mercoledì, agosto 17, 2011

Calcio e Caucaso





Il calcio e il Caucaso.
I nuovi ricchi locali con soldi di dubbia provenienza stanno portando in terre povere (per la maggioranza della popolazione), devastate da guerre e terrorismo, infettate dal fondamentalismo islamico e da traffici mafiosi all’ennesima potenza, secessionismo, il Dio Pallone.

L'Anzhi di Makhachkala, Daghestan, Mar Caspio.
Una squadra, una città, il loro padrone. Suleiman Kerimov.
Per Forbes è al numero 118 della classifica dei più ricchi al mondo (un patrimonio di circa 5,5 miliardi di euro), una fortuna accumulata con partecipazioni azionarie in aziende come Gazprom, Sberbank e Polymetal. 

Prima che arrivasse Kerimov, lo stadio era vuoto.
Adesso,prezzi popolari (poco più di 2 euro), spalti gremiti (18 mila persone) per vedere Roberto Carlos e Diego Tardelli, Dzudzsak e Zhirkov.

Il Terek, la squadra di Grozny, capitale della Cecenia, un trionfo in Coppa nazionale nel 2004, negli ultimi a metà classifica in serie A.
Megagalattica a Gattuso, ingaggio di Gullit (durato ben poco)
Il Kerimov ceceno si chiama Bulat Chagayev, il potente (e presidente) Ramzan Kadyrov. Un mix di potere politico e nuovi oligarchi.
È il nuovo calcio, quello del Caucaso, di base non troppo diverso da molte storie che ben conosciamo anche qui.


49 commenti:

  1. Un po' come l'Italia del ventennio e del 2° dopoguerra. Le situazioni fluttuano....

    A.G.

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  2. Yess Alberto, ma noi non avevamo un centrocampista all'avanguardia come il compianto David Kipiani della Dinamo Tblisi
    C

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  3. I miliardi di Moratti invece hanno provenienza più che certa: le nostre tasche, con la complicità di qualsiasivoglia governo.

    A.G.

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  4. Bensvegliato Cris, radiosa mattina, immagino!

    allora, qui è un altro paio di maniche:

    la massima espressione del calcio caucasico fu di livello mondiale, infatti la formidabile Dinamo Tblisi fine '70 primi '80 vinse 4 o 5 campionati dell' Unione Sovietica, alcune Coppe Nazionali e soprattutto la Coppa delle Coppe 1981 nella finale di Dusseldorf contro il tremendo Carl Zeiss Jena (DDR).
    Ecco i magnifici:
    1 Gabelia
    2 Kostava
    3 Chivadze
    4 Kisaniashvili
    5 Tavadze (grandissimo picchiatore)
    6 Svanadze
    7 Daraselia
    8 Sulakvelidze
    9 Gutsayev
    10 Kipiani
    11 Shengelija

    Erano un prodotto esclusivamente locale e innerbarono la nazionale sovietica per parecchio tempo, a Spagna '82 i titolari eran 6 o 7 + Gabelia era il 2° portiere.
    Ricordo un 2-0 in rimonta al Napoli nella Coppa UEFA dell'anno dopo davanti a 100.000 spettatori.
    Eliminarono anche il grande Liverpool dalla Coppa Campioni 1978 o 79 3-0 in casa dopo aver perso l'andata 2-1.
    Vestivano completo adidas blu con bordi e numeri bianchi o viceversa, con grande D sul petto:Grandi!

    A.G.

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  5. Ma poi è ufficiale che Eto'o vada a giocare nell'Anzhi? Mah... questi affari tra petrolieri mi puzzano... Calcio, idrocarburi, Servizi Segreti, Modelle Mozzafiato, Kgb, Spectre, morti sospette, ville sul Lago di Como, depandance a San Pietroburgo, orge, nani... Il pallone rotola sempre verso la buca dei petroldollari... dietrologie..."007: Il terzino che spiava il Caucaso" Presto nei cinema... Ma la realtà spesso supera la fantasia...

    W

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  6. Ciao Alberto, io la dinamo Tbilisi me la ricordo giallo-nera, è possibile?

