai una cassetta?
    C

    RispondiElimina
  30. Il commento di cortez è - absit iniuria verbis - molto rappresentativo della scarsa cultura "tecnica" degli appassionati di musica.
    Il "supporto" non è, evidentemente, la qualità dell'incisione nè quella della registrazione (che, per inciso, sono comunque due cose diverse), anche se è vero che la qualità finale sarà sempre non superiore a quella dell'anello più debole della catena.

    La musica nasce TUTTA analogica, digitale può essere solo il mezzo di memorizzazione (o supporto fonografico, cioè cd, vinile, cassetta, etc.)
    La perdita di informazione musicale tra la musica suonata e quella registrata c'è SEMPRE, a prescindere dal supporto fonografico scelto: nel caso dei supporti analogici sarà maggiore rispetto ai supporti digitali (non dimentichiamo che "analogico" significa "più o meno simile", non "identico")
    Questo non vuol dire che la registrazione/riproduzione analogica non possa essere più "gradevole" all'ascolto, per una svariata serie di motivi, tra i quali l'abitudine e la MINORE fedeltà all'originale (non il contrario: è lo stesso principio per cui un ampli per chitarra a valvole "suona" meglio di uno a transistor)

    I confronti tra due diversi supporti fatti "alla buona" non significano nulla: troppi sono i fattori soggettivi in gioco, come dimostra la psicoacustica (che studia esattamente questi fenomeni).
    Solo i confronti fatti in "doppio cieco" sono attendibili, in quanto rimuovono completamente l'aspetto soggettivo: tutti gli altri sono influenzati dalla soggettività dell'ascoltatore.
    E nei confronti a doppio cieco il 99% delle persone non distingue tra un mp3 a 128kbps, un vinile e un cd.

    Nastro magnetico e vinile, insomma. Dipende da quale nastro magnetico: una musicassetta e un multitraccia a 2 pollici non hanno la stessa qualità. Il secondo è sicuramente superiore al vinile come supporto fonografico, mentre la musicassetta è largamente inferiore.
    I banchi a bobine, sa dio cosa tu intenda; a meno che tu non voglia dire che in studio si registra su un multitraccia e non su vinile, e allora sì, bella scoperta!
    Al giorno d'oggi il multitraccia è generalmente digitale, ma esistono ancora quelli analogici, ma in ogni caso il nastro dello studio di registrazione e il vinile sono due mezzi non paragonabili, perchè rispondono a esigenze diverse in due stadi diversi della produzione di un disco.

    RispondiElimina
  31. no =888888888888888888888888888)-

    RispondiElimina
  32. mado' che tronchetto,allelimo

    RispondiElimina
  33. Caro anonimo, vedo che ti diverti: ignoranza e maleducazione sono una scelta che evidentemente corrisponde al tuo modo di essere :)

    RispondiElimina
  34. allelimo guarda che qui non è una gara a chi ne sa di più, ci si confronta, si condivide, si cazzeggia, è un bar virtuale direi di alto spessore se rapportato ai bar medi frequentati da italiani medi

    detto questo mi permetto di affermare (sperimentato) che nel 99% dei casi un mp3 è riconoscibile da un altro supporto vinile o cdaudio perchè suona peggio, in genere è come se difronte alle casse ci fosse una tenda, ti perdi addirittura in certi casi la distinzione degli strumenti, è un impasto, parlo di un sistema di riproduzione HiFi di fascia media, sul pc è un'altra storia ovviamente

    comunque a me l'argomento interessa parecchio dato che non sono mai entrato in uno studio di registrazione, quindi se oggi viene usato il DAT digital audio tape, chiedo: la tua affermazione che la musica nasce TUTTA analogica è valido solo per le decadi passate?, o no?

    cortez

    RispondiElimina
  35. @Cri ti posso fare una cassetta di frutta perchè dei blindosbarra no tengo nada ah ha ha però se vuoi mi informo e provvedo

    W il metallurgico

    cortez

    RispondiElimina
  36. @allelimo, il segnale analogico è diverso da quello campionato-digitale cioè convertito dall'analogico, o no?

    cortez

    RispondiElimina
  37. cortez, non mi sembra di fare a gara per vedere chi ce l'ha più lungo: so due o tre cose sull'argomento, mi sembrano interessanti e le dico. Se non interessa, lascio perdere senza problemi, mica mi viene in tasca niente a sostenere posizioni contrarie al "sentire rock" comune...

    Per rispondere alle tue domande: il DAT è un tipo particolare di nastro digitale, era usato fino a pochi anni fa per realizzare il mixdown dal multitraccia al formato stereofonico.
    I nastri digitali multitraccia non si chiamavano DAT, oggi comunque sono stati entrambi rimpiazzati (genericamente prlando) dalla registrazione su hard disk.

    Tutta la musica nasce analogica è valido SEMPRE, dai millenni passati ai millenni futuri: la musica è, semplificando, vibrazione dell'aria che colpisce le orecchie. Il processo può essere solo analogico: i numeri non vibrano :)

    Digitale può essere solo il passaggio di memorizzazione su un supporto fonografico: le vibrazioni dell'aria (forme d'onda) sono tradotte in numeri (tramite un apparecchio dedicato che si chiama DAC) e poi questi numeri sono ritradotti in forme d'onda (attraverso un altro apparecchio dedicato che si chiama ADC)
    Ora, la teoria matematica che sta alla base del campionamento dimostra che la forma d'onda in uscita da un cd è identica a quella in entrata: non è una questione di fede, è matematica.

    Di solito a questo punto viene citata la stupidata della forma d'onda approssimata "a scalini" del campionamento rispetto alla forma d'onda continua originale: è una stupidata perchè quello che esce dal DAC non è un'onda a ascalini, ma un'onda analogica identica a quella entrata. E' solo la memorizzazione che è a scalini (ma sono un'enormità di scalini, eh: 44.000 e rotti per ogni secondo)

    Per quanto riguarda il confronto "alla buona", mi ripeto: non vale nulla.
    Prova a fare un confronto serio e poi ne riparliamo. Se interessa, posso mettere dei link a risultati di confronti ABX (o doppio cieco) che mettono in discussione tutte le leggende metropolitane su vinile, cd e mp3.

    RispondiElimina
  38. Ok grazie allelimo

    cortez

    RispondiElimina
  39. Le cassette le ho usate fino all'anno scorso.

    RispondiElimina
  40. Allelimo: i tuoi "ammiratori" anonimi sono più di uno. congratulations
    8=======)-

    RispondiElimina
  41. be proud allelimo 8===)

    RispondiElimina
  42. Che meravigliosi ricordi ed emozioni il registratore a cassette... :-) Grazie !!!

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails