lunedì, luglio 11, 2022

Festival Beat 28. Resoconto.


Foto di Andrea Amadasi (ultima in basso di Daniela Giombini).

Breve resoconto delle due serate, di venerdì 8 e sabato 9 luglio della 28° edizione del FESTIVAL BEAT, svoltosi a Salsomaggiore.

Un evento che trascende l'aspetto meramente musicale e artistico ma entra nell'ambito dell'antropologia sottoculturale.
Che testimonia, pur con un'incoraggiante presenza di nuove leve, il concetto dell' "ultimo bagliore di un sole che muore".
Sono fiammate luminose, reflui energetici di grande impatto che dimostrano ancora tanta vitalità.
Ad appannaggio di un pubblico e di protagonisti di età "avanzata" (40/60 anni).

Non è una critica, al contrario una constatazione da leggere in chiave positiva con ancora tanta voglia di fare e di esserci.
Di rifiuto di una vita superficiale, provinciale, all'inseguimento dei like e dei social, della volontà di preservare un valore culturale di una nicchia, certo, però sempre viva e propositiva.
Un plauso ad organizzatori e staff che hanno reso ancora possibile un evento di tale portata.

Tanta gente, da tutta Italia ed Europa, entusiasmo e partecipazione.

Nelle due serate segnalo la bontà della proposta degli SHIVAS, psichedelici, west coastiani, melodici, eccellenti.
Più diretti e monocordi i francesi LES LULLIES, punk rock, MC5, rock 'n' roll.
Molto bravi.
Meno convincenti JAMES LEG, troppa ruvidezza (per quanto la versione di "A forest" dei Cure abbia abbattuto un'altra barriera...quando mai Robert Smith al Beat???), francamente deludenti i BELLRAYS, band che ho sempre seguito e adorato, ma in questa versione sempre più lontana dall'anima soul e più vicina a un hard rock un po' ripetitivo e scontato (con tanto di continui assoli di chitarra, oltre a quelli, evitabili, di basso e batteria).
Salva tutto la voce e la verve di Lisa Kekaula.

Non mi aspettavo granché dai GRUESOMES, invece perfettamente consoni al concetto originario del festival:
garage beat, scontato e prevedibile, ma godibilissimo.
Molto bene gli one men band, ONE HORSE BAND e WASTED PIDO: punk blues torrido e minimale.
Con i NOT MOVING LTD abbiamo suonato, come sempre, come se fosse l'ultima cosa da fare in questa vita.
In molti lo hanno capito, tanti magari no ma a noi è piaciuto molto essere lì.

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