    W

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  7. Ciao White

    Giallo-nera Dynamo Dresden

    A.G.

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  8. Grande quella Dinamo Tiblisi!!!!!!!!!!
    Era ora che qualcuno facesse capire ai miliardari nostrani e alla banda arabo-inglese e FloreninPerezRealMe..a che al mondo c'è sempre un pesce più grosso di te pronto a mangiarti!
    Charlie
    Ps: A.G sugli scudi...occhio che la spectre della Telecom non ti metta sotto controllo il cellulare

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  9. Qualche sera fa su Rai storia ho visto lo special sul "campionato di guerra 1943", qualcuno l'ha visto? campioni d'Italia i "Vigili del Fuoco La Spezia", scudetto ratificato del 2002. Grandi!!!
    C'era la regola che il calciatore poteva giocare per la squadra della città in cui si trovava (con l'Italia tagliata in 2 dal fronte). Meazza giocava nella Roma e Piola nella Lazio, Sentimenti II nel Napoli.
    Dei campioni d'Italia VV. FF. La Spezia molti non poterono ritirare nemmeno la medaglia: alcuni finirono repubblichini e vennero fuciati dai partigiani, altri divennero partigiani e rappresagliati dalla RSI.
    A causa della difficoltà di avere notizie la squadra dei Vigili scoprì di essere campione d'Italia un mesetto dopo l'epica sfida vittoriosa col Torino, che era andato anche a perdere clamorosamente a Venezia all'ultima giornata.

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  10. Grande Pibio!!! E da lì poi comincio l'epopea del Grande Torino...

    --------
    Attento Galletti, tu sai troppo. Abbiamo motivo di pensare che Tronchetti Provera possa inviarti Afef per sedurti, carpire le tue informazioni e sottoporti a trattamento sampdorianizzante. Se Pibio è d'accordo, ti potremmo nascondere nella sala prove dei Temponauts.

    C.A.S.U.L.A. Central Bureau

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  11. Ha ha dopo aver "sistemato" la pratica Afef mi va benissimo la sala prove dei Temponauts coi giusti generi di conforto.

    Mi permetto di ricordarvi comunque che il Torino era comunque già campione in carica avendo vinto lo scudetto 1942-43 e mi spiace ricordarvelo ma l'epopea del grande Torino non è legata al romanticismo (cioè lo è in quanto squadra simbolo di un'epoca disgraziata) ma ai SOLDONI che il Commendator Novo sborsò per pagare Loik e V. Mazzola che il Venezia aveva già promesso alla Juventus. Il campionato di guerra del 1943 vinto dai VVFF La Spezia,non venne organizzato dalla FIGC (controllata direttamente dal PNF tramite il CONI)in quanto non esisteva più niente dopo l'8 settembre ne il governo ne il PNF e tutto il resto. L'aver riconosciuto quella vittoria come scudetto (cioè campione nazionale) 60 anni dopo è un ERESIA COLOSSALE, anche qui va bene l'epopea romantica, ma lasciamo stare il resto vi chiedo: ma che senso ha? Questo da adito oltre a colossali fraintendimenti del tipo "lo Spezia ha vinto lo scudetto" nossignore, lo spezia non ha vinto proprio un bel niente, tra l'altro ci giocava pure Castigliano (che era una colonna del grande Torino, e pure qualcun altro).
    Pibio Piola nel campionato di guerra (che poi ta l'altro era solo Alta Italia)giocava nel Torino e non nella Lazio dove già giocava e dove sarebbe tornato.
    ah dimenticavo, non temo alcun trattamento sampdorianizzante!

    Casulamente vostro

    A.G.

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  12. Ricorderei anche l'altra grande squadra caucasica di epoca sovietica, l' Ararat Jerevan del bomber Oganesian che fece l'accoppiata campionato coppa nel 1973 o forse 74

    A.G.

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  13. Beh, ma i caucasici son gente tosta. Terra di uomini d'acciaio, come Stalin e Kaladze...

    Giusta precisazione storica sul Toro 42/43, chiedo venia... Però al di là del riconoscimento dello scudetto, quella dei VVFF di Spezia è una storia importante da ricordare...

    Certo, dietro ogni aspetto romantico ed epopea calcistica, poi, c'è sempre un magnate che caccia i soldi per accaparrarsi i meglio...oggi ci sono i caucasici, domani scommetto sui cinesi!

    AhAh, Alberto, non sottovalutare i mezzi della Spectre Telecom!

    Wite

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  14. L'impresa sportiva senz'altro vale tantissimo al di la dei (soliti) pasticci organizzativpolitici tipici dello stivale.
    Ne è conferma il fatto che alla guida dei VVFF La Spezia c'era un certo Ottavio Barbieri (caro a tutte le genti rossoblù) che da assistente di Mr. Garbutt ebbe qui il suo primo incarico di allenatore, dopo essere stato una colonna del centrocampo genoano all'epoca degli ultimi due scudetti. Dal 1946 passò appunto sulla panchina del Genoa col quale entusiasmò neel torneo 1947-48 inclusa una clamorosa vittoria ai danni del Torino appunto con conseguente sorpasso in classifica, primato che durò fino a marzo quando la fatica per l'impegnativo modulo ebbe il sopravvento e i rossoblu crollarono finendo 5 o 6i un torneo fino a quel punto entusiasmante.

    Ricordiamoci comunque che il torneo era nato sotto il patrocinio della federezione della RSI tramite l'avv. Mauro già gerarca e presidente federale durante il ventennio, inutile precisare che la sua creatura gli crollò in testa insieme a tutto il resto e le regole per tesserare i calciatori non esistevano. E poi, domanda: in un paese che odia il fascismo e lo rinnega (giustamente) perchè si vuole tirar fuori questa storia dello scudetto (inesistente) del '44. E tutti lì a dire che è giusto che è bello, ma come si fa? Cos'è a La Spezia la RSI va bene se si tratta del campionato di calcio?

    A.G.

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  15. 'Azz, Alberto, ne sai tantissimo (troppo, occhio)!

    No, ma non voglio dire che è bello e che è giusto. Mi sembra che il Pibio abbia sottolineato più che altro la vicenda dei calciatori, alcuni poi diventati partigiani altri repubblichini, ecc... insomma, il Ventennio non lo si può cancellore, la RSI nemmeno... questa è una storia di calcio durante la guerra. Punto. Poi se lo scudetto è stato ratificato e se a La Spezia si fregiano di questo scudetto è un altro paio di manghe...

    Wite

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  16. certo, certo ho capito cosa dice Pibio.

    era solo un' osservazione come anche in ambienti ufficiali, la mancanza di credibilità è totale, ma riescono a far passare di tutto perchè nessuno sa niente.
    all'ultimo posto per la scorsa stagione e la prossima da disputarsi in II Divisione, allora?

    A.G.

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  17. Chiedo venìa mi è rimasto dentro un pezzo che credevo cancellato, le ultime due righe non contano (ma in realtà si)

    A.G.

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  18. Fideg se c'hai ragione, Alberto. ;-)

    Ma le ultime due righe?

    W

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  19. haha! Galletti,mattino radioso infatti!
    Vedo che e' bastata darti l'imbeccata Kipiani x farti scattare..reattivo as usual.
    C

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  20. Un saluto a White ed ai grandi The June!
    C

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  21. 1- galletti sa troppo
    2-usa verbi casula come "innerbare"
    3-lascia nei commenti frasi sibilline come "all'ultimo posto per la scorsa stagione e la prossima da disputarsi in II divisione, allora?"

    Chiedo formalmente l'intervento del MinCulPop Casula

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  22. Beh succede questo:

    La Pro Vercelli parteciperà al prossimo campionato di I Divisione, non accadeva da 35 anni o giù di lì, nell'anno in cui anche il glorioso Novara recupera la serie A che mancava da tempi molto vicini a quelli dei VVFF La Spezia, mi sembrava molto bello col grande Genoa in Serie A e le squadre che molto han dato al gioco del calcio in epoca pioneristica. Peccato solo che l' US Alessandria che ha sfiorato una clamorosa (quanto a me gradita) promozione in Serie B sia stata retrocessa all'ultimo posto e quindi in II Div. ora questo per un non chiarissimo tentativo di illecito dell' ex (sottolineo ex) presidente, l' Atalanta col capitano (che va in campo) condannato a 3 anni e mezzo e il vice-capitano a 3 anni (anche lui in campo ogni domenica), responsabilità diretta, solo 6 punti di penalizzazione e promozione salva. Allora??

    Meno male che i ciclisti sono andati giù...

    A.G.

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  23. Capisco il tuo amaro sfogo, Alberto (però, cazzo, Mr Tronchetty ci ascolta...cambio nascondiglio: ti mettiamo nella sala prove dei June, c'è il frigo pieno di Hollandia e una copia di Plastic Ono Band nel lettore)

    Dal Caucaso al Piemonte, gli interessi più loschi hanno sempre ragione... e i Casula sanno sempre troppo...

    w

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  24. No Plastic Ono Band nooo...

    ok, la smetto subito

    A.G.

    RispondiElimina
  25. Galletti, si innerbi di Plastic Ono Band

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  26. Per favore no!

    adesso vado a casa e metto i Beach Boys

    A.G.

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  27. Cosa, cosa, cosa?! Mi sa che hai ascoltato Plastic Ono Band di Yoko Ono...

    W

    Jeff Beck - Tallyman

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  28. mah, ho visto 'sto special e mi era piaciuto...ma se è propaganda allora tanto bello non era...

    pibio

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  29. Ma infatti, Pib... Comunque è colpa mia: in preda alla iniziale 'febbre del post' DEVO intervenire anche a sproposito, solo ora me ne rendo conto...:-)

    W

    PS: Alberto, forse un giorno mi spiegherai cosa non va con Plastic Ono Band

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  30. Ma no Pibio, certo che non è propaganda. Sarebbe senz'altro piaciuto anche a me. Le mie son solamente opinioni personali, anche se alcuni fatti rimangono fatti.

    Mmmhh Plastic Ono Band, visto che dici così mi sa che devo riaggiornar le conoscenze, son mica quelli che suonarono con Lennon al festival di Toronto o Buffalo o giù di li (1970-71 o 72) ?c'era anche Jerry Lee Lewis etc,una versione parecchio tirata di Yer blues?
    Forse quello che non va nella Plastic Ono Band è Ono, ma forse sono ingiusto...

    Quando vieni a Pavia portalo che lo riascoltiamo ha ha ha

    A.G.

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  31. Volentieri!!! Anzi te ne regalerò una copia DELUXE con DOPPIO CD di INEDITI!!!AhAhAh!

    Si la band è quella (Alan White batteria, Klaus Voorman basso, Yoko rumori molesti), anche il festival è quello: Toronto 1969 con ospite Clapton fatto murato che a un certo punto di Yer Blues guarda Yoko Ono esterrefatto come a dire: "Ma che cazzo fai?"...ahahah!

    Però io mi riferisco all'album di studio del '70 (dovrebbe esserci anche Ringo qua e là) che è bellissimo. Sound scarno e grezzo, pezzi assoluti come Mother, Remember, Well Well Well (JonSpencer, impara!), Isolation, ecc...

    Solo che contemporaneamente Yoko ne ha fatto uno suo, con pezzi suoi, con copertina simile...io per sbaglio, stavo per comprare quello...

    W

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  32. Ha ha ha, chiarito l'equivoco è probabile che associassi il cattivo ricordo alla performance di Yer blues. sul disco faccio ammenda e vedrò di procurarmelo. A Pavia portati almeno una copia di Magic Circles (così lo acquisto in diretta autografato, e questo si che vale!), visto che a Gaione avete lanciato il cd senza cd da comprare! Va bene anche un doppio cd di inediti di Yoko Ono, in regalo ha ha ha ha. E portati pure il mellotron.

    A.G.

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  33. Il lancio del cd senza il cd è una mossa promozionale molto casula, eh...Però stavolta vedremo di avere qualche copia;-)

    W

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  34. ha ha, decisamente casula si...
    (mi raccomando il primo cd, non ho più voglia di scatenare una frustrante ricerca/acquisto su internet,please).

    certo che riflettevo.. oggigiorno l'incompetenza e la miopìa dei mezzi di informazione non ci permetterbbero più di sapere se c'è in giro un'altro David Kipiani perchè son tutti concentrati sul trilionario di turno che compra un finto (e finito) terzino di 38 anni. Non lo raccontano più il calcio, ecco; ed è questo il vero peccato...

    A.G.

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  35. Anche perchè poi i ragazzini crescono con degli idoli del cazzo e un'idea del calcio da buttare nel cesso e tirare l'acqua. Ieri sera solita partitella settimanale dopolavoro sette contro sette. Quando siamo in pochi c'è un ragazzo che porta suo figlio adolescente con alcuni amichetti adolescenti. Bravi di giocare, eh, peccato che c'han tutti la pettinatura alla Cristiano Ronaldo, si comportano da star senza rispetto (sul campetto, eh). non corrono, non la passano, se sbagli tu un passaggio commentano impunemente, cercano sempre la giocata da play station invece del passaggio semplice da persona normale, insomma fanno venire voglia di cagare... e sono tutti così... ci sono sempre stati gli esaltati, ma non così...Un ragazzoche conosco, caro amico e sincero appassionato di calcio, dice che il suo idolo è Matri perchè si è tatto entrambe le veline. Capito? Anche Best trombava come un riccio, ma era solo un piccolo aspetto della leggenda. Questi no: sono degli idoli perchè chiavano a manetta e c'hanno i tatuaggi. O perchè fanno la trivela invece di lottare per la squadra. Io la biografia di Buffon o Materazzi non l'ho letta e non c'ho neanche voglia... E i ragazzini crescono con Controcampo, la Play Station, i Fabio Caressa e i giocatori fighetti vari.
    Come nella musica, come diceva qualcuno su sto blog, che ormai cerchiamo sempre nel passato, ormai anche nel calcio abbiamo bisogno di andare a riscoprire Kipiani, se no oggi... eppure anche io son convinto che è questione di cosa si racconta...che di Kiriani ce ne saranno ancora...Insomma, forse ho fatto un po' di casino, non so se ho reso


    W

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  36. Eh bè... Io ero cresciuto nel mito della Grande Inter...poi ho scoperto la doppia super epica calvacata italiana, europea e mondiale 64-65 era frutto di una combine dopo l'altra, tanto da far chiamare quello di Moratti sr. 'L'impero del male'.
    Sull'Inter moderna e le varie porcherie del Tiger Team telecom c'è da aver paura a scriverne.
    Sulla Nazionale mondiale dell'82 Beha ci fa un quadro tipo Dario Argento. Sui mondiali fascisti del 34-38 ho paura ad informarmi. Per non dire dei campioni del mondo 06.
    L'altro sport del mio cuore è il ciclismo. E basta dire 'il ciclismo' che ho detto tutto.
    A proposito della Dynamo, anche sugli atleti dell'ex blocco e sulle loro tristi malattie hanno scritto e detto molto.
    Un giorno scopriremo che Filippide dopo naver gridato 'abbiamo vinto' non morì, fece solo finta... "Ma con la tecnologia di oggi possiamo finalmente smascherarlo: nascose un cavallo nel bosco e a piedi fece si e no 300 metri..."
    C'amma a ffà? si tratta di autoingannarci e finto-emozionarci per un'oretta e fare finta di nulla, come per tante altre cose?
    Forse andare a cercare lo sport vero la domenica mattina sui campetti dei paesi può essere la risposta. Ma già per il ciclismo non va bene (gli amatori sono dopati come e peggio dei Pro).
    Scherzi a parte, è davvero un casino anche questo...

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  37. Vero! però:

    io ho un figlio di tredici anni che è matto per il calcio, gioca ed è appassionatissimo, giocoforza negli ultimi anni ho seguito saltuariamente la squadretta. Devo ammettere che la percentuale di montati non è poi così alta, e che giocano pure bene. Riguardo le pettinature e gli altri cazzi ,via, dobbiamo conceder loro di vivere nel tempo in cui si trovano,anche se forse tut stai parlando di ragazzini più grandi, io vivo nella mia epoca che ormai è tramontata, ma il confronto quotidiano con un tredicenne è stimolante e a volte persino buffo e divertente. Ovviamente io a lui le storie del calcio gliele racconto come faccio qui e, nonostante a volte fa delle facce come dire "si papà va bene" quando lo vedo giocare mi accorgo che se gli dici qualcosa di buono se lo ricordano eccome.
    Quando io avevo la sua età, il calcio era in mano ai veterani, a qualsiasi livello e lo imparavi come te lo raccontavano loro l'assenza quasi totale di copertura televisiva rendeva ovviamente il tutto leggendario. Il rimedio ad ogni modo è semplicissimo: van fuori e non giocano fino a quando non la capiscono.
    Se poi vogliamo scendere nello specifico, è indubbio che da quando tu i giocatori non li puoi più toccare tutto è andato nella direzione che sappiamo, ma ad ogni modo i pirletta ci son sempre stati solo che per me la quastione si sistema giocando, anche coi compagni di squadra.

    A.G.

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  38. Io me lo godo per quello che è, mi piace e siccome mi piace saperne di più mi informo. Ma trovo che non sia affatto necessario, specialmente nella misura in cui l'informazione eclissa il gioco. E' un divertimento e ci sarebbe da ridere e basta, e a volte da incazzarsi.
    Questo non giustifica ovviamente le malefatte.

    Va un po', mi sa che dopo tanto parlare, sabato vado allo stadio...
    intanto c'è Kaladze che ai vecchi tempi avrebbe guidato una Dinamo Tblisi di livello europeo...

    A.G.

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  39. Sui mondiali del '34 l'unico dubbio viene dalla semifinale contro l'Austria strafavorita per un fallo sul gol italiano ma credo che dovessimo rivedere la partita oggi, chissà cosa ne vedremmo, il gioco era ruvido assai. Quello del '38 fu vinto contro tutto e contro tutti e in un clima di odio abbastanza palpabile, divertentissimo Meazza che segna il rigore della vittoria ai brasiliani (che avevano già prenotato l'aereo per la finale di Parigi) con una mano che gli tiene su le mutande alle quali si era rotto l'elastico mentre posava la palla sul dischetto. Favoritismi nessuno. La squadra italiana degli anni 30 era molto forte sebbene fisicamente inferiore alle poderose compagini danubiane le arcirivali dell'epoca.
    Si potrebbe opinare sulla mancanza delle squadre britanniche che probabilmente prima della guerra superiori lo erano davvero e sulla mancanza dell' Uruguay la squadra più formidabile del periodo, bicampione olimpico nel '24 e nel 28 e campione del mondo nel '30 mah, tutto sommato giusto così gli unici che si possono mangiar le mani sono austriaci e ungheresi che non raccolsero nulla dalle due edizioni.

    A.G.

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  40. Ma si, Alberto, tra l'altro ho un po' generalizzato, non tutti i ragazzi sono così, e forse l'ho messa giù così dura perchè oggi mi fa male una caviglia diosvizzero...ma cazzo ti fan correre a te che c'hai quindici anni (di sigarette) in più!;-)...

    Alla fine, anche io mi godo il calcio per quello che è: l'intrattenimento più bello insieme al rock and roll. E nonostante gli schifi, come fai a smettere di seguirlo? Buona partita!

    e anche @Pibio: a proposito di Mellotron. Stiamo sperimentando il Lellotron, con le espressioni del Lello campionate. Immaginati un tappeto di accordi la-re-mi con questo suono: bbbbaaaassssttttaaaarrrrddddiiii!...ma non so se lo utilizzeremo mai...

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  41. Bello il Lellotron! ah ah ah!
    (poi me prestate? dai là!!)

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  42. @ W. i teens del calcetto vanno spazzolati alla caviglia con la perizia con cui lo farebbe un Olof Mellberg oppure un Paolo Montero e poi gli andrebbe fracassata la parabola perchè Sky Calcio nelle menti più tenere ha fatto danni inestimabili :-)
    @ A.G i tuoi post storici sul calcio sono di inestimabile valore, tuo figlio è fortunato ad avere un padre calcisticamente casula sempre meglio di quei genitori che si allevano piccoli Cristiani Ronaldi nella speranza di poi far i fighi al bar del paesello, ma i cari Servizi Sociali Casula che tolgono i figli a questi personaggi non esiston più? :-)

    UTV
    Charlie
















































































































































































































































































































































































































































































































    +

    RispondiElimina
  43. Grande Charlie! E oggi ho anche l'acido lattico, quindi sono ancora più incazzato. Prossima partita, gambini senza pietà;-)

    D'accordissimo sulle digressioni storico-calcistiche di Alberto: un giorno le stamperò e le farò rilegare (tra l'altro ne sto leggendo alcune bellissime a ritroso nei post...c'è un sacco di lavoro in sti giorni)


    Wite

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  44. Charlie, i figli di cui parlavi li stiamo man mano schedando.
    Servizi Sociali Casula 2011

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  45. sopra questi 2 ultimi commenti c'e' un interessante Spaziovuoto di parecchie righe con un + finale.
    Arte concettuale? John Cage?
    Yoko Ono proprio lei che ci regala un suo "scritto" inedito?
    sapevo che prima o poi anche lei avrebbe letto il blog di Tony.
    We Love Her (qualcuno..)

    I commenti di AG sono patrimonio dell'umanità

    Cristiano

    RispondiElimina
  46. Grande Cris, come stai?

    Questo spazio bianco potrebbe essere davvero opera di Yoko Ono, dopo che gliene ho sparate un po' dietro ieri. Oppure c'è lo zampino della SPECTRE come paventava ieri White, stanno tramando con Moratti-Provera per sgominare i Casula, ma non ce la faranno,con me e te baluardi al centro della difesa NON SI PASSA, chiediamo a rinforzo l'immenso Paolone Montero, l'ultimo Grande Casula che abbia calcato i prati della Serie A.
    Attualità storica: l'8 settembre si inaugura il nuovo stadio della Juventus, per l'occasione il club bianco-nero ha invitato il Notts County per giocare una partita amichevole. L'invito ha grande rinomanza romantico-storica in quanto riguarda la divisa da gioco della Juve. Andò così:
    Nel 1903 le camice rosa indossate dai liceali componenti la squadra del F.C Juventus di Torino versavano in condizioni pietose, penso fossero state indossate ininterrottamente dal 1897. Vista l'emergenza il sig. Bosio (non ricordo il nome) commerciante di tessuti con l'Inghilterra , chiese in un suo viaggio a Nottingham che venisse recapitata a Torino una muta di maglie del club locale (non sapeva che eran due). Quando la cassa arrivò a Torino e fu aperta dai componenti della squadra ci fu un moto di sdegno e il pensiero nel vedere quelle camice di ottima tela grezza a rigoni bianco-neri verticali fu: non metteremo mai queste camice da zoticoni ineleganti!
    Ha ha ha, ma appena quelle rosa furono veramente inservibili, allora si che aprirono la cassa, tirarono fuori le maglie e le indossarono! Fighetti!!
    Ho trovato riscontro sulla stampa britannica, che con un buon motivo tratta il Notts County come il Manchester United, ma nulla o quasi da noi (as you would expect!). Essendo giovedì il manager ha dichiarato "Beh abbiamo una partita di campionato importante il sabato e giochiamo pure il luned' sera precedente, ma è troppo grossa per rinunciare!" Ecco questo è il calcio.
    Il Notts County è la società di calcio professionistico di più antica formazione : 1861 e fu tra le magnifiche 12 fondatrici del campionato inglese, che come tu ben sai mio caro Charlie, fu opera del Nostro Sempiterno William Mc Gregor

    A.G.

    RispondiElimina

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